GIACINTO CERONE - MARINO FICOLA
Carciofi, Verze, Rose e Bucchero Etrusco
Hotel Reale – Orvieto
15 novembre ore 18.00
a cura di Matteo Boetti
COMUNICATO STAMPA
Sabato 15 novembre alle ore 18.00 si inaugura ad Orvieto all’Hotel Reale,
Piazza del Popolo, la doppia personale di Giacinto Cerone e Marino Ficola

Questa doppia personale rappresenterà la terza tappa della medesima mostra ancora in corso nella
sala affrescata di Palazzo Carrara a Terni di cui il finissage è previsto il prossimo 2 novembre.
L’intero progetto itinerante è stato ideato, curato e prodotto dal Project Studio CollAge – Collection
Storage – di Matteo Boetti, il cui primo appuntamento nell’aprile del 2024 negli spazi di Todi è stato
realizzato in occasione del ventennale della scomparsa di Giacinto Cerone.
Ne scrive il curatore “l’intento è quello di accostare due artisti formalmente distanti ma che presentano
in realtà poetiche parallele che conducono allo stesso punto nodale: il dramma del vivere e del morire,
il dramma della creatività che rende vulnerabili, ipersensibili, ultra-consapevoli, euforici e disperati.
Entrambi gli artisti sono accumunati dalla affettuosa brutalità verso la materia trattata.
A Terni abbiamo privilegiato il concetto di pienezza, perciò l’approccio più sensato è stato quello di
mettere il focus su Cerone. La forma finale dell’allestimento ha perciò visto l’artista lucano come
principale protagonista. Viceversa ad Orvieto la puntata della nostra scommessa va sull’altro piatto
della bilancia, il vuoto di Marino Ficola: lo spazio tra le mega cellule di terracotta legate fra loro con il
filo di ferro come a diventare molecole organiche o metafore di pixel digitali.
In questa terza versione della medesima mostra, Cerone sarà in qualche modo più defilato, il convitato
di pietra, il nume tutelare, il padre putativo, un corollario di lusso”.
Per questa occasione le opere saranno collocate in una delle sale al piano terra del maestoso Hotel
Reale di Orvieto, albergo storico della città che ha sede in un palazzo nobiliare di fine Ottocento
appartenuto alla famiglia Bracci. L’ambiente prescelto per l’allestimento è un’ampia stanza con volte
a crociera e colonne. L’albergo è stato una delle mete preferite di Umberto I di Savoia e di Gioacchino
Rossini che suonava spesso il pianoforte in mogano a mezza coda posto nella sala principale.
Anche Marcello Mastroianni e Pierpaolo Pasolini sono spesso stati ospiti della struttura. In tempi più
recenti il musicista Vinicio Capossela ha scelto questa struttura per comporre il suo ultimo album. In mostra ceramiche smaltate e buccheri etruschi.