20 ottobre 2025

L’Accademia di Macerata assegna un dottorato ad honorem a Studio Azzurro

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L’Accademia di Belle Arti di Macerata conferirà il Dottorato ad honorem a Studio Azzurro, un riconoscimento alla ricerca che ha unito arte, tecnologia e comunità, in memoria di Cirifino e Rosa

Studio Azzurro (da sinistra: Leonardo Sangiorgi, Fabio Cirifino, Paolo Rosa)

Un tributo alla continuità poetica e umana di un’esperienza che, da oltre 40 anni, ha ridefinito i confini tra arte e tecnica, creazione e fruizione, poesia e teoria: l’Accademia di Belle Arti di Macerata conferirà il Dottorato accademico ad honorem a Studio Azzurro, collettivo tra i più innovativi della scena artistica italiana e internazionale.

La cerimonia si terrà il 30 ottobre 2025, alle ore 10:30, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti di Macerata, e sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube dell’Accademia. Il conferimento giunge in un momento di particolare intensità: pochi giorni fa è scomparso Fabio Cirifino (1949 – 2025), fotografo e anima visiva del collettivo, che si unisce idealmente al ricordo di Paolo Rosa, morto nel 2013.

Studio Azzurro, Portatore di Storie, 2011

La proposta del Dottorato ad Honorem, avanzata dalla professoressa Lucia Cataldo, coordinatrice del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, riconosce il ruolo pionieristico di Studio Azzurro nell’ideazione di nuove forme espressive e museali, in particolare dei cosiddetti “musei di narrazione”, in cui arte, conoscenza e tecnologia dialogano in maniera innovativa, per dare vita a opere partecipative ad ampio impatto emotivo. Dopo i saluti istituzionali e l’intervento inaugurale del presidente Gianni Dessì, la cerimonia prevede la laudatio di Lucia Cataldo e una lectio magistralis di Leonardo Sangiorgi, cofondatore di Studio Azzurro.

Fondato a Milano nel 1982 da Cirifino, Rosa e Sangiorgi, Studio Azzurro nasce come laboratorio di sperimentazione sui linguaggi visivi e sull’interazione tra immagine elettronica e spazio fisico. Dal 1995 al 2011 entra a farne parte Stefano Roveda, esperto di sistemi interattivi. Fin dagli esordi, il gruppo indaga il rapporto tra corpo, tecnologia e percezione, realizzando videoambienti in cui lo spettatore diventa parte attiva del racconto visivo.

TAVOLI (Perchè queste mani mi toccano) Videoambientazione interattiva ambienti sensibili Milano, Triennale, “Oltre il villaggio globale”, 1995

Negli anni Novanta, l’introduzione delle cosiddette “tecnologie sensibili” porta alla nascita degli “ambienti sensibili”, in cui le immagini reagiscono ai gesti e ai movimenti del pubblico, annullando la distanza tra reale e virtuale. Opere come Tavoli (1995), Coro (1995), Totale della battaglia (1996) e Il soffio sull’angelo (1997) hanno segnato un passaggio fondamentale nella storia dell’arte interattiva.

Parallelamente, Studio Azzurro sviluppa un’intensa attività cinematografica e teatrale: con La Camera Astratta (1987) e The Cenci (1997), la scena diventa un ambiente fluido e partecipato, dove la tecnologia si fa drammaturgia. Dagli anni Duemila, l’attenzione si sposta sul rapporto tra arte e territorio, con la nascita dei musei esperienziali che uniscono narrazione, documentazione e memoria collettiva.

LA CAMERA ASTRATTA Opera videoteatrale spettacoli Kassel (Germania), Salzmannfabrik, Documenta 8, 1987

Tra le realizzazioni più note figurano il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (2000), il Museo Laboratorio della Mente di Roma (2008, Premio ICOM Italia), I luoghi del mercurio al Parco Minerario di Abbadia San Salvatore (Premio Silvia Dell’Orso 2017) e il Fellini Museum di Rimini (2021), progetto nazionale del Ministero della Cultura. In tutte queste opere, la memoria si traduce in esperienza sensoriale e comunitaria.

Le ricerche più recenti includono la videoinstallazione Prima delle parole (2025) nel Castello Scaligero di Malcesine e la mostra Gianni Sassi, gioia e rivoluzione (ADI Museum, Milano, 2025), che intreccia archivio, musica e arte in un dispositivo narrativo immersivo.

I LUOGHI DEL MERCURIO Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore musei Abbadia San Salvatore (SI), 2016

Oltre alla produzione artistica, Studio Azzurro ha offerto un contributo teorico di rilievo con il volume L’arte fuori di sé (Feltrinelli, 2011), manifesto di un’arte capace di abitare il mondo contemporaneo con consapevolezza critica.

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