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Artiste e artisti incisori dalla Romagna
I nove artisti incisori Babini, Burattoni, Golia, Guariso, Nardiello, Orrico, Santandrea, Spada, Zamboni della associazione culturale BiART Gallery di Bagnacavallo (RA) presentano diciotto opere, a testimonianza dell’attività di studio e innovazione messa in atto da questo gruppo in ambito incisorio
Comunicato stampa
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Nello spazio espositivo di Arianna Sartori, nel cuore di Mantova in via Cappello 17, i nove artisti incisori Paola Babini, Aldo Burattoni, Pasquale Golia, Francesca Guariso, Vittoria Nardiello, Fernando Orrico, Liliana Santandrea, Maria Caterina Spada, Roberta Zamboni della associazione culturale BiART Gallery di Bagnacavallo (RA) presentano diciotto opere, a testimonianza dell’attività di studio e innovazione messa in atto da questo gruppo in ambito incisorio.
La mostra si inaugura Sabato 22 novembre alle ore 16.00 alla presenza degli Artisti.
Le opere esposte alla mostra “Artiste e artisti incisori dalla Romagna” testimoniano l’intensa attività iniziata negli anni novanta, coordinata da Liliana Santandrea e portata avanti giorno dopo giorno nella consapevolezza che la grafica, come tutti i linguaggi, si deve rinnovare continuamente, alimentata dalle sperimentazioni, ma senza mai perdere di vista le proprie origini e funzione.
Le diverse personalità artistiche condividono la passione per l’arte e per la grafica in particolare e la convinzione che la tecnica sia un’azione che provoca l’immaginazione, “il coraggio di cambiare le regole, di inventarne di nuove come hanno sempre fatto i grandi maestri, quali continuatori della storia della espressività”.
BiART Gallery oggi ha il suo laboratorio nei locali della Stazione ferroviaria di Bagnacavallo ed è impegnata nella valorizzazione di quest’arte che è stata nel tempo strumento di informazione storica, religiosa, sociale, e ha permesso e facilita ancora oggi la diffusione di opere d’autore “originali” in grado di raggiungere ogni strato sociale, grazie alla possibilità delle tirature.
Questa mostra, a cura di Maria Caterina Spada e Liliana Santandrea, rappresenta una occasione per fare conoscere il lavoro di questi artisti, capaci di scrutare il visibile e l’invisibile; con le loro opere ci presentano un pezzo del loro viaggio, un viaggio dove arte e vita camminano parallelamente, hanno gli stessi alti e bassi, le stesse debolezze, gli stessi indugi, gli stessi slanci.
Aperta al pubblico fino a Giovedì 4 dicembre 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
PAOLA BABINI
Paola Babini nasce nella provincia di Ravenna, dove ad oggi svolge la propria attività artistica. Si forma presso la Scuola d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo dalla fine degli anni Novanta. Qui affina le proprie attitudini, spaziando dalla pittura ad olio all'incisione e sperimentando diverse tecniche quali l'affresco, il collage, la xilografia, senza mai tralasciare il puro disegno, suo massimo sentire espressivo. L'utilizzo di vari materiali dal plexiglass al rame al gesso, sono tali da rendere la sua produzione artistica sempre in evoluzione, cullandosi fra un fervore di curiosità mai appagata, ad un desiderio di creare un canale espressivo attraverso il quale si possa raggiungere l'essenza più profonda: possibile solo attraverso l'alchimia dell'arte. È attratta dalla rappresentazione della figura umana, nelle varie e molteplici interpretazioni. In particolare fa propria l'immagine femminile che diventa una sorta di "matrice" attraverso la quale l'autrice esprime le diverse e complesse sfaccettature di una contemporaneità sempre meno comprensibile, nelle intrinseche dinamiche sociali che si sviluppano, a partire da sottili maglie interpersonali, fino a dilagare in una rete relazionale e sociale di larghe dimensioni. Saper vedere diventa il grande enigma: il suo linguaggio artistico quindi sollecita l'osservatore a non rimanere immobile, lo spinge ad amplificare la propria visione della realtà, variando la prospettiva, guardando oltre l'apparenza, depurandola da sovrastrutture e dinamiche complesse, spesso invisibili, che cercano di offuscare la consapevolezza dell'animo umano condizionandone le scelte. Le sue donne diventano così sguardi, occhi incontaminati, raggi di luce che inducono lo spettatore ad avere una visione più consapevole del vero.
ALDO BURATTONI
Aldo Burattoni si forma presso la Scuola Comunale d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo (Ravenna) dove, sotto la guida di Liliana Santandrea, sviluppa l'attività plastica, pittorica e grafica. Per la ceramica e la scultura si perfeziona con i maestri faentini Emidio Galassi e Edo Gaudenzi. Per la grafica si perfeziona presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, nonché con il maestro Jürgen Czaschka, spaziando dalle tecniche tradizionali a quelle sperimentali. È presente nei voll. lll e VI del Repertorio degli Incisori Italiani di Bagnacavallo, nel volume Un segno per due ruote a cura di Arianna Sartori di Mantova, nel volume della Triennale Internazionale di Grafica d'Arte 2012 di Bitola in Macedonia, nel volume della Triennale Mondiale di Grafica 2014 di Chamalières, nella pubblicazione Graveurs Contemporains Francais et Italiens 2010 di Chaumont, nella pubblicazione della Biennale di Grafica e Arti di Castelleone, in tutte le edizioni ALI Associazione Liberi Incisori Luciano de Vita di Bologna, nel volume Storia della Xilografia in Italia nel secolo XX di Gianfranco Schialvino, nel catalogo Sartori Artisti Italiani 2022.
PASQUALE GOLIA
Pasquale Golia nasce in Libia nel 1955 e la passione per il disegno lo accompagna dall’infanzia. Dopo anni da autodidatta, frequenta la Scuola Comunale d’Arte Bartolomeo Ramenghi e successivamente la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, approfondendo disegno, pittura e soprattutto incisione. Oggi opera principalmente nel laboratorio di grafica, dove sceglie i soggetti con cura e li elabora con la tecnica più adatta. Dedica grande attenzione alla stampa, alle vibrazioni cromatiche e alla scelta delle carte, affinché fragilità e forza si incontrino nell’opera. Disegna con pastelli, carboncino e biro colorate, raccontando la realtà quotidiana attraverso sintesi e simbolismo. Ha esposto i propri lavori in numerose mostre in Italia, in vari paesi europei e anche oltre i confini dell’Europa.
FRANCESCA GUARISO
Francesca Guariso nasce a Montagnana, cittadina medioevale in provincia di Padova nel 1955. Descrive uno straordinario universo femminile espresso da immagini voluttuose, poste sul confine tra illusione e sogno. Trova l’armonia per sé e per chi ha avuto occasione di incontrare e conoscere il linguaggio animato da sottili espressioni di vitali evidenze. Francesca racconta con l’evidente gusto della comicità. Le sue figure sono piuttosto statiche, ma non vi è alcuna tensione: delicato e sinuoso il suo tratto. La compiaciuta opulenza delle bellezze dell’artista spicca come colossale paradosso in una società che sembra stabilmente orientata verso un modello di bellezza femminile efebico e diafano. La dilatazione delle forme non riguarda solo il corpo umano, ma anche i pochi elementi che vengono inseriti all’interno del contesto artistico. Dietro l’irreale amplificazione dei volumi non vi è alcun tipo di riflesso o di modello sociale, ma la pura e semplice ricerca di un piacere ideale. La felicità per Francesca, si esplica nel colorare e nell’illustrare il mondo attraverso le note cromatiche, rivisitate dal filtro della sua emotività. L’arte di Francesca fiorisce in lei o nei corpi delle creature che mette al mondo. L’artista in permanenza presso la Galleria Wiki Arte di Bologna, ha organizzato una personale ogni anno, dal 2013 al 2024. Ha partecipato a mostre collettive e fiere annuali, in ambito nazionale – Montichiari (BS), Paratissima Torino, PaviArt Pavia, Forlì, Cremona – e internazionali – New York, Boston, Miami, Tokio, Salisburgo, Principato di Monaco, Art Fair Lausanne, Bilbao e Pamplona, – riscuotendo ovunque ottimi consensi. Ha recentemente conseguito la laurea in Arti visive e Mosaico presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
VITTORIA NARDIELLO
Vittoria Nardiello, incisore, pittrice e scultrice si forma presso la Scuola Comunale d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo (Ravenna). Si avvicina all'arte incisoria nel 1994 praticando sia tecniche tradizionali, principalmente acquaforte e acquatinta che sperimentali. Ha inoltre partecipato a diverse esposizioni in Italia ed all'estero dove ha ricevuto importanti riconoscimenti. È presente nel Repertorio delle Incisioni Italiane del Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne nel Comune di Bagnacavallo. Stampa in proprio ed è socia della BiART Gallery di Bagnacavallo.
FERNANDO ORRICO
Fernando Orrico nato a Ravenna nel 1952, dal 1982 è allievo di Liliana Santandrea presso la Scuola di Disegno Comunale Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo di Ravenna. Sin da bambino ha evidenziato predisposizione per il disegno, si è avvicinato così alla pittura che ha scoperto particolarmente adatta per esprimere la ricchezza del suo mondo interiore. Ha avuto esperienze dirette con il marmo, il bronzo, la cera colata, le resine ed altri materiali. Il suo operare si ispira a soggetti classici che scompone e ricompone in strutture astratte, tese ad esprimere la forza, ma anche il piacere estetico delle cose, valorizzando gli elementi posti in primo piano. Nei lavori dell’artista, figure umane e cavalli si aggrovigliano drammaticamente in una lotta senza fine che evoca la condizione esistenziale dell’umanità tesa a conquistare un’armonia irraggiungibile. La scultura è il linguaggio artistico che attualmente predilige e oggetto del suo campo d’indagine. Realizzando opere di grandi dimensioni, ricerca un sapere che si esprime essenzialmente col tatto e la forza delle mani, intente a cogliere le infinite e misteriose vibrazioni della materia. In questi ultimi anni si è specializzato in ceramica raku con opere che rappresentano l’antico e il moderno, come pure in opere d’immagini sacre di notevoli dimensioni, attualmente esposte all’interno o sulle facciate di diverse chiese.
LILIANA SANTANDREA
Liliana Santandrea vive e lavora a Bagnacavallo dove dal 1981 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttrice didattica presso la locale Scuola Comunale d’Arte Bartolomeo Ramenghi. Attualmente fa parte dell’Associazione Incisori ALI di Bologna, Gadarte che ha sede a Firenze e BiART a Bagnacavallo. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Ravenna sotto la guida, tra gli altri, dei maestri Giulio Ruffini e Anselmo Bucci; nel 1976 si abilita all’insegnamento di Educazione Artistica. Tra il 1983 e 1988, ha studiato a Urbino e a Venezia per perfezionare la tecnica incisoria, in particolare con il grande sperimentatore Riccardo Licata: sono stati anni assai significativi per l’attività di ricerca che l’artista ha svolto successivamente e che tuttora sta portando avanti. Fra le esperienze da ricordare inoltre la lunga collaborazione per l’incisione con il suo maestro Giulio Ruffini, a cui deve l’acquisizione dei valori primari e fondamentali dell’arte, quella seppur breve con Tonino Guerra dal quale ha appreso che, dietro le apparenze, si celano valori profondi, universali e poetici. Infine la collaborazione con Jürgen Czaschka l’insigne maestro del bulino e artista di grande rigore. Il percorso artistico di Liliana Santandrea è riassumibile in diversi cicli di opere. Da Esodi del 1994, che le è valso un invito alla Biennale del Cairo, poi La Montagna e l’Uomo, Fuga dalla geografia, Habitat e ultimo Imperfect islands. Cicli dove rimane costante la sua attenzione per il rapporto inscindibile fra natura, uomo e mondo industriale, trasformazione e condizionamenti umani. Sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia, Austria, Germania, Francia, Egitto, Kuwait, Cina, Inghilterra, Grecia e Polonia.
MARIA CATERINA SPADA
Maria Caterina Spada nata a Milano nel 1962, al lavoro di docente di Storia dell’Arte nella scuola secondaria di secondo grado a Lugo di Romagna, affianca da molti anni la pratica incisoria, seguendo gli insegnamenti di Liliana Santandrea nei corsi della Scuola di Incisione Bartolomeo Ramenghi e poi BiArt a Bagnacavallo (Ravenna). I soggetti delle sue incisioni nascono dall’interesse verso il mondo naturale e reale che vede intorno a lei. La sequenza cronologica dei suoi lavori è come un diario delle sue esperienze nel complesso mondo di inizio millennio. Le sue immagini vorrebbero evocare racconti sinceri.
ROBERTA ZAMBONI
Roberta Zamboni, diplomata al Liceo Artistico Nervi di Ravenna e divenuta poi Tecnica Pubblicitaria, si è in seguito dedicata all’incisione calcografica sotto la guida prima dell’incisore e torcoliere Giuseppe Maestri e poi dell’artista Ermes Bajoni col quale ha collaborato per molto tempo. Inoltre, da alcuni anni è dedita anche alla pittura. Sue opere grafiche sono state esposte nelle più importanti rassegne allestite a livello nazionale, fra queste: 3° Biennale Nazionale d’Incisione “Giuseppe Polanschi; 3° Triennale Internazionale d’Incisione Della Città di Chieri; V Biennale Internazionale di Arte Grafica di Francavilla al Mare; Premio Acqui IX Biennale Internazionale per l’Incisione dove ha ottenuto il Premio Speciale Giuria; Torino,”cinquanta artisti italiani interpretano lo sport”,2009; VI, VII, VIII e IX Biennale dell’Incisione Italiana contemporanea Città di Campobasso; Torino,”GRAFICA OGGI. Viaggio nell’Italia dell’Incisione. Sessanta maestri del segno e dell’ombra”, 2011; Bagnacavallo (RA), “L’incisione in Italia oggi. Linguaggi, poetiche, tendenze”,2013; Lodi,“Carte d’Arte all’Angelo” XVI edizione; Ravenna, 1° e 3° Biennale d’Incisione Giuseppe Maestri; Perugia, Biennale di Grafica Contemporanea Premio Diego Donati,2018. All’estero ha esposto in ambito di grandi mostre collettive e fra queste: 1st International Printmaking Biennial-Istanbul in Turchia; 5° Bienal Internacional de Arte Gràfico Sant Carles de la Ràpita in Spagna; 8° Triennale de Chamalières Mondial de l’Estampe et de la Gravure Originale, petits format en compétition in Francia; a Casa Italia in occasione delle Olimpiadi del 2008 di Pechino; Betanzos (Spagna), Gent (Belgio), Ieper (Belgio), per il X ANNIVERSARIO BIENNALE INTERNAZIONALE PER L’INCISIONE PREMIO ACQUI 1991-2011, mostra itinerante “Segni d’autore”; XV, XVI, XVII e XVIII Biennial of Small Graphics and ExLibris di Ostrów Wielkopolski in Polonia; 7° Biennale de l’Estampe de Saint-Maur in Francia. Ha allestito mostre personali in località italiane quali : Bagnacavallo (RA) 2008, 2012, 2018 e 2019; Pontelagoscuro (FE) 2008; Mestre 2010 e 2013; Milano 2011 e 2018; Lendinara (RO) 2013, 2015 e 2024; Lodi 2014; Lugo di Romagna(RA) 2016 e 2017; Matera 2017; Gubbio 2017; Poppi (AR) 2018; Preganziol (TV) 2021; Garegnano (Mi) 2023; Ravenna 2024. Sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche e private in Italia, fra queste la Collezione Bertarelli di Milano, la Biblioteca Berio di Genova, il CONI; ma anche all’estero: in Francia, Polonia, Turchia, Spagna, Argentina. Ha al suo attivo due monografie e nel 2011 è stata selezionata per il volume edito da G.Mondadori “GRAFICA OGGI". Viaggio nell’Italia dell’incisione. Sessanta maestri del segno e dell’ombra”, a cura di Floriano De Santi e Chiara Gatti. È presente sul Repertorio degli Incisori Italiani voll. IV, V, VI e in tutti i cataloghi inerenti a Biennali e mostre collettive alle quali ha partecipato. Di lei hanno scritto in particolare: Ermes Bajoni, Patrizia Foglia, Giulio Gasparotti, Chiara Gatti, Angela Nievo, Carlo Polgrossi, Pierluigi Senna, Guido Signorini, Giorgio Trentin e Zaira Zuffetti.
La mostra si inaugura Sabato 22 novembre alle ore 16.00 alla presenza degli Artisti.
Le opere esposte alla mostra “Artiste e artisti incisori dalla Romagna” testimoniano l’intensa attività iniziata negli anni novanta, coordinata da Liliana Santandrea e portata avanti giorno dopo giorno nella consapevolezza che la grafica, come tutti i linguaggi, si deve rinnovare continuamente, alimentata dalle sperimentazioni, ma senza mai perdere di vista le proprie origini e funzione.
Le diverse personalità artistiche condividono la passione per l’arte e per la grafica in particolare e la convinzione che la tecnica sia un’azione che provoca l’immaginazione, “il coraggio di cambiare le regole, di inventarne di nuove come hanno sempre fatto i grandi maestri, quali continuatori della storia della espressività”.
BiART Gallery oggi ha il suo laboratorio nei locali della Stazione ferroviaria di Bagnacavallo ed è impegnata nella valorizzazione di quest’arte che è stata nel tempo strumento di informazione storica, religiosa, sociale, e ha permesso e facilita ancora oggi la diffusione di opere d’autore “originali” in grado di raggiungere ogni strato sociale, grazie alla possibilità delle tirature.
Questa mostra, a cura di Maria Caterina Spada e Liliana Santandrea, rappresenta una occasione per fare conoscere il lavoro di questi artisti, capaci di scrutare il visibile e l’invisibile; con le loro opere ci presentano un pezzo del loro viaggio, un viaggio dove arte e vita camminano parallelamente, hanno gli stessi alti e bassi, le stesse debolezze, gli stessi indugi, gli stessi slanci.
Aperta al pubblico fino a Giovedì 4 dicembre 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
PAOLA BABINI
Paola Babini nasce nella provincia di Ravenna, dove ad oggi svolge la propria attività artistica. Si forma presso la Scuola d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo dalla fine degli anni Novanta. Qui affina le proprie attitudini, spaziando dalla pittura ad olio all'incisione e sperimentando diverse tecniche quali l'affresco, il collage, la xilografia, senza mai tralasciare il puro disegno, suo massimo sentire espressivo. L'utilizzo di vari materiali dal plexiglass al rame al gesso, sono tali da rendere la sua produzione artistica sempre in evoluzione, cullandosi fra un fervore di curiosità mai appagata, ad un desiderio di creare un canale espressivo attraverso il quale si possa raggiungere l'essenza più profonda: possibile solo attraverso l'alchimia dell'arte. È attratta dalla rappresentazione della figura umana, nelle varie e molteplici interpretazioni. In particolare fa propria l'immagine femminile che diventa una sorta di "matrice" attraverso la quale l'autrice esprime le diverse e complesse sfaccettature di una contemporaneità sempre meno comprensibile, nelle intrinseche dinamiche sociali che si sviluppano, a partire da sottili maglie interpersonali, fino a dilagare in una rete relazionale e sociale di larghe dimensioni. Saper vedere diventa il grande enigma: il suo linguaggio artistico quindi sollecita l'osservatore a non rimanere immobile, lo spinge ad amplificare la propria visione della realtà, variando la prospettiva, guardando oltre l'apparenza, depurandola da sovrastrutture e dinamiche complesse, spesso invisibili, che cercano di offuscare la consapevolezza dell'animo umano condizionandone le scelte. Le sue donne diventano così sguardi, occhi incontaminati, raggi di luce che inducono lo spettatore ad avere una visione più consapevole del vero.
ALDO BURATTONI
Aldo Burattoni si forma presso la Scuola Comunale d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo (Ravenna) dove, sotto la guida di Liliana Santandrea, sviluppa l'attività plastica, pittorica e grafica. Per la ceramica e la scultura si perfeziona con i maestri faentini Emidio Galassi e Edo Gaudenzi. Per la grafica si perfeziona presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, nonché con il maestro Jürgen Czaschka, spaziando dalle tecniche tradizionali a quelle sperimentali. È presente nei voll. lll e VI del Repertorio degli Incisori Italiani di Bagnacavallo, nel volume Un segno per due ruote a cura di Arianna Sartori di Mantova, nel volume della Triennale Internazionale di Grafica d'Arte 2012 di Bitola in Macedonia, nel volume della Triennale Mondiale di Grafica 2014 di Chamalières, nella pubblicazione Graveurs Contemporains Francais et Italiens 2010 di Chaumont, nella pubblicazione della Biennale di Grafica e Arti di Castelleone, in tutte le edizioni ALI Associazione Liberi Incisori Luciano de Vita di Bologna, nel volume Storia della Xilografia in Italia nel secolo XX di Gianfranco Schialvino, nel catalogo Sartori Artisti Italiani 2022.
PASQUALE GOLIA
Pasquale Golia nasce in Libia nel 1955 e la passione per il disegno lo accompagna dall’infanzia. Dopo anni da autodidatta, frequenta la Scuola Comunale d’Arte Bartolomeo Ramenghi e successivamente la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, approfondendo disegno, pittura e soprattutto incisione. Oggi opera principalmente nel laboratorio di grafica, dove sceglie i soggetti con cura e li elabora con la tecnica più adatta. Dedica grande attenzione alla stampa, alle vibrazioni cromatiche e alla scelta delle carte, affinché fragilità e forza si incontrino nell’opera. Disegna con pastelli, carboncino e biro colorate, raccontando la realtà quotidiana attraverso sintesi e simbolismo. Ha esposto i propri lavori in numerose mostre in Italia, in vari paesi europei e anche oltre i confini dell’Europa.
FRANCESCA GUARISO
Francesca Guariso nasce a Montagnana, cittadina medioevale in provincia di Padova nel 1955. Descrive uno straordinario universo femminile espresso da immagini voluttuose, poste sul confine tra illusione e sogno. Trova l’armonia per sé e per chi ha avuto occasione di incontrare e conoscere il linguaggio animato da sottili espressioni di vitali evidenze. Francesca racconta con l’evidente gusto della comicità. Le sue figure sono piuttosto statiche, ma non vi è alcuna tensione: delicato e sinuoso il suo tratto. La compiaciuta opulenza delle bellezze dell’artista spicca come colossale paradosso in una società che sembra stabilmente orientata verso un modello di bellezza femminile efebico e diafano. La dilatazione delle forme non riguarda solo il corpo umano, ma anche i pochi elementi che vengono inseriti all’interno del contesto artistico. Dietro l’irreale amplificazione dei volumi non vi è alcun tipo di riflesso o di modello sociale, ma la pura e semplice ricerca di un piacere ideale. La felicità per Francesca, si esplica nel colorare e nell’illustrare il mondo attraverso le note cromatiche, rivisitate dal filtro della sua emotività. L’arte di Francesca fiorisce in lei o nei corpi delle creature che mette al mondo. L’artista in permanenza presso la Galleria Wiki Arte di Bologna, ha organizzato una personale ogni anno, dal 2013 al 2024. Ha partecipato a mostre collettive e fiere annuali, in ambito nazionale – Montichiari (BS), Paratissima Torino, PaviArt Pavia, Forlì, Cremona – e internazionali – New York, Boston, Miami, Tokio, Salisburgo, Principato di Monaco, Art Fair Lausanne, Bilbao e Pamplona, – riscuotendo ovunque ottimi consensi. Ha recentemente conseguito la laurea in Arti visive e Mosaico presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
VITTORIA NARDIELLO
Vittoria Nardiello, incisore, pittrice e scultrice si forma presso la Scuola Comunale d'Arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo (Ravenna). Si avvicina all'arte incisoria nel 1994 praticando sia tecniche tradizionali, principalmente acquaforte e acquatinta che sperimentali. Ha inoltre partecipato a diverse esposizioni in Italia ed all'estero dove ha ricevuto importanti riconoscimenti. È presente nel Repertorio delle Incisioni Italiane del Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne nel Comune di Bagnacavallo. Stampa in proprio ed è socia della BiART Gallery di Bagnacavallo.
FERNANDO ORRICO
Fernando Orrico nato a Ravenna nel 1952, dal 1982 è allievo di Liliana Santandrea presso la Scuola di Disegno Comunale Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo di Ravenna. Sin da bambino ha evidenziato predisposizione per il disegno, si è avvicinato così alla pittura che ha scoperto particolarmente adatta per esprimere la ricchezza del suo mondo interiore. Ha avuto esperienze dirette con il marmo, il bronzo, la cera colata, le resine ed altri materiali. Il suo operare si ispira a soggetti classici che scompone e ricompone in strutture astratte, tese ad esprimere la forza, ma anche il piacere estetico delle cose, valorizzando gli elementi posti in primo piano. Nei lavori dell’artista, figure umane e cavalli si aggrovigliano drammaticamente in una lotta senza fine che evoca la condizione esistenziale dell’umanità tesa a conquistare un’armonia irraggiungibile. La scultura è il linguaggio artistico che attualmente predilige e oggetto del suo campo d’indagine. Realizzando opere di grandi dimensioni, ricerca un sapere che si esprime essenzialmente col tatto e la forza delle mani, intente a cogliere le infinite e misteriose vibrazioni della materia. In questi ultimi anni si è specializzato in ceramica raku con opere che rappresentano l’antico e il moderno, come pure in opere d’immagini sacre di notevoli dimensioni, attualmente esposte all’interno o sulle facciate di diverse chiese.
LILIANA SANTANDREA
Liliana Santandrea vive e lavora a Bagnacavallo dove dal 1981 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttrice didattica presso la locale Scuola Comunale d’Arte Bartolomeo Ramenghi. Attualmente fa parte dell’Associazione Incisori ALI di Bologna, Gadarte che ha sede a Firenze e BiART a Bagnacavallo. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Ravenna sotto la guida, tra gli altri, dei maestri Giulio Ruffini e Anselmo Bucci; nel 1976 si abilita all’insegnamento di Educazione Artistica. Tra il 1983 e 1988, ha studiato a Urbino e a Venezia per perfezionare la tecnica incisoria, in particolare con il grande sperimentatore Riccardo Licata: sono stati anni assai significativi per l’attività di ricerca che l’artista ha svolto successivamente e che tuttora sta portando avanti. Fra le esperienze da ricordare inoltre la lunga collaborazione per l’incisione con il suo maestro Giulio Ruffini, a cui deve l’acquisizione dei valori primari e fondamentali dell’arte, quella seppur breve con Tonino Guerra dal quale ha appreso che, dietro le apparenze, si celano valori profondi, universali e poetici. Infine la collaborazione con Jürgen Czaschka l’insigne maestro del bulino e artista di grande rigore. Il percorso artistico di Liliana Santandrea è riassumibile in diversi cicli di opere. Da Esodi del 1994, che le è valso un invito alla Biennale del Cairo, poi La Montagna e l’Uomo, Fuga dalla geografia, Habitat e ultimo Imperfect islands. Cicli dove rimane costante la sua attenzione per il rapporto inscindibile fra natura, uomo e mondo industriale, trasformazione e condizionamenti umani. Sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia, Austria, Germania, Francia, Egitto, Kuwait, Cina, Inghilterra, Grecia e Polonia.
MARIA CATERINA SPADA
Maria Caterina Spada nata a Milano nel 1962, al lavoro di docente di Storia dell’Arte nella scuola secondaria di secondo grado a Lugo di Romagna, affianca da molti anni la pratica incisoria, seguendo gli insegnamenti di Liliana Santandrea nei corsi della Scuola di Incisione Bartolomeo Ramenghi e poi BiArt a Bagnacavallo (Ravenna). I soggetti delle sue incisioni nascono dall’interesse verso il mondo naturale e reale che vede intorno a lei. La sequenza cronologica dei suoi lavori è come un diario delle sue esperienze nel complesso mondo di inizio millennio. Le sue immagini vorrebbero evocare racconti sinceri.
ROBERTA ZAMBONI
Roberta Zamboni, diplomata al Liceo Artistico Nervi di Ravenna e divenuta poi Tecnica Pubblicitaria, si è in seguito dedicata all’incisione calcografica sotto la guida prima dell’incisore e torcoliere Giuseppe Maestri e poi dell’artista Ermes Bajoni col quale ha collaborato per molto tempo. Inoltre, da alcuni anni è dedita anche alla pittura. Sue opere grafiche sono state esposte nelle più importanti rassegne allestite a livello nazionale, fra queste: 3° Biennale Nazionale d’Incisione “Giuseppe Polanschi; 3° Triennale Internazionale d’Incisione Della Città di Chieri; V Biennale Internazionale di Arte Grafica di Francavilla al Mare; Premio Acqui IX Biennale Internazionale per l’Incisione dove ha ottenuto il Premio Speciale Giuria; Torino,”cinquanta artisti italiani interpretano lo sport”,2009; VI, VII, VIII e IX Biennale dell’Incisione Italiana contemporanea Città di Campobasso; Torino,”GRAFICA OGGI. Viaggio nell’Italia dell’Incisione. Sessanta maestri del segno e dell’ombra”, 2011; Bagnacavallo (RA), “L’incisione in Italia oggi. Linguaggi, poetiche, tendenze”,2013; Lodi,“Carte d’Arte all’Angelo” XVI edizione; Ravenna, 1° e 3° Biennale d’Incisione Giuseppe Maestri; Perugia, Biennale di Grafica Contemporanea Premio Diego Donati,2018. All’estero ha esposto in ambito di grandi mostre collettive e fra queste: 1st International Printmaking Biennial-Istanbul in Turchia; 5° Bienal Internacional de Arte Gràfico Sant Carles de la Ràpita in Spagna; 8° Triennale de Chamalières Mondial de l’Estampe et de la Gravure Originale, petits format en compétition in Francia; a Casa Italia in occasione delle Olimpiadi del 2008 di Pechino; Betanzos (Spagna), Gent (Belgio), Ieper (Belgio), per il X ANNIVERSARIO BIENNALE INTERNAZIONALE PER L’INCISIONE PREMIO ACQUI 1991-2011, mostra itinerante “Segni d’autore”; XV, XVI, XVII e XVIII Biennial of Small Graphics and ExLibris di Ostrów Wielkopolski in Polonia; 7° Biennale de l’Estampe de Saint-Maur in Francia. Ha allestito mostre personali in località italiane quali : Bagnacavallo (RA) 2008, 2012, 2018 e 2019; Pontelagoscuro (FE) 2008; Mestre 2010 e 2013; Milano 2011 e 2018; Lendinara (RO) 2013, 2015 e 2024; Lodi 2014; Lugo di Romagna(RA) 2016 e 2017; Matera 2017; Gubbio 2017; Poppi (AR) 2018; Preganziol (TV) 2021; Garegnano (Mi) 2023; Ravenna 2024. Sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche e private in Italia, fra queste la Collezione Bertarelli di Milano, la Biblioteca Berio di Genova, il CONI; ma anche all’estero: in Francia, Polonia, Turchia, Spagna, Argentina. Ha al suo attivo due monografie e nel 2011 è stata selezionata per il volume edito da G.Mondadori “GRAFICA OGGI". Viaggio nell’Italia dell’incisione. Sessanta maestri del segno e dell’ombra”, a cura di Floriano De Santi e Chiara Gatti. È presente sul Repertorio degli Incisori Italiani voll. IV, V, VI e in tutti i cataloghi inerenti a Biennali e mostre collettive alle quali ha partecipato. Di lei hanno scritto in particolare: Ermes Bajoni, Patrizia Foglia, Giulio Gasparotti, Chiara Gatti, Angela Nievo, Carlo Polgrossi, Pierluigi Senna, Guido Signorini, Giorgio Trentin e Zaira Zuffetti.
22
novembre 2025
Artiste e artisti incisori dalla Romagna
Dal 22 novembre al 04 dicembre 2025
collettiva
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
da Lunedì a Sabato 10.00-12.30/15.30-19.30, chiuso Domenica e festivi
Vernissage
22 Novembre 2025, 16.00
Autore
Curatore










