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XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura
Una rassegna di 70 progetti dall’Italia e dal mondo: fotografie, testi, modelli e video raccontano premi, segnalazioni e storie di architetture realizzate negli ultimi cinque anni, tra abitare, lavoro, spazi pubblici, istruzione, cultura, sport e cura, con sguardi innovativi e sostenibili.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VICENZA PREMIA LA NUOVA ARCHITETTURA:
ALLA DIRIYAH COMPANY DI RIYADH CON LO STUDIO SCHIATTARELLA ASSOCIATI
IL DEDALO MINOSSE 2025.
ALLA STATUNITENSE THADEN SCHOOL E WALTON FAMILY FOUNDATION,
IL PREMIO QUINQUENNALE PALLADIO
Cerimonia di Premiazione della XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura al Teatro Olimpico. La Giuria premia il Group CEO di Diriyah Company
Jerry Inzerrillo e Schiattarella Associati S.r.l.
per l’opera “Diriyah Art Futures” realizzata a Riyadh in Arabia Saudita.
Opera riconosciuta anche con il Premio Speciale Marmomac
Vicenza, 13 ottobre 2025 – L’opera “Diriyah Art Futures” commissionata da Jerry Inzerrillo, Group CEO di Diriyah Company, firmata da Schiattarella Associati e realizzata a Riyadh in Arabia Saudita, conquista la Giuria della XIII edizione del Premio Dedalo Minosse. Il progetto “Diriyah Art Futures” (DAF), che si aggiudica anche il Premio Speciale Marmomac, è il primo museo dell’area del Golfo dedicato all’arte digitale: un edificio contemporaneo ai margini del deserto che interpreta un’architettura del futuro partendo dalle radici del passato saudita, ripensando il rapporto tra città e natura attraverso forma, materiali e spazi integrati. DAF sarà un polo di attrazione culturale a livello internazionale attraverso cui il committente intende promuovere una comunità vivace che contribuisca a creare opportunità di lavoro per i giovani sauditi.
Un omaggio all’architettura di valore e alla promozione del talento degli architetti dunque: sabato 11 ottobre, sul palco del Teatro Olimpico sono saliti i vincitori della XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura Dedalo Minosse 2024/25 per la Cerimonia di Premiazione che ha celebrato i 25 migliori committenti selezionati dalla Giuria del Premio e i loro progettisti, tra oltre 400 candidature e più di 70 progetti selezionati. Personalità di spicco, giovani emergenti, enti, amministrazioni, aziende, scuole, realtà culturali sono stati protagonisti di una piccola “notte degli Oscar” della committenza a Vicenza, la città di Andrea Palladio, nella quale il Premio è stato fondato nel 1997 da ALA Assoarchitetti & Ingegneri. Giulia Mura, architetto d’interni, docente universitaria, curatrice e consulente, e Giorgio Tartaro, giornalista, autore e presentatore TV sui temi del design, architettura e interior design, hanno condotto la serata. Con loro sul palco anche una trentina di esperti tra membri della Giuria e di ALA.
25 i committenti premiati per mezzo delle opere realizzate da altrettanti progettisti. Nel corso della cerimonia presso il Teatro Olimpico di Vicenza sono stati assegnati cinque premi principali, riconoscendo i migliori committenti a livello internazionale insieme ai rispettivi architetti. Inoltre, la Giuria, le Istituzioni e i sostenitori - tra cui Marmomac, Caoduro Lucernari, Federlegno e Salone del Mobile – hanno conferito nove premi speciali e undici segnalazioni.
Un premio alla responsabilità del fare architettura, tra il rispetto del territorio, del patrimonio e dell’ambiente, e la valorizzazione delle persone e delle comunità, nell’integrazione tra arte e tecnologia. Internazionalizzazione, sostenibilità e inclusività sono le tre parole che accompagnano la XIII edizione dell'unico premio dedicato alla committenza d'architettura, dove Vicenza, culla naturale della relazione tra committente e progettista, ancora una volta rinnova il profondo legame tra passato e futuro, ad opera di un contemporaneo impegnato tanto nella conservazione dell’uno, quanto nel portare valore al secondo. Le opere candidate, in questa edizione oltre 400 da tutto il mondo, raccontano storie di progetti realizzati negli ultimi 5 anni, luoghi del vivere, per il lavoro, per la cultura, per l’istruzione, per la salute, spazi urbani e pubblici, giardini, percorsi, infrastrutture.
“La tredicesima edizione del Premio conferma l’interesse che un’iniziativa pensata quasi trent’anni fa riveste ancora a livello italiano e internazionale - afferma l’Arch. Marcella Gabbiani, Direttore del Premio -. Abbiamo incontrato e accolto nuovi partners e compagni di viaggio e conosciuto committenti e progettisti anche da Paesi che fino a oggi non si erano affacciati sul nostro scenario: Corea, Thailandia, Colombia, Namibia, Mozambico, Ghana, Capo Verde, Pakistan. Le nuove committenze consolidano prospettive nuove, in cui l’attenzione all’ambiente e alle valenze sociali sono fondamentali. Anche Dedalo Minosse ha aggiornato e affinato i suoi criteri di assegnazione, orientando il suo sguardo alla durevolezza e alla convivenza tra tecnologia e salvaguardia del passato, nella consapevolezza che il nuovo si costruisce solo su solide radici.”
“Il Premio Dedalo Minosse 2024/2025 si presenta con una nuova energia orientata alla creatività - commenta Veronica Marzotto, Presidente della Giuria del Premio -. Sono stati realizzati progetti che interagiscono con il contesto, i committenti mostrano maggiore consapevolezza dell'impatto sociale dell'architettura, mentre sono evidenti interventi di recupero e rigenerazione, opere pubbliche affidate a professionisti under 40 e diversi progetti firmati da architette e studi giapponesi. Si rileva la relazione tra committente, progettista e territorio come elemento costante nelle possibilità offerte dall'attività umana.”
“Dedalo Minosse è il Premio che legge il processo e racconta le storie di come i due attori principali di un’opera di architettura, committente e progettista, la cui relazione non scevra di conflitti porta a compimento un’idea con successo, hanno interagito tra loro, coinvolgendo i costruttori, i decisori e gli utenti di tutti i giorni, che sono in conclusione coloro ai quali noi progettisti consegniamo l’opera finita.” – aggiunge Bruno Gabbiani, presidente di ALA Assoarchitetti & Ingegneri.
La serata è proseguita con l’inaugurazione della Mostra allestita in Basilica Palladiana. Una rassegna sui 70 committenti selezionati nella XIII Edizione racconta con plastici, video, fotografie e disegni.
L’allestimento 2025, a cura dello Studio Gabbiani di Vicenza, induce i visitatori ad abbandonarsi alla meraviglia. Seguendo il principio della sostenibilità, l’allestimento è pensato per ridurre al minimo gli scarti e l’impatto dei trasporti, delle lavorazioni e dei materiali. Una via diagonale principale e alcune vie laterali conducono il pubblico a guardare dentro i progetti come da finestre aperte e sospese verso il grande Salone.
Per la prima volta in Basilica Palladiana, come parte integrante dell’allestimento, trovano dimora 20 grandi alberi: canfori, jinko biloba, aceri in un gioco di foglie perenni e cangianti, raccontano le stagioni e i cambiamenti ineluttabili della natura. Un piccolo bosco sorgerà a Vicenza grazie alla donazione di ALA, con il sostegno di Fondazione Gabaldo, Giorgio Tesi Group e del Comune di Vicenza. L’iniziativa sarà presentata il 2 novembre, durante il Forum della Committenza 2025, alla presenza del Sindaco Giacomo Possamai, in un convegno dedicato al valore degli alberi e all’importanza di una piantumazione diffusa per contrastare i cambiamenti climatici.
Completano la rassegna due mostre che aprono uno squarcio sull’atto creativo come fatto in sé: “Il Primordiale “ricordato” scende e tocca il Pianeta. Luigi Pellegrin_100”, a cura di Sergio Bianchi, raccoglie disegni di grande formato, che raccontano, nel centenario dalla nascita, la personale ricerca dell’architetto sulla costruzione di un nuovo luogo dell’uomo sul pianeta.
Chiude il percorso “MATER MATERIA. Women artists for a visionary future” una collettiva in cui nove artiste indagano con diversi mezzi espressivi il rapporto tra naturale e artificiale (a cura di Fortunato D’amico e Rosa Cascone).
Il premio chiama a raccolta committenti e architetti a festeggiare il loro lavoro e a partecipare al dibattito sul fare architettura nelle diverse parti del mondo, dove le sfide fondamentali sono per tutti quella demografica e quella ambientale. Per questo, nel cuore della mostra e per tutta la sua durata, nel "Foro" antico di Vicenza, il Salone superiore della Basilica Palladiana, trova spazio un grande “Forum della Committenza”. Progettisti e committenti, costruttori, giornalisti, tecnici, artisti, istituzioni ed esperti si confrontano in seminari, conferenze e workshop interdisciplinari aperti al pubblico.
www.dedalominosse.org
Instagram: @dedalominosse
Facebook: Dedalo Minosse International Prize
Linkedin: International Prize Dedalo Minosse for Commissioning a Building
Hashtag ufficiale: #dedalominosse2025
ALLA DIRIYAH COMPANY DI RIYADH CON LO STUDIO SCHIATTARELLA ASSOCIATI
IL DEDALO MINOSSE 2025.
ALLA STATUNITENSE THADEN SCHOOL E WALTON FAMILY FOUNDATION,
IL PREMIO QUINQUENNALE PALLADIO
Cerimonia di Premiazione della XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura al Teatro Olimpico. La Giuria premia il Group CEO di Diriyah Company
Jerry Inzerrillo e Schiattarella Associati S.r.l.
per l’opera “Diriyah Art Futures” realizzata a Riyadh in Arabia Saudita.
Opera riconosciuta anche con il Premio Speciale Marmomac
Vicenza, 13 ottobre 2025 – L’opera “Diriyah Art Futures” commissionata da Jerry Inzerrillo, Group CEO di Diriyah Company, firmata da Schiattarella Associati e realizzata a Riyadh in Arabia Saudita, conquista la Giuria della XIII edizione del Premio Dedalo Minosse. Il progetto “Diriyah Art Futures” (DAF), che si aggiudica anche il Premio Speciale Marmomac, è il primo museo dell’area del Golfo dedicato all’arte digitale: un edificio contemporaneo ai margini del deserto che interpreta un’architettura del futuro partendo dalle radici del passato saudita, ripensando il rapporto tra città e natura attraverso forma, materiali e spazi integrati. DAF sarà un polo di attrazione culturale a livello internazionale attraverso cui il committente intende promuovere una comunità vivace che contribuisca a creare opportunità di lavoro per i giovani sauditi.
Un omaggio all’architettura di valore e alla promozione del talento degli architetti dunque: sabato 11 ottobre, sul palco del Teatro Olimpico sono saliti i vincitori della XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura Dedalo Minosse 2024/25 per la Cerimonia di Premiazione che ha celebrato i 25 migliori committenti selezionati dalla Giuria del Premio e i loro progettisti, tra oltre 400 candidature e più di 70 progetti selezionati. Personalità di spicco, giovani emergenti, enti, amministrazioni, aziende, scuole, realtà culturali sono stati protagonisti di una piccola “notte degli Oscar” della committenza a Vicenza, la città di Andrea Palladio, nella quale il Premio è stato fondato nel 1997 da ALA Assoarchitetti & Ingegneri. Giulia Mura, architetto d’interni, docente universitaria, curatrice e consulente, e Giorgio Tartaro, giornalista, autore e presentatore TV sui temi del design, architettura e interior design, hanno condotto la serata. Con loro sul palco anche una trentina di esperti tra membri della Giuria e di ALA.
25 i committenti premiati per mezzo delle opere realizzate da altrettanti progettisti. Nel corso della cerimonia presso il Teatro Olimpico di Vicenza sono stati assegnati cinque premi principali, riconoscendo i migliori committenti a livello internazionale insieme ai rispettivi architetti. Inoltre, la Giuria, le Istituzioni e i sostenitori - tra cui Marmomac, Caoduro Lucernari, Federlegno e Salone del Mobile – hanno conferito nove premi speciali e undici segnalazioni.
Un premio alla responsabilità del fare architettura, tra il rispetto del territorio, del patrimonio e dell’ambiente, e la valorizzazione delle persone e delle comunità, nell’integrazione tra arte e tecnologia. Internazionalizzazione, sostenibilità e inclusività sono le tre parole che accompagnano la XIII edizione dell'unico premio dedicato alla committenza d'architettura, dove Vicenza, culla naturale della relazione tra committente e progettista, ancora una volta rinnova il profondo legame tra passato e futuro, ad opera di un contemporaneo impegnato tanto nella conservazione dell’uno, quanto nel portare valore al secondo. Le opere candidate, in questa edizione oltre 400 da tutto il mondo, raccontano storie di progetti realizzati negli ultimi 5 anni, luoghi del vivere, per il lavoro, per la cultura, per l’istruzione, per la salute, spazi urbani e pubblici, giardini, percorsi, infrastrutture.
“La tredicesima edizione del Premio conferma l’interesse che un’iniziativa pensata quasi trent’anni fa riveste ancora a livello italiano e internazionale - afferma l’Arch. Marcella Gabbiani, Direttore del Premio -. Abbiamo incontrato e accolto nuovi partners e compagni di viaggio e conosciuto committenti e progettisti anche da Paesi che fino a oggi non si erano affacciati sul nostro scenario: Corea, Thailandia, Colombia, Namibia, Mozambico, Ghana, Capo Verde, Pakistan. Le nuove committenze consolidano prospettive nuove, in cui l’attenzione all’ambiente e alle valenze sociali sono fondamentali. Anche Dedalo Minosse ha aggiornato e affinato i suoi criteri di assegnazione, orientando il suo sguardo alla durevolezza e alla convivenza tra tecnologia e salvaguardia del passato, nella consapevolezza che il nuovo si costruisce solo su solide radici.”
“Il Premio Dedalo Minosse 2024/2025 si presenta con una nuova energia orientata alla creatività - commenta Veronica Marzotto, Presidente della Giuria del Premio -. Sono stati realizzati progetti che interagiscono con il contesto, i committenti mostrano maggiore consapevolezza dell'impatto sociale dell'architettura, mentre sono evidenti interventi di recupero e rigenerazione, opere pubbliche affidate a professionisti under 40 e diversi progetti firmati da architette e studi giapponesi. Si rileva la relazione tra committente, progettista e territorio come elemento costante nelle possibilità offerte dall'attività umana.”
“Dedalo Minosse è il Premio che legge il processo e racconta le storie di come i due attori principali di un’opera di architettura, committente e progettista, la cui relazione non scevra di conflitti porta a compimento un’idea con successo, hanno interagito tra loro, coinvolgendo i costruttori, i decisori e gli utenti di tutti i giorni, che sono in conclusione coloro ai quali noi progettisti consegniamo l’opera finita.” – aggiunge Bruno Gabbiani, presidente di ALA Assoarchitetti & Ingegneri.
La serata è proseguita con l’inaugurazione della Mostra allestita in Basilica Palladiana. Una rassegna sui 70 committenti selezionati nella XIII Edizione racconta con plastici, video, fotografie e disegni.
L’allestimento 2025, a cura dello Studio Gabbiani di Vicenza, induce i visitatori ad abbandonarsi alla meraviglia. Seguendo il principio della sostenibilità, l’allestimento è pensato per ridurre al minimo gli scarti e l’impatto dei trasporti, delle lavorazioni e dei materiali. Una via diagonale principale e alcune vie laterali conducono il pubblico a guardare dentro i progetti come da finestre aperte e sospese verso il grande Salone.
Per la prima volta in Basilica Palladiana, come parte integrante dell’allestimento, trovano dimora 20 grandi alberi: canfori, jinko biloba, aceri in un gioco di foglie perenni e cangianti, raccontano le stagioni e i cambiamenti ineluttabili della natura. Un piccolo bosco sorgerà a Vicenza grazie alla donazione di ALA, con il sostegno di Fondazione Gabaldo, Giorgio Tesi Group e del Comune di Vicenza. L’iniziativa sarà presentata il 2 novembre, durante il Forum della Committenza 2025, alla presenza del Sindaco Giacomo Possamai, in un convegno dedicato al valore degli alberi e all’importanza di una piantumazione diffusa per contrastare i cambiamenti climatici.
Completano la rassegna due mostre che aprono uno squarcio sull’atto creativo come fatto in sé: “Il Primordiale “ricordato” scende e tocca il Pianeta. Luigi Pellegrin_100”, a cura di Sergio Bianchi, raccoglie disegni di grande formato, che raccontano, nel centenario dalla nascita, la personale ricerca dell’architetto sulla costruzione di un nuovo luogo dell’uomo sul pianeta.
Chiude il percorso “MATER MATERIA. Women artists for a visionary future” una collettiva in cui nove artiste indagano con diversi mezzi espressivi il rapporto tra naturale e artificiale (a cura di Fortunato D’amico e Rosa Cascone).
Il premio chiama a raccolta committenti e architetti a festeggiare il loro lavoro e a partecipare al dibattito sul fare architettura nelle diverse parti del mondo, dove le sfide fondamentali sono per tutti quella demografica e quella ambientale. Per questo, nel cuore della mostra e per tutta la sua durata, nel "Foro" antico di Vicenza, il Salone superiore della Basilica Palladiana, trova spazio un grande “Forum della Committenza”. Progettisti e committenti, costruttori, giornalisti, tecnici, artisti, istituzioni ed esperti si confrontano in seminari, conferenze e workshop interdisciplinari aperti al pubblico.
www.dedalominosse.org
Instagram: @dedalominosse
Facebook: Dedalo Minosse International Prize
Linkedin: International Prize Dedalo Minosse for Commissioning a Building
Hashtag ufficiale: #dedalominosse2025
11
ottobre 2025
XIII edizione del Premio Internazionale alla Committenza di Architettura
Dall'undici ottobre al 02 novembre 2025
architettura
Location
MUSEO DEL GIOIELLO – BASILICA PALLADIANA
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Biglietti
La visita alla mostra è gratuita, previo acquisto del biglietto di ingresso alla Basilica, le cui tariffe sono
indicate nel sito https://www.museicivicivicenza.it/it/bp/basilica-palladiana/visita.php
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 10-18
Sito web
Ufficio stampa
UNOPUNTOTRE Micaela Marcon - partner Studio Mama per le Media relation
Autore
Curatore
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini






