Il Vicolo presenta nella sede milanese Overlay, la prima personale di Simone Giara, giovedì 23 ottobre alle 18.30 in Via Maroncelli 2. Un progetto che nasce dal bisogno dell’artista di tornare alle origini con uno sguardo nuovo.
Il titolo della mostra rimanda al gesto della sovrapposizione: strati di materia e memoria che si intrecciano, si contaminano e si ridefiniscono. Nato dal linguaggio del writing, l’artista porta con sé la forza immediata dello spray e della grafite, che si fondono con quello dell’olio su tela, in un dialogo tra segno urbano e pittura tradizionale.
In mostra una selezione di opere su tela e ceramiche, nate in momenti cruciali del suo percorso che, rilette oggi restituiscono un viaggio intimo e universale, in cui la vulnerabilità diventa linguaggio condiviso. Ogni esperienza, come ogni strato, si deposita come segno di vita, parte essenziale di un’unica immagine.
Overlay nasce dall’esigenza di superare il senso di inadeguatezza legato alla crescita, espresso attraverso la formalità, le origini e le regole, così come dalla scelta, in età adulta, di aderire e al tempo stesso perdersi in quegli schemi, per ricostruire un nuovo modo di essere e di stare nel caos dell’esistenza. In un periodo di incertezza, umana e professionale, la pittura è tornata a essere per l’artista uno strumento essenziale, non solo espressivo ma anche identitario. È in quel momento che si è aperta una domanda sul valore dell’arte nella società contemporanea, trovando una risposta proprio nel ritorno a quelle prime opere: alle radici. Da lì nasce la convinzione che partire da sé e attraversare le esperienze più complesse della vita significhi trasformarle in spinta creativa, fino a diventare fonte d’ispirazione per gli altri.

Simone Giara

​​Simone Giara (1984, Vercelli, Piemonte) è un artista che vive e lavora tra Firenze e Milano. Laureato nel 2010 presso l'Istituto Europeo di Design - IED di Milano, la sua formazione da graphic designer e fotografo si fonde con le esperienze vissute nella cultura dello skateboarding e del writing, al di fuori dell'ambito accademico.
Dopo aver lavorato diversi anni come graphic designer e art director nel settore pubblicitario, nel 2014 inizia il suo percorso in un negozio multimarca di amici, punto di riferimento per la street culture. In questo spazio ha potuto sperimentare liberamente il proprio linguaggio visivo e ha rappresentato per lui un momento di svolta, portandolo dal 2018 a collaborare come fotografo freelance con brand legati al mondo streetwear e sportswear.
Il suo percorso artistico è profondamente legato all’esperienza personale. Cresciuto da genitori sarti, ha coltivato fin dall’infanzia l’amore per l’abbigliamento e le sneakers, affinando un senso estetico che ancora oggi guida la sua ricerca. Nel 1997, grazie all’amicizia con chi diventerà il suo migliore amico, si avvicina allo skateboarding e successivamente al Writing. In quegli anni trascorre lunghi pomeriggi a skateare all’OBLÒ, una zona industriale della città diventata punto di ritrovo per skater, writer, scratcher e breaker, dove si forma un primo senso di comunità e appartenenza.
Queste due passioni diventano per lui una porta d’accesso a un universo culturale fatto di grafiche, fanzine, fumetti e musica in particolare punk hardcore e hip-hop che ancora oggi alimentano la sua ricerca visiva.