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Andrea Salvino – Iconografie del dissenso
Andrea Salvino è un divoratore di immagini che oltre a collezionare, centrifuga e ibrida nella sua ricerca e nella sua produzione artistica. Sono fotogrammi, frammenti legati alla storia del Novecento europeo trattati successivamente dall’artista attraverso un tratto veloce e marcato.
Comunicato stampa
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Iconografie del dissenso
di Andrea Salvino
a cura di Federica Facchini
Titolo: ICONOGRAFIE DEL DISSENSO
Artista: Andrea Salvino
A cura di: Federica Facchini
Progetto di: Pelicula studio fotografico
In collaborazione con:
Luogo: Pelicula studio fotografico // Centro Comm.le Mimosa, via Federici, Pesaro (PU)
Data: 23 novembre 2025
Orario: 17.30 // 20.00
Ingresso: libero
Info: +39 339 14521448/ serenimichelealberto@gmail.com
Pesaro - La rassegna SONDARE L’ALTROVE, nata dall’intuizione di Michele Alberto Sereni, Nevio Mengacci e Milena Becci, dal 2018 è un riferimento per l’arte contemporanea. Lo studio fotografico di Michele Alberto Sereni è un contenitore per la cultura contemporanea e ospita, al suo interno, mostre personali di artisti del panorama nazionale contemporaneo, in un susseguirsi di flash exhibition della durata di una sola giornata come fosse un’istantanea scattata di volta in volta nello stesso luogo ma a diversi protagonisti dell’arte.
Domenica 23 novembre, ore 17.30, nello Studio Pelicula, SONDARE L’ALTROVE presenta il flash show di Andrea Salvino.
Iconografie del dissenso, è il titolo della mostra personale di Andrea Salvino a cura di Federica Facchini.
Con questa esposizione nello studio Pelicula di Michele Sereni, Andrea Salvino si è divertito a creare un piccolo laboratorio, suggerendo al pubblico pesarese alcuni spunti sulle tematiche affrontate negli anni della sua ricerca o ancora in via di sviluppo. Che siano carte disegnate o tele dipinte, ognuna delle opere in mostra è in relazione con immagini prelevate da diversi contesti, emblematici di un panorama visivo del Novecento, che ne arricchiscono la lettura, suggerendo interpretazioni, creando suggestioni, tracciando collegamenti inusuali, traiettorie iconografiche che rifiutano ogni facile categorizzazione. La ricerca di Andrea Salvino è strettamente connessa alla storia del Novecento e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica italiana ed europea del cosiddetto secolo breve, in particolar modo quella tra anni Sessanta e Settanta. Salvino è un meticoloso e visionario collezionista di immagini prelevate da libri, riviste, pellicole, manifesti, cartoline d’epoca, nonché un attento ricercatore di ciò che la storia ha relegato ai margini, perché scomodo alla narrazione ufficiale.
Anarchico e romantico, ludico e poetico, Salvino è un pittore intellettuale che guarda alla storia per trovare agganci con l’attualità, attraverso originali e inaspettati slittamenti visivi e di senso. Lo fa senza prendere apertamente posizioni politiche o ideologiche, ma per rivelare la ciclicità della storia, le debolezze dell’umanità, i suoi fallimenti e per svelare il potere evocativo delle immagini. Quello che l’artista ci restituisce, con un’attitudine giocosa ma sempre lucida e pungente, è una ricomposizione di dettagli di storia non ufficiale, di vicende disagevoli, di tabù sociali. I soggetti trattati dall’artista prendono vita, attraverso un tratto veloce, svirgolato e marcato capace di trasmettere vigore, con pennellate alla Van Gogh ed una tecnica pittorica che viene dal divisionismo.
I suoi anti-eroi sono manifestanti, estremisti da intifada, black bloc, naziskins, militanti, brigatisti, anarchici, terroristi, punks, tute bianche. Identità borderline che riflettono forme di malessere, di non accettazione, di disobbedienza, diventando simboli di antagonismo ad un sistema dominante.
Personaggi che, caratterizzati da una poetica del gesto, da un atteggiamento indice anche, di un certo tipo di scontro, pullulano in ordine sparso, l’”Universo Salvino”.
A prevalere è il tema dell’urgenza sociale, dell’irrequietezza e delle contraddizioni che hanno segnato un periodo storico dell’ultima fase del Novecento – dal Maggio francese al Movimento del ‘77, dalle Brigate Rosse alle sommosse del G8 - ma anche le icone e i miti che ne hanno segnato in qualche modo l’altra faccia della medaglia. Pinocchio, Phantomas, Janis Joplin, le SS, la strage di Piazza Fontana, le donne ama giapponesi o le kamikaze cecene, Pierpaolo Pasolini, Toto’, Alain Delon e Vincent Cassel abitano senza soluzione di continuità il macrocosmo salviniano.
Tutto centrifugato in un immaginario visivo che mescola alto e basso, politica ed erotismo, feticismo e terrorismo, anarchia e licenziosità che sa di molotov, fumogeni e bombe carta ma anche di rivoluzione sessuale e movimento hippy.
BIOGRAFIA
Andrea Salvino nasce a Roma nel 1969. Vive e lavora a Roma.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi nel 1993. La ricerca artistica di Salvino è strettamente connessa alla storia e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica fondamentalmente del ‘900 Italiano ed Europeo fino hai nostri giorni. Il suo lavoro può essere inteso come una pagina di storia non ufficiale scritta per immagini attraverso aneddoti e dettagli tratti da documenti figurativi. I soggetti che Salvino fa vivere nelle carte disegnate e nelle tele dipinte sono fotogrammi storici individuati tra fotografie, vecchie cartoline, libri, pellicole o stampe e selezionati poiché motivi iconografici particolarmente significativi e capaci di descrivere l’epoca dalla quale derivano e la cultura di riferimento. Le vicende politiche e sociali, la guerra, l’erotismo, il costume e il cinema si susseguono nei disegni di Salvino come se fossero dei frammenti di una realtà passata in grado di fornire e restituire all’osservatore un “pezzo” di identità . Infatti Salvino, senza aver la pretesa di prendere posizioni politiche o ideologiche, svela con le sue opere l’importanza e il potere delle immagini quali elementi che inducono a ricordare, a evocare un fatto storico o altro e infine, a riconoscere un mondo di appartenenze che va oltre ogni tabù . I soggetti sono trattati dall’artista con familiarità quasi ossessiva, attraverso un tratto veloce e marcato capace di trasmettere vigore e di nutrire l’immaginario dell’osservatore.
Ha esposto a:
Italia 70. I nuovi mostri, Fondazione Trussardi, Milano;
Infinita infanzia, Palazzo Collicola, Spoleto;
Un presente indicativo, Galleria Nazionale d´Arte Moderna e Contemporanea;
Fore-edge Painting, Macro Museo d’arte Contemporanea Roma - Bibliotheca Hertziana;
La strada. Dove si crea il Mondo, Maxxi Museo di arte contemporanea, Roma - MoCoMuseo di Arte Contemporanea, Montpellier;
Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino;
Italiens. Junge italienische Kunst aus Berlin, Volkswagen Pavillon, Wolfsburg;
La Mer en Hiver, Grimmuseum, Berlino;
Non riconciliati o solo violenza aiuta, dove violenza regna – Nicht versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrsch, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino;
Italians. Junge Kunst in der Botschaft, Ambasciata d’Italia, Berlino;
When in Rome, Istituto Italiano di Cultura, Hammer Museum and Laxart, Los Angeles;
Italics, Arte italiana fra tradizione e rivoluzione, Palazzo Grassi, Venezia - Museum Contemporary Art, Chicago.
di Andrea Salvino
a cura di Federica Facchini
Titolo: ICONOGRAFIE DEL DISSENSO
Artista: Andrea Salvino
A cura di: Federica Facchini
Progetto di: Pelicula studio fotografico
In collaborazione con:
Luogo: Pelicula studio fotografico // Centro Comm.le Mimosa, via Federici, Pesaro (PU)
Data: 23 novembre 2025
Orario: 17.30 // 20.00
Ingresso: libero
Info: +39 339 14521448/ serenimichelealberto@gmail.com
Pesaro - La rassegna SONDARE L’ALTROVE, nata dall’intuizione di Michele Alberto Sereni, Nevio Mengacci e Milena Becci, dal 2018 è un riferimento per l’arte contemporanea. Lo studio fotografico di Michele Alberto Sereni è un contenitore per la cultura contemporanea e ospita, al suo interno, mostre personali di artisti del panorama nazionale contemporaneo, in un susseguirsi di flash exhibition della durata di una sola giornata come fosse un’istantanea scattata di volta in volta nello stesso luogo ma a diversi protagonisti dell’arte.
Domenica 23 novembre, ore 17.30, nello Studio Pelicula, SONDARE L’ALTROVE presenta il flash show di Andrea Salvino.
Iconografie del dissenso, è il titolo della mostra personale di Andrea Salvino a cura di Federica Facchini.
Con questa esposizione nello studio Pelicula di Michele Sereni, Andrea Salvino si è divertito a creare un piccolo laboratorio, suggerendo al pubblico pesarese alcuni spunti sulle tematiche affrontate negli anni della sua ricerca o ancora in via di sviluppo. Che siano carte disegnate o tele dipinte, ognuna delle opere in mostra è in relazione con immagini prelevate da diversi contesti, emblematici di un panorama visivo del Novecento, che ne arricchiscono la lettura, suggerendo interpretazioni, creando suggestioni, tracciando collegamenti inusuali, traiettorie iconografiche che rifiutano ogni facile categorizzazione. La ricerca di Andrea Salvino è strettamente connessa alla storia del Novecento e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica italiana ed europea del cosiddetto secolo breve, in particolar modo quella tra anni Sessanta e Settanta. Salvino è un meticoloso e visionario collezionista di immagini prelevate da libri, riviste, pellicole, manifesti, cartoline d’epoca, nonché un attento ricercatore di ciò che la storia ha relegato ai margini, perché scomodo alla narrazione ufficiale.
Anarchico e romantico, ludico e poetico, Salvino è un pittore intellettuale che guarda alla storia per trovare agganci con l’attualità, attraverso originali e inaspettati slittamenti visivi e di senso. Lo fa senza prendere apertamente posizioni politiche o ideologiche, ma per rivelare la ciclicità della storia, le debolezze dell’umanità, i suoi fallimenti e per svelare il potere evocativo delle immagini. Quello che l’artista ci restituisce, con un’attitudine giocosa ma sempre lucida e pungente, è una ricomposizione di dettagli di storia non ufficiale, di vicende disagevoli, di tabù sociali. I soggetti trattati dall’artista prendono vita, attraverso un tratto veloce, svirgolato e marcato capace di trasmettere vigore, con pennellate alla Van Gogh ed una tecnica pittorica che viene dal divisionismo.
I suoi anti-eroi sono manifestanti, estremisti da intifada, black bloc, naziskins, militanti, brigatisti, anarchici, terroristi, punks, tute bianche. Identità borderline che riflettono forme di malessere, di non accettazione, di disobbedienza, diventando simboli di antagonismo ad un sistema dominante.
Personaggi che, caratterizzati da una poetica del gesto, da un atteggiamento indice anche, di un certo tipo di scontro, pullulano in ordine sparso, l’”Universo Salvino”.
A prevalere è il tema dell’urgenza sociale, dell’irrequietezza e delle contraddizioni che hanno segnato un periodo storico dell’ultima fase del Novecento – dal Maggio francese al Movimento del ‘77, dalle Brigate Rosse alle sommosse del G8 - ma anche le icone e i miti che ne hanno segnato in qualche modo l’altra faccia della medaglia. Pinocchio, Phantomas, Janis Joplin, le SS, la strage di Piazza Fontana, le donne ama giapponesi o le kamikaze cecene, Pierpaolo Pasolini, Toto’, Alain Delon e Vincent Cassel abitano senza soluzione di continuità il macrocosmo salviniano.
Tutto centrifugato in un immaginario visivo che mescola alto e basso, politica ed erotismo, feticismo e terrorismo, anarchia e licenziosità che sa di molotov, fumogeni e bombe carta ma anche di rivoluzione sessuale e movimento hippy.
BIOGRAFIA
Andrea Salvino nasce a Roma nel 1969. Vive e lavora a Roma.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi nel 1993. La ricerca artistica di Salvino è strettamente connessa alla storia e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica fondamentalmente del ‘900 Italiano ed Europeo fino hai nostri giorni. Il suo lavoro può essere inteso come una pagina di storia non ufficiale scritta per immagini attraverso aneddoti e dettagli tratti da documenti figurativi. I soggetti che Salvino fa vivere nelle carte disegnate e nelle tele dipinte sono fotogrammi storici individuati tra fotografie, vecchie cartoline, libri, pellicole o stampe e selezionati poiché motivi iconografici particolarmente significativi e capaci di descrivere l’epoca dalla quale derivano e la cultura di riferimento. Le vicende politiche e sociali, la guerra, l’erotismo, il costume e il cinema si susseguono nei disegni di Salvino come se fossero dei frammenti di una realtà passata in grado di fornire e restituire all’osservatore un “pezzo” di identità . Infatti Salvino, senza aver la pretesa di prendere posizioni politiche o ideologiche, svela con le sue opere l’importanza e il potere delle immagini quali elementi che inducono a ricordare, a evocare un fatto storico o altro e infine, a riconoscere un mondo di appartenenze che va oltre ogni tabù . I soggetti sono trattati dall’artista con familiarità quasi ossessiva, attraverso un tratto veloce e marcato capace di trasmettere vigore e di nutrire l’immaginario dell’osservatore.
Ha esposto a:
Italia 70. I nuovi mostri, Fondazione Trussardi, Milano;
Infinita infanzia, Palazzo Collicola, Spoleto;
Un presente indicativo, Galleria Nazionale d´Arte Moderna e Contemporanea;
Fore-edge Painting, Macro Museo d’arte Contemporanea Roma - Bibliotheca Hertziana;
La strada. Dove si crea il Mondo, Maxxi Museo di arte contemporanea, Roma - MoCoMuseo di Arte Contemporanea, Montpellier;
Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino;
Italiens. Junge italienische Kunst aus Berlin, Volkswagen Pavillon, Wolfsburg;
La Mer en Hiver, Grimmuseum, Berlino;
Non riconciliati o solo violenza aiuta, dove violenza regna – Nicht versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrsch, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino;
Italians. Junge Kunst in der Botschaft, Ambasciata d’Italia, Berlino;
When in Rome, Istituto Italiano di Cultura, Hammer Museum and Laxart, Los Angeles;
Italics, Arte italiana fra tradizione e rivoluzione, Palazzo Grassi, Venezia - Museum Contemporary Art, Chicago.
23
novembre 2025
Andrea Salvino – Iconografie del dissenso
23 novembre 2025
arte contemporanea
Location
PELICULA STUDIO FOTOGRAFICO
Pesaro, Via Vincenzo Federici, sn, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Vincenzo Federici, sn, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
17,30-20,00
Vernissage
23 Novembre 2025, 17,30-20,00
Autore
Curatore
Autore testo critico






