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Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce
Oltre 200 immagini iconiche (vintage,reprint) che ritraggono Sophia Loren in attimi di vita, dalle riprese dei celebri film a contesti più personali e istituzionali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi del XX secolo. Un viaggio nelle emozioni più profonde che la diva ha saputo suscitare
Comunicato stampa
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Dal 27 ottobre 2025 all’8 marzo 2026 il m.a.x. museo ospita la mostra "Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce", a cura di Francesco Casetti, Angela Madesani e Nicoletta Ossanna Cavadini. La mostra si inserisce nel filone che il m.a.x. museo ciclicamente dedica alla fotografia e si ricollega al tema guida del Centro Culturale Chiasso per l’attuale stagione espositiva, la pulchritudo.
La mostra ripercorre, attraverso il “disegnare con la luce”, le immagini più iconiche che colgono Sophia Loren in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca: Richard Avedon, David Seymour, Elliott Erwitt, Alfred Eisenstaedt , Tazio Secchiaroli, Pierluigi Praturlon , Gianni Berengo Gardin, Ugo Mulas, solo per citarne alcuni.
Al m.a.x. museo sono esposte complessivamente circa duecento immagini, perlopiù vintage (155) affiancate da reprint, secondo un criterio tematico-cronologico; abbracciano sessant’anni di vita di Sophia Loren e restituiscono al visitatore le emozioni più profonde che la grande diva ha saputo suscitare grazie alla sua tempra e alla sua determinazione, sia con il successo dei film (oltre un centinaio realizzati) sia nella vita.
La pulchritudo è una “bellezza” che non si traduce soltanto in apparenza fisica, ma che è anche radicata nell’anima, nell’esperienzialità, nel modo d’essere, visibile attraverso gesti, espressioni vocali, sguardi, portamento ed emozioni. Una bellezza tanto esterna quanto interna, che si manifesta in modi unici e autentici e che è ricca di umanità e risvolti sociali. Il concetto – tema guida del Centro Culturale Chiasso per la stagione espositiva 2025-2026 – viene esplorato nella sua più ampia accezione, come espressione dell’armonia tra corpo e spirito, fra bellezza fisica e bellezza interiore, rivelandosi attraverso tutte le modalità espressive e suscitando emozioni. Nelle innumerevoli fotografie che immortalano Sophia Loren tutto ciò diventa esplicito attraverso la sensibilità dei diversi fotografi. Il tema della
pulchritudo percorre tutte le immagini esposte: dalle prime riprese per la Ciociara (1960) fino agli scatti
per la sceneggiatura del film La vita davanti a sé (2020).
L’esposizione presenta un filo conduttore inedito, e oltre a esaltare la bellezza dell’attrice, della donna e della madre di famiglia, onora nel contempo la visione estetica e concettuale della stessa Sophia Loren: la diva – immortalata nel pubblico o nel privato – fin dagli inizi si assicura in maniera sempre più importante il ruolo di unica e assoluta padrona della propria immagine. Con il successo giunto velocemente in età giovanile, l’attrice intuisce l’importanza di mantenere salde le redini della sua figura professionale e successivamente pubblica. Fondamentale risulta il lungo sodalizio con Tazio Secchiaroli, l’inventore della “fotografia d’assalto” della Roma dei paparazzi, che sarà a partire dal 1964 per due decenni il suo fotografo personale, come pure la presenza costante sui set per immortalare e vigilare sull’esecuzione di ogni scatto: sarà cioè il suo “biografo visivo”, una figura imprescindibile nella carriera e nella vita di Sophia Loren. La scelta curatoriale dell’esposizione si focalizza propriamente sulle immagini vintage realizzate da Tazio Secchiaroli con un nucleo importante di 72 fotografie vintage.
Attraverso gli scatti, vintage o reprint, l’esposizione fornisce un’immersione – discreta, estetica, onesta – alla scoperta delle varie vite della sua protagonista: l’attrice, certamente, ma anche la donna forte e la madre premurosa, dove finzione cinematografica e realtà di tutti i giorni non sono mai in antitesi.
La mostra si articola in sette particolari sezioni: partendo dalla “Napoli delle origini” - l’ambiente dove Sofia Lazzaro Scicolone nasce e conosce le prime asperità della vita - passando poi al cinema con le fotografie per “Sceneggiature”, quindi all’ ”Eleganza”, al suo particolare rapporto con l’ “Arte”, cui seguono le parti dedicate agli “Incontri pubblici”, per terminare poi con momenti più intimi rivolti alla “Famiglia” e all’identificazione quale “Icona di bellezza”.
In mostra viene inoltre evidenziato il particolare rapporto che Sophia Loren ebbe con Salvatore Ferragamo e successivamente Giorgio Armani, documentato attraverso scatti fotografici e oggetti di design quali le raffinate calzature provenienti dal Museo Ferragamo di Firenze, sono ben quattro le calzature esposte in mostra.
All’esposizione è abbinato un catalogo in italiano e inglese, con un ricco apparato iconografico che riporta tutte le immagini delle opere in mostra e con testi critici di studiosi di caratura internazionale: la storica dell’arte specializzata in fotografia contemporanea Angela Madesani, docente di storia della fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e allo IED, Francesco Casetti, Sterling Professor of Humanities and Film and Media Studies alla Yale University, Maria Canella, docente di storia della moda presso l’Università Statale di Milano, la direttrice del m.a.x. museo Nicoletta Ossanna Cavadini, e Giovanna Bertelli, che insegna Storia della fotografia in diverse Accademie di Belle Arti italiane. Il catalogo bilingue italiano-inglese è pubblicato dalle Edizioni d’arte Silvana Editoriale.
Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezioni di film, incontri,dibattiti) arricchisce l’esposizione.
L’esposizione vanta la sinergia con una fitta rete di Archivi prestatori a livello internazionale e di collezionisti privati. È resa possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos, di “Cultura in movimento” dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana, di AGE SA, nonché il contributo dell’Associazione amici del m.a.x. museo (aamm), dell’Associazione Villa Pontiggia Cultural Centre, e (per la conferenza) del Circolo “Cultura, insieme” Chiasso. Si ringraziano inoltre gli sponsor tecnici One Logistics Group, Verzaschella, APG|SGA ed Ellipticum, nonché Helvetia per il rinfresco gentilmente offerto al vernissage della mostra.
La mostra ripercorre, attraverso il “disegnare con la luce”, le immagini più iconiche che colgono Sophia Loren in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca: Richard Avedon, David Seymour, Elliott Erwitt, Alfred Eisenstaedt , Tazio Secchiaroli, Pierluigi Praturlon , Gianni Berengo Gardin, Ugo Mulas, solo per citarne alcuni.
Al m.a.x. museo sono esposte complessivamente circa duecento immagini, perlopiù vintage (155) affiancate da reprint, secondo un criterio tematico-cronologico; abbracciano sessant’anni di vita di Sophia Loren e restituiscono al visitatore le emozioni più profonde che la grande diva ha saputo suscitare grazie alla sua tempra e alla sua determinazione, sia con il successo dei film (oltre un centinaio realizzati) sia nella vita.
La pulchritudo è una “bellezza” che non si traduce soltanto in apparenza fisica, ma che è anche radicata nell’anima, nell’esperienzialità, nel modo d’essere, visibile attraverso gesti, espressioni vocali, sguardi, portamento ed emozioni. Una bellezza tanto esterna quanto interna, che si manifesta in modi unici e autentici e che è ricca di umanità e risvolti sociali. Il concetto – tema guida del Centro Culturale Chiasso per la stagione espositiva 2025-2026 – viene esplorato nella sua più ampia accezione, come espressione dell’armonia tra corpo e spirito, fra bellezza fisica e bellezza interiore, rivelandosi attraverso tutte le modalità espressive e suscitando emozioni. Nelle innumerevoli fotografie che immortalano Sophia Loren tutto ciò diventa esplicito attraverso la sensibilità dei diversi fotografi. Il tema della
pulchritudo percorre tutte le immagini esposte: dalle prime riprese per la Ciociara (1960) fino agli scatti
per la sceneggiatura del film La vita davanti a sé (2020).
L’esposizione presenta un filo conduttore inedito, e oltre a esaltare la bellezza dell’attrice, della donna e della madre di famiglia, onora nel contempo la visione estetica e concettuale della stessa Sophia Loren: la diva – immortalata nel pubblico o nel privato – fin dagli inizi si assicura in maniera sempre più importante il ruolo di unica e assoluta padrona della propria immagine. Con il successo giunto velocemente in età giovanile, l’attrice intuisce l’importanza di mantenere salde le redini della sua figura professionale e successivamente pubblica. Fondamentale risulta il lungo sodalizio con Tazio Secchiaroli, l’inventore della “fotografia d’assalto” della Roma dei paparazzi, che sarà a partire dal 1964 per due decenni il suo fotografo personale, come pure la presenza costante sui set per immortalare e vigilare sull’esecuzione di ogni scatto: sarà cioè il suo “biografo visivo”, una figura imprescindibile nella carriera e nella vita di Sophia Loren. La scelta curatoriale dell’esposizione si focalizza propriamente sulle immagini vintage realizzate da Tazio Secchiaroli con un nucleo importante di 72 fotografie vintage.
Attraverso gli scatti, vintage o reprint, l’esposizione fornisce un’immersione – discreta, estetica, onesta – alla scoperta delle varie vite della sua protagonista: l’attrice, certamente, ma anche la donna forte e la madre premurosa, dove finzione cinematografica e realtà di tutti i giorni non sono mai in antitesi.
La mostra si articola in sette particolari sezioni: partendo dalla “Napoli delle origini” - l’ambiente dove Sofia Lazzaro Scicolone nasce e conosce le prime asperità della vita - passando poi al cinema con le fotografie per “Sceneggiature”, quindi all’ ”Eleganza”, al suo particolare rapporto con l’ “Arte”, cui seguono le parti dedicate agli “Incontri pubblici”, per terminare poi con momenti più intimi rivolti alla “Famiglia” e all’identificazione quale “Icona di bellezza”.
In mostra viene inoltre evidenziato il particolare rapporto che Sophia Loren ebbe con Salvatore Ferragamo e successivamente Giorgio Armani, documentato attraverso scatti fotografici e oggetti di design quali le raffinate calzature provenienti dal Museo Ferragamo di Firenze, sono ben quattro le calzature esposte in mostra.
All’esposizione è abbinato un catalogo in italiano e inglese, con un ricco apparato iconografico che riporta tutte le immagini delle opere in mostra e con testi critici di studiosi di caratura internazionale: la storica dell’arte specializzata in fotografia contemporanea Angela Madesani, docente di storia della fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e allo IED, Francesco Casetti, Sterling Professor of Humanities and Film and Media Studies alla Yale University, Maria Canella, docente di storia della moda presso l’Università Statale di Milano, la direttrice del m.a.x. museo Nicoletta Ossanna Cavadini, e Giovanna Bertelli, che insegna Storia della fotografia in diverse Accademie di Belle Arti italiane. Il catalogo bilingue italiano-inglese è pubblicato dalle Edizioni d’arte Silvana Editoriale.
Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezioni di film, incontri,dibattiti) arricchisce l’esposizione.
L’esposizione vanta la sinergia con una fitta rete di Archivi prestatori a livello internazionale e di collezionisti privati. È resa possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos, di “Cultura in movimento” dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana, di AGE SA, nonché il contributo dell’Associazione amici del m.a.x. museo (aamm), dell’Associazione Villa Pontiggia Cultural Centre, e (per la conferenza) del Circolo “Cultura, insieme” Chiasso. Si ringraziano inoltre gli sponsor tecnici One Logistics Group, Verzaschella, APG|SGA ed Ellipticum, nonché Helvetia per il rinfresco gentilmente offerto al vernissage della mostra.
26
ottobre 2025
Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce
Dal 26 ottobre 2025 all'otto marzo 2026
fotografia
Location
M.A.X.MUSEO
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
Intero: CHF/Euro 10.-
Ridotto: CHF/Euro 7.-
Orario di apertura
martedì – domenica, ore 10.00 – 12.00 e 14.00 – 18.00
Vernissage
26 Ottobre 2025, ore 17.30, Cinema Teatro Chiasso. m.a.x. museo aperto fino alle ore 20.30
Ufficio stampa
ufficio.stampa@maxmuseo.ch
Autore
Curatore




