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Soglie del visibile
La fotografia è un atto percettivo: non una copia del mondo, ma il modo in cui il mondo ci appare. In questo spazio fragile e luminoso, dove la visione diventa esperienza, si incontrano i lavori di Gaia Adducchio, Luisa Briganti e Simona Caprioli.
Comunicato stampa
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La fotografia è un atto percettivo: non una copia del mondo, ma il modo in cui il mondo ci appare. In questo spazio fragile e luminoso, dove la visione diventa esperienza, si incontrano i lavori di Gaia Adducchio, Luisa Briganti e Simona Caprioli.
Le loro immagini non descrivono la realtà: la attraversano. Ogni fotografia è una soglia in cui la luce diventa materia, il corpo linguaggio, la percezione forma di contatto.
Nelle Polaroid di Gaia Adducchio, la fotografia si libera dalla rappresentazione e diventa gesto, colore, respiro. L’emulsione si muove come sostanza organica, generando forme che sembrano affiorare da una memoria ancestrale. È un atto di fiducia nella materia e nel suo potere trasformativo.
Le immagini di Luisa Briganti sono attraversate dal ritmo del corpo. La danza infrange la staticità e apre un varco nel tempo. Il desiderio si fa movimento, la pelle diventa linguaggio. Nei suoi scatti, la fotografia non congela: prolunga, trattiene, fa vibrare l’attimo fino a renderlo eterno.
Con Simona Caprioli, lo sguardo si fa passo lento e contemplazione. Le sue immagini in bianco e nero si muovono tra luce e ombra, presenza e dissolvenza. È un cammino visivo che esplora la soglia tra reale e immaginato, tra spazio e memoria, fino a trasformare il paesaggio in eco interiore.
Tre ricerche che condividono una stessa tensione: restituire alla fotografia il suo essere esperienza sensibile del mondo.
Galleria Zema
Via Giulia 201 – Roma
Fino al 10 gennaio 2026
Vernissage Sabato 29 novembre dalle 16.30
Le loro immagini non descrivono la realtà: la attraversano. Ogni fotografia è una soglia in cui la luce diventa materia, il corpo linguaggio, la percezione forma di contatto.
Nelle Polaroid di Gaia Adducchio, la fotografia si libera dalla rappresentazione e diventa gesto, colore, respiro. L’emulsione si muove come sostanza organica, generando forme che sembrano affiorare da una memoria ancestrale. È un atto di fiducia nella materia e nel suo potere trasformativo.
Le immagini di Luisa Briganti sono attraversate dal ritmo del corpo. La danza infrange la staticità e apre un varco nel tempo. Il desiderio si fa movimento, la pelle diventa linguaggio. Nei suoi scatti, la fotografia non congela: prolunga, trattiene, fa vibrare l’attimo fino a renderlo eterno.
Con Simona Caprioli, lo sguardo si fa passo lento e contemplazione. Le sue immagini in bianco e nero si muovono tra luce e ombra, presenza e dissolvenza. È un cammino visivo che esplora la soglia tra reale e immaginato, tra spazio e memoria, fino a trasformare il paesaggio in eco interiore.
Tre ricerche che condividono una stessa tensione: restituire alla fotografia il suo essere esperienza sensibile del mondo.
Galleria Zema
Via Giulia 201 – Roma
Fino al 10 gennaio 2026
Vernissage Sabato 29 novembre dalle 16.30
29
novembre 2025
Soglie del visibile
Dal 29 novembre al 10 gennaio 2025
fotografia
Location
Galleria Zema
Roma, Via Giulia, 201, (RM)
Roma, Via Giulia, 201, (RM)
Orario di apertura
Martedì 16.00; 19.30 - dal Mercoledì al sabato dalle 15:00 alle 19.30
Vernissage
29 Novembre 2025, dalle 16.30
Sito web
Ufficio stampa
Roberta Melasecca PressOffice
Autore
Curatore





