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Rob Van Den Berg e Mattia Bertolo – Steel Toe Acts
Dal 10 ottobre, terzospazio presenta l’installazione site-specific transitoria Steel Toe Acts (atti dalla punta d’acciaio): una fucina realizzata dagli artisti rob van den berg (Rotterdam, 1992) e Mattia Bertolo (Vicenza, 1992).
Comunicato stampa
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Il progetto prenderà forma progressivamente: nei primi giorni si offrirà come un cantiere silenzioso, nebuloso e potenziale; il 13 ottobre ospiterà un live set del musicista Marco Billi e il 16 ottobre l’opening della mostra.
L’evento si inserisce all’interno di Fabulazioni Minori, rassegna che apre terzospazio a scambio, presenza e trasformazione.
La performance sonora site-specific di Marco Billi sperimenta con le qualità acustiche dell’ambiente coibentato della fucina-terzospazio, che accoglierà gli echi delle lavorazioni di rob van den berg e Mattia Bertolo. L’esperienza amplierà la trama indiziaria del progetto attivando campionature sonore legate ai processi di produzione dei vari elementi che abiteranno il terzo atto.
Gli elementi che compongono il terzo atto, seppure di diverse conformazioni ed entità, si collocano sul confine tra tool e opera. Si tratta di entità estrapolate dal quotidiano che restano sospese tra funzione e forma, riportando l’attenzione alla dimensione materiale che sostiene ogni produzione culturale. In questo contesto, la fucina diventa un luogo di saldatura tra soggettività e oggettività: il gesto del lavoro, da esercizio manuale, si fa mediazione tra coscienza e mondo, riconciliando materia e pensiero, produzione e riflessione.
Mattia Bertolo
Nato a Vicenza nel, si è diplomato nel 2017 all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Oggi vive e lavora a Berlino.La sua pratica segue un approccio orientato al processo che sviluppa sistemi di progettazione coesi attraverso l'esplorazione dei materiali e degli utensili, dal loro scopo alla loro decostruzione. Si concentra sul rapporto tra l'individuo e lo strumento, sottolineando la versatilità del primo e la necessità del secondo. Dalla cultura DIY e dalle tradizioni vernacolari sorgono spunti per sfruttare le peculiarità e l'identità dei mezzi di produzione. Il suo è un tentativo di sperimentazione con un approccio spontaneo e ludico al lavoro, dove il gesto diventa rito. Il processo di manipolazione funge da dispositivo narrativo dove l'azione acquisisce un proprio valore simbolico.
Rob Van Den Berg
Nato a Rotterdam (Paesi Bassi) nel 1992, ha conseguito il bachelor all’Accademia di Belle Arti di Venezia la magistrale in Visual Arts allo IUAV di Venezia. Vive e lavora a Venezia ed è componente di zolforosso e di terzospazio. La sua ricerca artistica è un percorso a ritroso lungo i binari del tutto. Parte integrante del suo lavoro è la capacità di abitare i luoghi, di entrare in una sorta di simbiosi atavica con essi, di utilizzare le suggestioni e le sedimentazione depositatesi come materia tangibile. Le sue opere sono il risultato ultimo di una relazione diacronica con l'ambiente, in grado di donargli nuova memoria; la dimensione temporale prende forma e diviene spazio sensibile.
Marco Billi
Marco Billi (Venezia, 1988) è un musicista elettronico, chitarrista e selector italiano.
E’ studente di musica elettronica al conservatorio di Bologna. La sua ricerca si basa sul riconoscimento, la raccolta e l'elaborazione di materiale sonoro considerato effimero, obsoleto, svuotato della sua utilità, come i suoni propri di certi luoghi che si fondono con il paesaggio, dati per scontati. Dare un nuovo significato a tale materiale è in grado di risvegliare nell'ascoltatore la consapevolezza dell'infinita varietà di suoni a cui siamo continuamente sottoposti e che, per mancanza di attenzione o esaurimento del loro scopo, finiscono nell'oblio andando a riempire i cassetti dei nostri ricordi più intimi o, banalmente, infiniti terabyte nei dischi rigidi dei server situati in tutto il mondo. La rielaborazione e il riciclo di suoni sono alla base della sua produzione.
La performance sonora site-specific di Marco Billi sperimenta con le qualità acustiche dell’ambiente coibentato della fucina-terzospazio, che accoglierà gli echi delle lavorazioni di rob van den berg e Mattia Bertolo. L’esperienza amplierà la trama indiziaria del progetto attivando campionature sonore legate ai processi di produzione dei vari elementi che abiteranno il terzo atto.
Gli elementi che compongono il terzo atto, seppure di diverse conformazioni ed entità, si collocano sul confine tra tool e opera. Si tratta di entità estrapolate dal quotidiano che restano sospese tra funzione e forma, riportando l’attenzione alla dimensione materiale che sostiene ogni produzione culturale. In questo contesto, la fucina diventa un luogo di saldatura tra soggettività e oggettività: il gesto del lavoro, da esercizio manuale, si fa mediazione tra coscienza e mondo, riconciliando materia e pensiero, produzione e riflessione.
Mattia Bertolo
Nato a Vicenza nel, si è diplomato nel 2017 all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Oggi vive e lavora a Berlino.La sua pratica segue un approccio orientato al processo che sviluppa sistemi di progettazione coesi attraverso l'esplorazione dei materiali e degli utensili, dal loro scopo alla loro decostruzione. Si concentra sul rapporto tra l'individuo e lo strumento, sottolineando la versatilità del primo e la necessità del secondo. Dalla cultura DIY e dalle tradizioni vernacolari sorgono spunti per sfruttare le peculiarità e l'identità dei mezzi di produzione. Il suo è un tentativo di sperimentazione con un approccio spontaneo e ludico al lavoro, dove il gesto diventa rito. Il processo di manipolazione funge da dispositivo narrativo dove l'azione acquisisce un proprio valore simbolico.
Rob Van Den Berg
Nato a Rotterdam (Paesi Bassi) nel 1992, ha conseguito il bachelor all’Accademia di Belle Arti di Venezia la magistrale in Visual Arts allo IUAV di Venezia. Vive e lavora a Venezia ed è componente di zolforosso e di terzospazio. La sua ricerca artistica è un percorso a ritroso lungo i binari del tutto. Parte integrante del suo lavoro è la capacità di abitare i luoghi, di entrare in una sorta di simbiosi atavica con essi, di utilizzare le suggestioni e le sedimentazione depositatesi come materia tangibile. Le sue opere sono il risultato ultimo di una relazione diacronica con l'ambiente, in grado di donargli nuova memoria; la dimensione temporale prende forma e diviene spazio sensibile.
Marco Billi
Marco Billi (Venezia, 1988) è un musicista elettronico, chitarrista e selector italiano.
E’ studente di musica elettronica al conservatorio di Bologna. La sua ricerca si basa sul riconoscimento, la raccolta e l'elaborazione di materiale sonoro considerato effimero, obsoleto, svuotato della sua utilità, come i suoni propri di certi luoghi che si fondono con il paesaggio, dati per scontati. Dare un nuovo significato a tale materiale è in grado di risvegliare nell'ascoltatore la consapevolezza dell'infinita varietà di suoni a cui siamo continuamente sottoposti e che, per mancanza di attenzione o esaurimento del loro scopo, finiscono nell'oblio andando a riempire i cassetti dei nostri ricordi più intimi o, banalmente, infiniti terabyte nei dischi rigidi dei server situati in tutto il mondo. La rielaborazione e il riciclo di suoni sono alla base della sua produzione.
16
ottobre 2025
Rob Van Den Berg e Mattia Bertolo – Steel Toe Acts
Dal 16 ottobre al 16 novembre 2025
arte contemporanea
Location
Terzospazio zolforosso
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Orario di apertura
su appuntamento
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