All’interno della mostra “Altrove o altre volte”, la terza sala della Galleria Otto ospiterà una project room dedicata a Luca Moscariello e al suo ultimo ciclo di lavori che sarà presentato in concomitanza con la mostra allestita al Kappa Nöun di San Lazzaro di Savena, che inaugurerà giovedì 27 novembre, dalle 18 alle 23, con una presentazione di Lorenzo Balbi e Marinella Paderni. In galleria una conversazione tra Luca Moscariello e il curatore Alberto Zanchetta aprirà l’opening introducendo al lavoro dell’artista.
Di fronte alle opere di Luca Moscariello viene da chiedersi quale sia il modo migliore per guardare un dipinto; di solito lo si guarda da lontano oppure da vicino, ma nel caso di Moscariello? Da lontano le sue opere ci rivelano forme esili e ombre che si stagliano su fondi lignei, come se le silhouette si appoggiassero sul supporto, in modo precario. Da vicino, però, le stesse forme si rivelano per ciò che sono veramente, ossia dei trompe-l’œil capaci di ingannare l’occhio. Ma nonostante le opportune verifiche del caso, non tutto è come appare: basta un semplice angolo estroflesso a rimettere in discussione le opere che stiamo osservando.
Moscariello invita infatti il pubblico a fermarsi davanti a questi dipinti, per interpretare con calma le immagini, per leggere con attenzione la tecnica e per comprendere cosa stiamo effettivamente guardando. Da lontano, da vicino, ma anche dal basso o dall’alto, così come di lato, occorre sempre non dare nulla per scontato, perché la pittura resta sempre uno scrigno di “Sublimi incertezze”.