EVUZ ART NOIBRERA
presentano

Sostenibilità digitale: una sfida tra ombre e possibilità

MOSTRA COLLETTIVA D’ARTI VISIVE
corredata da catalogo con testo di Giorgio Seveso (critico d’arte)
nell’ambito della IX edizione del Festival delle Trasformazioni 2025

1 - 16 NOVEBRE 2025
Apertura mostra durante i week end dalle 11 alle 18

Seconda Scuderia del Castello di Vigevano
Piazza Ducale - Vigevano (PV)


Su invito di Rete Cultura Vigevano, le due associazioni promotrici partecipano alla IX edizione del Festival delle Trasformazioni 2025, dedicato al tema Una società equa e sostenibile: trasformazioni in corso.
Con questo progetto si vuole offrire uno spazio di riflessione condivisa sul rapporto tra sostenibilità e digitalizzazione, affrontando il tema non soltanto dal punto di vista ambientale o tecnico, ma piuttosto come questione culturale, sociale e profondamente umana.
La mostra nasce dalla necessità di non guardare più il digitale solo come innovazione, ma come ambiente in cui siamo immersi ogni giorno – un ambiente che modifica profondamente il modo in cui viviamo, pensiamo, ricordiamo e percepiamo.
In questo senso, parlare di sostenibilità digitale significa affrontare non solo un problema tecnico o ambientale, ma anche una questione culturale, etica e umana.
Viviamo in un’epoca in cui il digitale appare immateriale, rapido, trasparente. Scorriamo immagini, archiviamo dati, ci connettiamo senza sosta. Eppure ogni gesto digitale consuma energia, produce scarti invisibili, lascia tracce fisiche.
Le infrastrutture che lo rendono possibile – cavi, server, miniere di terre rare – restano nascoste, così come restano spesso invisibili le trasformazioni profonde che queste tecnologie operano nei nostri comportamenti, nelle relazioni, nell’identità.
In questo contesto, gli artisti coinvolti non usano necessariamente strumenti digitali, ma si confrontano con le sue conseguenze simboliche e percettive. Attraverso pittura, disegno, scultura, fotografia, tecnica mista, linguaggi digitali o performance ci invitano a riflettere su ciò che si sta smaterializzando: il corpo, la memoria, la profondità dell’esperienza.

L’esposizione collettiva si terrà presso la Seconda Scuderia del Castello di Vigevano, un prestigioso spazio espositivo situato nel cuore del complesso del Castello e della storica Piazza Ducale.

• Inaugurazione: sabato 1 novembre 2025, ore 16
• Finissage: domenica 16 novembre 2025, ore 16

Durante l’inaugurazione si potrà assistere alle performance di Alex Sala Non sono ancora diventato migliore e di Fabio Sironi e Gianni Mimmo in Teatro Fracking.

La mostra sarà aperta nei tre weekend con la presenza di volontari delle associazioni NOIBRERA ed Evuz Art

Evuz Art ODV è un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Vigevano fondata nel 2018 da un gruppo di artisti e amanti dell’arte con l’intento di promuovere l’arte contemporanea e la scrittura come forme accessibili e condivise di espressione. Evuz Art organizza mostre collettive e personali, incontri letterari, performance e workshop, offrendo ad artisti associati e ospiti esterni uno spazio aperto alla sperimentazione favorendo linguaggi differenti e collaborazioni locali, anche attraverso il Festival delle Trasformazioni.

NOIBRERA APS è un’associazione di promozione sociale senza fine di lucro, fondata a Milano nel gennaio 2016 da un gruppo di ex studenti del Liceo Artistico di Brera ed è orientata a valorizzare il patrimonio umano, culturale e artistico nato in quell’ambito formativo, dando continuità a legami profondi attraverso nuove esperienze collettive, nel convincimento che il ruolo della creatività non sia unicamente disciplinare o accademico ma che rivesta anche un ‘importante funzione sociale e civile.
NOIBRERA sensibile ai temi sociali, dell’eco-sostenibilità e della salvaguardia del pianeta,
organizza eventi d’arte, mostre, allestimenti e dibattiti sul territorio milanese e oltre, perseguendo l’obiettivo della diffusione e divulgazione dell’arte e della cultura.

Entrambe le realtà operano per sostenere la creatività come esperienza accessibile, comunitaria e profondamente connessa con il presente.