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Contemporary Locus 17
Al Cimitero Monumentale di Bergamo, dal 29 ottobre al 30 novembre 2025, si terrà Contemporary Locus 17, un progetto artistico di rigenerazione urbana che, mediante due installazioni site-specific del duo bolognese Antonello Ghezzi e dell’artista argentino Daniel González
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 29 ottobre al 30 novembre 2025, il Cimitero Monumentale di Bergamo ospiterà Contemporary Locus 17, un progetto artistico di rigenerazione urbana che, mediante installazioni site-specific, propone un dialogo tra la terra – custode del passato – e il cielo, metafora di un futuro ancora da scrivere.
Curata da Paola Tognon e organizzata dall’associazione Contemporary Locus, l’iniziativa, che prende il via in concomitanza con le giornate dedicate alla Commemorazione dei Santi e dei Defunti e prosegue per tutto il mese successivo, intende restituire a questo luogo la sua dimensione di “città nella città”, riconnettendolo alla comunità.
In un tempo sempre più frenetico, il progetto trasforma il Cimitero – progettato da Ernesto Pirovano tra il 1896 e il 1913 – da spazio del lutto individuale a luogo di riflessione condivisa, valorizzandone il patrimonio storico, architettonico e umano con il linguaggio contemporaneo.
Due installazioni monumentali, realizzate dagli artisti Antonello Ghezzi e Daniel González, visibili sia di giorno che di notte, animano la facciata e il piazzale d’ingresso:
il progetto Contemporary Locus 17 vuole offrire alla cittadinanza l’occasione di
avvicinarsi a uno spazio spesso percepito come distante, per restituirgli valore simbolico,
condivisione e accessibilità.
L’obiettivo è ridefinire la percezione del Cimitero Monumentale: da spazio di fine a soglia
simbolica, da luogo del lutto privato a scenario di emozioni e memorie condivise. Un invito
a riconnettersi con la propria storia collettiva attraverso l’arte, in un’esperienza di
comunità, ascolto e consapevolezza.
GLI ARTISTI e LE OPERE
Antonello Ghezzi – Shooting Stars
Nadia Antonello e Paolo Ghezzi presentano Shooting Stars, un’installazione luminosa
che trasforma la facciata del Cimitero in un ponte visivo tra terra e cielo.
Una linea luminosa, visibile sia di giorno che di notte, evoca la scia delle stelle cadenti.
In collaborazione con l’Istituto Italiano di Astrofisica e il radiotelescopio Croce del Nord, il
sistema è collegato in tempo reale al cielo del bacino mediterraneo: ogni volta che una
meteora viene rilevata (in media una al minuto), la barra luminosa si accende, creando
un legame diretto tra evento astronomico ed esperienza umana.
Ogni persona che passerà dal Cimitero potrà così assistere a una stella cadente ed
esprimere un desiderio.
Shooting Stars è un omaggio a Bergamo e alla sua storia, ma anche alle speranze e ai
desideri che abitano ogni vita. Una metafora del ciclo della vita, che invita chi osserva,
ricordare e desiderare.
Daniel González – Golden Gate
Con Golden Gate, Daniel González propone un’installazione monumentale ed effimera
ispirata alle scenografie barocche, che trasforma la facciata del Cimitero in una soglia
luminosa e riflettente tra il visibile e l’invisibile.
Frastagliate superfici color oro, realizzate cucendo e annodando il tessuto alla base delle
coperte isotermiche in mylar, si estendono dai capitelli alle gradinate, occupando gli spazi
tra le colonne dei dieci grandi porticati laterali al famedio centrale. Il materiale, usato per
le emergenze, richiama simbolicamente cura e protezione, oltre a possedere
primariamente la capacità di rifrangere la luce naturale e artificiale, generando riflessi
cangianti che dialogano con la severa architettura del luogo.
Le superfici, mosse dal vento che scende dalle Prealpi Orobie, si presentano fluide,
accoglienti e frontali a ogni visitatore. Cucite e annodate per mesi dall’artista con il
supporto di un gruppo di giovani, si animano di bagliori di luce e sussurri che si aprono
con delicatezza sulla facciata del Cimitero, trasformandone la percezione.
Il progetto Contemporary Locus 17 porta con sé una Comunità Aperta: numeroso
gruppo di istituzioni, enti e persone che, sollecitati dal cimitero come luogo della
comunità e della memoria, partecipano al progetto espositivo Contemporary Locus 17 -
La città nella città - con una fitta serie di iniziative, eventi, mostre, ricerche,
conferenze, convegni, azioni e spettacoli teatrali.
Compongono Comunità Aperta di Contemporary Locus 17: Accademia Carrara;
GAMeC; Museo delle storie di Bergamo; Civico Museo Archeologico di Bergamo;
Biblioteca Civica Angelo Mai; Politecnico delle Arti; Orto Botanico di Bergamo Lorenzo
Rota; Museo Diocesano Adriano Bernareggi; ACLI - Molte Fedi sotto lo stesso cielo;
Museo d’Arte Sacra San Martino di Alzano Lombardo; Terza Università; Ordine degli
architetti, pianificatori, urbanisti e paesaggisti della Provincia di Bergamo; Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Bergamo; Fondazione degli architetti della Provincia di
Bergamo; Fondazione Piero Cattaneo; Openarch; Lab 80 film; Immaginare Orlando;
Associazione Oltrepassando ApS, Brescia; Fotografica Festival; ISREC Bergamo; Centro
Culturale Protestante; The Blank - ArtDate; EPPEN; HG80; Forno al Fresco; Rete di
quartiere - Borgo Palazzo alle Valli con Oltre i Limiti e La Terza Piuma – Giochi in Borgo;
S. Antonio David’s Singers, Bergamo Baroque Ensemble, e inoltre: Giovanna Brambilla,
Marcella Cattaneo, Asja Lazzari, Dario Franchi, Valentina Raimondo
Dichiarazioni
“Contemporary Locus, da anni impegnata nella riscoperta di luoghi dismessi o dimenticati
attraverso l’arte contemporanea, quest’anno si è dimostrata particolarmente coraggiosa:
la scelta è caduta sul Cimitero Monumentale di Bergamo, spazio legato al dolore e alla
memoria, spesso rimosso dal nostro sguardo. Il progetto trasforma temporaneamente le
sue architetture con opere che indagano, attraverso un elemento luminoso dominante, i
temi della soglia, della cura, dell’accoglienza, modificando la percezione del luogo da
spazio del lutto individuale a spazio di vita e memoria collettiva.
Consapevole del valore comunitario del sito, l’associazione ha disposto un complesso
lavoro di cucitura di relazioni, da cui è nata Comunità Aperta, una iniziativa che coinvolge
39 tra istituzioni, enti, associazioni e cittadini, per una riflessione corale sul Cimitero che
ne ricompone un’immagine plurale oltre che vitale.
Contemporary Locus 17 ha impegnato l’amministrazione comunale in modo
particolarmente attivo, coinvolgendo assessorati e servizi differenti, a confermare la
qualità dell’operazione di rigenerazione urbana a base culturale dell’associazione, che
l’Assessorato alla Cultura sostiene dall’anno scorso con un'intesa triennale.”
Sergio Gandi, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo
“Il Cimitero Monumentale di Bergamo è molto più di un luogo di sepoltura: è un archivio
a cielo aperto della nostra storia, uno spazio in cui la memoria individuale si intreccia con
quella collettiva. Camminare tra i suoi viali significa attraversare decenni di vita cittadina,
riconoscere nelle architetture, nelle sculture e nei nomi incisi sulle lapidi il patrimonio
umano, culturale e sociale che ha costruito la nostra comunità.
Questo progetto nasce proprio da questa consapevolezza: dalla volontà di riattivare un
luogo che appartiene a tutti e che troppo spesso viene percepito come distante o
esclusivamente legato al dolore. Al contrario, il Cimitero Monumentale è un luogo che
parla di noi, delle nostre radici, delle persone che ci hanno preceduto.
Dopo anni in cui abbiamo lavorato per riavvicinare la cittadinanza a questo spazio – penso
alle visite guidate e alla riapertura del Famedio che hanno riscosso e riscuotono tanto
interesse – oggi facciamo un passo ulteriore. Grazie all’arte contemporanea, apriamo un
dialogo tra passato e futuro, tra memoria e immaginazione, restituendo al cimitero la sua
funzione di ‘città nella città’: un luogo di senso, bellezza e riflessione condivisa.
Un’iniziativa resa possibile da una Comunità Aperta, fatta di istituzioni, associazioni,
cittadini e artisti che hanno creduto in questo progetto come occasione per ripensare il
rapporto tra la città dei vivi e quella dei morti. Un gesto culturale, ma anche
profondamente umano”
Giacomo Angeloni, Assessore ai Servizi cimiteriali e all’Innovazione
“Nella città dei vivi camminiamo ogni giorno lungo strade dedicate ai morti – una legge
impone che la toponomastica onori solo persone scomparse da almeno dieci anni – ma
le porte reali che ci connettono con la “città dei morti” sembrano chiudersi e il Cimitero,
da spazio collettivo, sembra diventare spazio del lutto individuale.
Contemporary Locus 17 nasce dal desiderio di rispondere alle tematiche sensibili del
passaggio e al rinnovato bisogno di cura e connessione, particolarmente sentito a
Bergamo dopo gli avvenimenti legati al Covid. Il progetto vuole avviare un percorso di
riattivazione del Cimitero Monumentale, restituendogli centralità nella vita della città.
In questo percorso, l’arte pone delle domande diventando strumento di relazione,
memoria e partecipazione”.
Paola Tognon – Contemporary Locus
Gli Artisti di Contemporary Locus 17
Antonello Ghezzi, duo di artisti fondato nel 2009 da Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi
(Bologna, 1980). La loro ricerca, incentrata sul desiderio e sulla speranza, prende forma in azioni e pratiche
che si propongono con la stessa immediatezza delle favole: una porta che si apre solo se sorridi, bolle di
sapone capaci di abbattere muri, cieli stellati del futuro, scale, nuvole e semafori blu che “invitano a
ragionare con l’immaginazione”. Nel 2022 il duo vince il Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della
Cultura; nel 2023, il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia dedica loro la mostra
Terra Cielo Iperuranio. Le opere e le installazioni di Antonello Ghezzi fanno parte di numerose collezioni
pubbliche e private, in Italia e all’estero, e – insieme alle loro performance – sono presentate in istituzioni
come il MudaC di Carrara, il Museo Plaza Cielo Tierra di Córdoba (Argentina), gli Istituti Italiani di Cultura
di Santiago del Cile e di Madrid, l’Ambasciata Italiana ad Atene, la WhiteSpaceBlackBox di Neuchâtel, la
Kunsthall di Bergen, Beit a Beirut, Wayfarers a Brooklyn (New York), il Parlamento Europeo di Bruxelles.
Tra le mostre più recenti La casa della Via Lattea, al Visual Art Forum di Ramallah, Palestrina.
Daniel González (Buenos Aires, 1963, vive e lavora tra New York e Verona). La sua ricerca si incentra sul
rito della celebrazione evidenziando come, nel celebrare un evento, si crei un fenomeno complesso che
sfida l’ordine sociale e la funzionalità produttiva. La sua pratica si declina in architetture effimere realizzate
con materiali leggeri (come il Mylar per Golden Gate in Contemporary Locus 17, materiale utilizzato per le
coperte del primo soccorso, metafora lucente di una presa in cura) che, ispirandosi alle scenografie
barocche, trasformano temporaneamente gli spazi urbani in mondi pieni di energia e spazi di libertà dove
le convenzioni esistenti collassano. Daniel Gonzalez crea nel 2007 Chili Moon Town Tour, città galleggiante
a Città del Messico, e Homeless Rocket with Chandeliers, gru di 35 metri vestita di luci a Milano. Prosegue
con Pop-Up Building a Rotterdam nel 2010 e Pop-Up Museo Disco Club presso Museo El Barrio a New
York nel 2011. A Verona nel 2013 installa Romeo’s Balcony, speculare a quello di Giulietta, mentre con
Paper Building nel 2016 ricopre l’ex fabbrica di cioccolato Cima Norma in Svizzera. Nel 2017 riceve la
Pollock-Krasner Foundation Grant, nel 2018 realizza Mi Casa Tu Casa per Manifesta12 a Palermo
e “#WhatsUpArgentina MiCasaTuCasa” al MAR Museo di Mar del Plata, e nel 2019 rappresenta Haiti alla
XXII Triennale di Milano. Daniel González partecipa a mostre e progetti in importanti istituzioni e in
numerose biennali e manifestazioni internazionali.
L’Associazione Contemporary Locus
Associazione onlus nata a Bergamo nel 2012 con l’obiettivo di restituire alla cura delle comunità luoghi e
spazi dismessi, nascosti o dimenticati attraverso opere e progetti site-specific realizzati da artisti
internazionali. L’associazione costruisce attraverso l’arte una geografia culturale che attraversa spazi di
epoche diverse, trasformandoli in scenari di vita pubblica e produzione collettiva di cultura. Accanto ai
progetti espositivi, Contemporary Locus realizza progetti speciali come residenze per artisti, percorsi di
studio e ricerca, applicazioni digitali, produzioni e proiezioni video, talk, pubblicazioni e laboratori rivolti a
persone di ogni età e abilità. Dal 2012 ha realizzato 16 progetti espositivi e 23 progetti speciali,
coinvolgendo pubblici eterogenei per età, interessi e opportunità, con attenzione all’accessibilità fisica,
sensoriale e cognitiva. I processi di rigenerazione urbana a base culturale sono il focus di ogni pratica e
azione dell’associazione Contemporary Locus che è sostenuta dal Comune di Bergamo grazie ad un’intesa
culturale triennale.
Per ulteriori informazioni
marco@contemporarylocus.it
ilaria@contemporarylocus.it
347 3285434
www.contemporarylocus.it
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS
www.spaini.it
C. 349 8765866 – 340 0510214
ufficiostampa@spaini.it
COMUNE DI BERGAMO
fabrizia.lorusso@comune.bergamo.it
Curata da Paola Tognon e organizzata dall’associazione Contemporary Locus, l’iniziativa, che prende il via in concomitanza con le giornate dedicate alla Commemorazione dei Santi e dei Defunti e prosegue per tutto il mese successivo, intende restituire a questo luogo la sua dimensione di “città nella città”, riconnettendolo alla comunità.
In un tempo sempre più frenetico, il progetto trasforma il Cimitero – progettato da Ernesto Pirovano tra il 1896 e il 1913 – da spazio del lutto individuale a luogo di riflessione condivisa, valorizzandone il patrimonio storico, architettonico e umano con il linguaggio contemporaneo.
Due installazioni monumentali, realizzate dagli artisti Antonello Ghezzi e Daniel González, visibili sia di giorno che di notte, animano la facciata e il piazzale d’ingresso:
il progetto Contemporary Locus 17 vuole offrire alla cittadinanza l’occasione di
avvicinarsi a uno spazio spesso percepito come distante, per restituirgli valore simbolico,
condivisione e accessibilità.
L’obiettivo è ridefinire la percezione del Cimitero Monumentale: da spazio di fine a soglia
simbolica, da luogo del lutto privato a scenario di emozioni e memorie condivise. Un invito
a riconnettersi con la propria storia collettiva attraverso l’arte, in un’esperienza di
comunità, ascolto e consapevolezza.
GLI ARTISTI e LE OPERE
Antonello Ghezzi – Shooting Stars
Nadia Antonello e Paolo Ghezzi presentano Shooting Stars, un’installazione luminosa
che trasforma la facciata del Cimitero in un ponte visivo tra terra e cielo.
Una linea luminosa, visibile sia di giorno che di notte, evoca la scia delle stelle cadenti.
In collaborazione con l’Istituto Italiano di Astrofisica e il radiotelescopio Croce del Nord, il
sistema è collegato in tempo reale al cielo del bacino mediterraneo: ogni volta che una
meteora viene rilevata (in media una al minuto), la barra luminosa si accende, creando
un legame diretto tra evento astronomico ed esperienza umana.
Ogni persona che passerà dal Cimitero potrà così assistere a una stella cadente ed
esprimere un desiderio.
Shooting Stars è un omaggio a Bergamo e alla sua storia, ma anche alle speranze e ai
desideri che abitano ogni vita. Una metafora del ciclo della vita, che invita chi osserva,
ricordare e desiderare.
Daniel González – Golden Gate
Con Golden Gate, Daniel González propone un’installazione monumentale ed effimera
ispirata alle scenografie barocche, che trasforma la facciata del Cimitero in una soglia
luminosa e riflettente tra il visibile e l’invisibile.
Frastagliate superfici color oro, realizzate cucendo e annodando il tessuto alla base delle
coperte isotermiche in mylar, si estendono dai capitelli alle gradinate, occupando gli spazi
tra le colonne dei dieci grandi porticati laterali al famedio centrale. Il materiale, usato per
le emergenze, richiama simbolicamente cura e protezione, oltre a possedere
primariamente la capacità di rifrangere la luce naturale e artificiale, generando riflessi
cangianti che dialogano con la severa architettura del luogo.
Le superfici, mosse dal vento che scende dalle Prealpi Orobie, si presentano fluide,
accoglienti e frontali a ogni visitatore. Cucite e annodate per mesi dall’artista con il
supporto di un gruppo di giovani, si animano di bagliori di luce e sussurri che si aprono
con delicatezza sulla facciata del Cimitero, trasformandone la percezione.
Il progetto Contemporary Locus 17 porta con sé una Comunità Aperta: numeroso
gruppo di istituzioni, enti e persone che, sollecitati dal cimitero come luogo della
comunità e della memoria, partecipano al progetto espositivo Contemporary Locus 17 -
La città nella città - con una fitta serie di iniziative, eventi, mostre, ricerche,
conferenze, convegni, azioni e spettacoli teatrali.
Compongono Comunità Aperta di Contemporary Locus 17: Accademia Carrara;
GAMeC; Museo delle storie di Bergamo; Civico Museo Archeologico di Bergamo;
Biblioteca Civica Angelo Mai; Politecnico delle Arti; Orto Botanico di Bergamo Lorenzo
Rota; Museo Diocesano Adriano Bernareggi; ACLI - Molte Fedi sotto lo stesso cielo;
Museo d’Arte Sacra San Martino di Alzano Lombardo; Terza Università; Ordine degli
architetti, pianificatori, urbanisti e paesaggisti della Provincia di Bergamo; Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Bergamo; Fondazione degli architetti della Provincia di
Bergamo; Fondazione Piero Cattaneo; Openarch; Lab 80 film; Immaginare Orlando;
Associazione Oltrepassando ApS, Brescia; Fotografica Festival; ISREC Bergamo; Centro
Culturale Protestante; The Blank - ArtDate; EPPEN; HG80; Forno al Fresco; Rete di
quartiere - Borgo Palazzo alle Valli con Oltre i Limiti e La Terza Piuma – Giochi in Borgo;
S. Antonio David’s Singers, Bergamo Baroque Ensemble, e inoltre: Giovanna Brambilla,
Marcella Cattaneo, Asja Lazzari, Dario Franchi, Valentina Raimondo
Dichiarazioni
“Contemporary Locus, da anni impegnata nella riscoperta di luoghi dismessi o dimenticati
attraverso l’arte contemporanea, quest’anno si è dimostrata particolarmente coraggiosa:
la scelta è caduta sul Cimitero Monumentale di Bergamo, spazio legato al dolore e alla
memoria, spesso rimosso dal nostro sguardo. Il progetto trasforma temporaneamente le
sue architetture con opere che indagano, attraverso un elemento luminoso dominante, i
temi della soglia, della cura, dell’accoglienza, modificando la percezione del luogo da
spazio del lutto individuale a spazio di vita e memoria collettiva.
Consapevole del valore comunitario del sito, l’associazione ha disposto un complesso
lavoro di cucitura di relazioni, da cui è nata Comunità Aperta, una iniziativa che coinvolge
39 tra istituzioni, enti, associazioni e cittadini, per una riflessione corale sul Cimitero che
ne ricompone un’immagine plurale oltre che vitale.
Contemporary Locus 17 ha impegnato l’amministrazione comunale in modo
particolarmente attivo, coinvolgendo assessorati e servizi differenti, a confermare la
qualità dell’operazione di rigenerazione urbana a base culturale dell’associazione, che
l’Assessorato alla Cultura sostiene dall’anno scorso con un'intesa triennale.”
Sergio Gandi, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo
“Il Cimitero Monumentale di Bergamo è molto più di un luogo di sepoltura: è un archivio
a cielo aperto della nostra storia, uno spazio in cui la memoria individuale si intreccia con
quella collettiva. Camminare tra i suoi viali significa attraversare decenni di vita cittadina,
riconoscere nelle architetture, nelle sculture e nei nomi incisi sulle lapidi il patrimonio
umano, culturale e sociale che ha costruito la nostra comunità.
Questo progetto nasce proprio da questa consapevolezza: dalla volontà di riattivare un
luogo che appartiene a tutti e che troppo spesso viene percepito come distante o
esclusivamente legato al dolore. Al contrario, il Cimitero Monumentale è un luogo che
parla di noi, delle nostre radici, delle persone che ci hanno preceduto.
Dopo anni in cui abbiamo lavorato per riavvicinare la cittadinanza a questo spazio – penso
alle visite guidate e alla riapertura del Famedio che hanno riscosso e riscuotono tanto
interesse – oggi facciamo un passo ulteriore. Grazie all’arte contemporanea, apriamo un
dialogo tra passato e futuro, tra memoria e immaginazione, restituendo al cimitero la sua
funzione di ‘città nella città’: un luogo di senso, bellezza e riflessione condivisa.
Un’iniziativa resa possibile da una Comunità Aperta, fatta di istituzioni, associazioni,
cittadini e artisti che hanno creduto in questo progetto come occasione per ripensare il
rapporto tra la città dei vivi e quella dei morti. Un gesto culturale, ma anche
profondamente umano”
Giacomo Angeloni, Assessore ai Servizi cimiteriali e all’Innovazione
“Nella città dei vivi camminiamo ogni giorno lungo strade dedicate ai morti – una legge
impone che la toponomastica onori solo persone scomparse da almeno dieci anni – ma
le porte reali che ci connettono con la “città dei morti” sembrano chiudersi e il Cimitero,
da spazio collettivo, sembra diventare spazio del lutto individuale.
Contemporary Locus 17 nasce dal desiderio di rispondere alle tematiche sensibili del
passaggio e al rinnovato bisogno di cura e connessione, particolarmente sentito a
Bergamo dopo gli avvenimenti legati al Covid. Il progetto vuole avviare un percorso di
riattivazione del Cimitero Monumentale, restituendogli centralità nella vita della città.
In questo percorso, l’arte pone delle domande diventando strumento di relazione,
memoria e partecipazione”.
Paola Tognon – Contemporary Locus
Gli Artisti di Contemporary Locus 17
Antonello Ghezzi, duo di artisti fondato nel 2009 da Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi
(Bologna, 1980). La loro ricerca, incentrata sul desiderio e sulla speranza, prende forma in azioni e pratiche
che si propongono con la stessa immediatezza delle favole: una porta che si apre solo se sorridi, bolle di
sapone capaci di abbattere muri, cieli stellati del futuro, scale, nuvole e semafori blu che “invitano a
ragionare con l’immaginazione”. Nel 2022 il duo vince il Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della
Cultura; nel 2023, il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia dedica loro la mostra
Terra Cielo Iperuranio. Le opere e le installazioni di Antonello Ghezzi fanno parte di numerose collezioni
pubbliche e private, in Italia e all’estero, e – insieme alle loro performance – sono presentate in istituzioni
come il MudaC di Carrara, il Museo Plaza Cielo Tierra di Córdoba (Argentina), gli Istituti Italiani di Cultura
di Santiago del Cile e di Madrid, l’Ambasciata Italiana ad Atene, la WhiteSpaceBlackBox di Neuchâtel, la
Kunsthall di Bergen, Beit a Beirut, Wayfarers a Brooklyn (New York), il Parlamento Europeo di Bruxelles.
Tra le mostre più recenti La casa della Via Lattea, al Visual Art Forum di Ramallah, Palestrina.
Daniel González (Buenos Aires, 1963, vive e lavora tra New York e Verona). La sua ricerca si incentra sul
rito della celebrazione evidenziando come, nel celebrare un evento, si crei un fenomeno complesso che
sfida l’ordine sociale e la funzionalità produttiva. La sua pratica si declina in architetture effimere realizzate
con materiali leggeri (come il Mylar per Golden Gate in Contemporary Locus 17, materiale utilizzato per le
coperte del primo soccorso, metafora lucente di una presa in cura) che, ispirandosi alle scenografie
barocche, trasformano temporaneamente gli spazi urbani in mondi pieni di energia e spazi di libertà dove
le convenzioni esistenti collassano. Daniel Gonzalez crea nel 2007 Chili Moon Town Tour, città galleggiante
a Città del Messico, e Homeless Rocket with Chandeliers, gru di 35 metri vestita di luci a Milano. Prosegue
con Pop-Up Building a Rotterdam nel 2010 e Pop-Up Museo Disco Club presso Museo El Barrio a New
York nel 2011. A Verona nel 2013 installa Romeo’s Balcony, speculare a quello di Giulietta, mentre con
Paper Building nel 2016 ricopre l’ex fabbrica di cioccolato Cima Norma in Svizzera. Nel 2017 riceve la
Pollock-Krasner Foundation Grant, nel 2018 realizza Mi Casa Tu Casa per Manifesta12 a Palermo
e “#WhatsUpArgentina MiCasaTuCasa” al MAR Museo di Mar del Plata, e nel 2019 rappresenta Haiti alla
XXII Triennale di Milano. Daniel González partecipa a mostre e progetti in importanti istituzioni e in
numerose biennali e manifestazioni internazionali.
L’Associazione Contemporary Locus
Associazione onlus nata a Bergamo nel 2012 con l’obiettivo di restituire alla cura delle comunità luoghi e
spazi dismessi, nascosti o dimenticati attraverso opere e progetti site-specific realizzati da artisti
internazionali. L’associazione costruisce attraverso l’arte una geografia culturale che attraversa spazi di
epoche diverse, trasformandoli in scenari di vita pubblica e produzione collettiva di cultura. Accanto ai
progetti espositivi, Contemporary Locus realizza progetti speciali come residenze per artisti, percorsi di
studio e ricerca, applicazioni digitali, produzioni e proiezioni video, talk, pubblicazioni e laboratori rivolti a
persone di ogni età e abilità. Dal 2012 ha realizzato 16 progetti espositivi e 23 progetti speciali,
coinvolgendo pubblici eterogenei per età, interessi e opportunità, con attenzione all’accessibilità fisica,
sensoriale e cognitiva. I processi di rigenerazione urbana a base culturale sono il focus di ogni pratica e
azione dell’associazione Contemporary Locus che è sostenuta dal Comune di Bergamo grazie ad un’intesa
culturale triennale.
Per ulteriori informazioni
marco@contemporarylocus.it
ilaria@contemporarylocus.it
347 3285434
www.contemporarylocus.it
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS
www.spaini.it
C. 349 8765866 – 340 0510214
ufficiostampa@spaini.it
COMUNE DI BERGAMO
fabrizia.lorusso@comune.bergamo.it
29
ottobre 2025
Contemporary Locus 17
Dal 29 ottobre al 30 novembre 2025
arte contemporanea
Location
Cimitero monumentale di Bergamo
Bergamo, Piazzale Del Cimitero, 21, (BG)
Bergamo, Piazzale Del Cimitero, 21, (BG)
Orario di apertura
sempre
Vernissage
28 Ottobre 2025, ore 18.30
Sito web
Ufficio stampa
Spaini&Partners
Autore
Curatore





