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comunicato stampa
"Panchina" la mostra dI fotografia concettuale si inaugura a Firenze, il 24 ottobre 2025
presso Florence Art Deposit Gallery & Salviamo la Cultura Associazione.

Luogo: Firenze, Florence Art Deposit Gallery, via M.Bufalini,17, Firenze

Patrocinio: Salviamo la Cultura Associazione; Gruppo TFS; Accademia Dinastia Universitaria della Nobile Famiglia Agricola; Elia Celeste gioielleria.

Curatrice: Yuliya Savitskaya

Artista: TaMara

Durata: 25 ottobre - 21 novembre, 2025

Ingresso: ingresso gratuito con Inviti il giorno dell’inaugurazione e la prenotazione della visita i giorni espositivi tramite e-mail: a.saveculture@gmail.com (nome/cognome/città).

Orario: 11.00 - 13.00 e 15.30 con l'ultima entrata alle 18.30.

Per info: savitskaya.officially@gmail.com
instagram: florenceartdepositgallery
facebook: Save Culture.777
https://asaveculture.wixsite.com/mysite

La mostra fotografica “ Panchina” dell’artista bielorussa TaMara, ospitata presso la Florence Art Deposit Gallery, nasce da un’intuizione semplice ma profonda:

Dare spazio alla riflessione sul rapporto tra essere umano, natura e tempo, attraverso un oggetto simbolico della quotidianità - la panchina.

Come spiega l’artista stessa: “La panchina evoca molte immagini e associazioni:

Il riposo dopo un lungo viaggio, un angolo tranquillo all’ombra di un albero, un posto vicino a casa dove osservare la vita che scorre… È una pausa tra ciò che è stato e ciò che deve ancora venire.”

Per TaMara, la Panchina rappresenta un punto d’incontro tra il lavoro e la contemplazione, un luogo reale e mentale dove si posano i frutti dell’orto e i fiori del giardino, simboli concreti del lavoro della terra, ma anche metafore del raccolto interiore: Pensieri, esperienze, emozioni.

Sebbene di formazione tecnica - ingegnere di professione TaMara ha sempre mantenuto un legame profondo con la terra. Cresciuta nella campagna nei pressi di Minsk, ha imparato fin da bambina a coltivare l’orto con la madre. Da quell’infanzia segnata dal lavoro agricolo e dall’osservazione delle piante è nata una sensibilità unica, che oggi si riflette nel suo sguardo fotografico:
“Lavorare con il suolo può sembrare semplice, ma richiede metodo, attenzione e costanza.

Non si può coltivare un raccolto solo parlando.

Allo stesso modo, non si può creare arte senza osservazione e profondità.”

Nel tempo, la passione per il giardinaggio è diventata per lei anche una pratica contemplativa, un atto creativo che ha trovato nella fotografia il mezzo più diretto per fissare la bellezza spontanea della natura e l’autenticità dei suoi cicli.

TaMara mette in dialogo due forme di cultura:

Quella agricola, fatta di gesti antichi, ciclicità, lavoro concreto e silenzioso, e quella visiva, in particolare la fotografia, intesa come atto di osservazione e di sintesi del reale.

“Sono una fotografa amatoriale.

Non ho studiato formalmente fotografia.

Ma ciò che cerco di fare è catturare il mondo così come lo vedo e lo sento. Senza costruzioni artificiali, senza composizioni forzate.

Solo la realtà, così com’è: naturale, viva, vera.”

Nel contesto dell’attuale società, che spesso privilegia parole vuote, astrazioni e teorie, TaMara propone un ritorno alla semplicità, al valore terapeutico del contatto con la natura e con il lavoro manuale.

La sua mostra non è solo un’esposizione di immagini, ma un invito a fermarsi, a osservare e a ritrovare un equilibrio perduto.

“Questa mostra è il frutto dei miei pensieri, delle mie ispirazioni…tutte maturate sulla mia panchina.

È lì che mi siedo a riflettere, dopo il lavoro.

È lì che osservo ciò che ho seminato crescere.

È da lì che nasce il mio desiderio di condividere.”

La mostra “Panchina” si inserisce nel progetto internazionale “Dialoghi tra i popoli attraverso la Storia, l’Arte e la Cultura”, con il patrocinio dell’Associazione Salviamo la Cultura, del Gruppo TFS, dell'Accademia Dinastia Universitaria della Nobile Famiglia Agricola, Elia Celeste gioielleria.

Non è un caso che questa prima mostra personale dell’artista si tenga proprio in Italia - Paese che vanta una tradizione agricola millenaria, fortemente legata al territorio e ai suoi cicli naturali - e in particolare a Firenze, culla del Rinascimento e del pensiero umanista.