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Maria Pina Bentivenga – Illune
Oltre a una selezione di stampe – legate segnatamente ai progetti “Luminarie”, “Torri” e “Ex Voto” – la mostra comprende una scelta di libri d’artista, in cui la sapienza del segno grafico si intreccia con i testi dei poeti cari a Maria Pina Bentivenga, da Dante fino ad autori contemporanei.
Comunicato stampa
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La mostra ILLUNE segna l’ultimo appuntamento dell’annuale rassegna espositiva presentata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC) di Novazzano presso la Biblioteca Salita dei Frati a Lugano. L’allestimento compone un coinvolgente percorso attraverso gli esiti più recenti della ricerca di Maria Pina Bentivenga, pittrice e incisora attiva a Roma e apprezzata sul piano internazionale. Oltre a una selezione di stampe – legate segnatamente ai progetti "Luminarie", "Torri" e "Ex Voto" – il Porticato accoglie un’accurata scelta di libri d’artista, in cui la sapienza del segno grafico si intreccia con i testi dei poeti cari a Bentivenga, da Dante fino ad autori moderni e contemporanei.
L’amore per il segno grafico trova, nella ricerca di Maria Pina Bentivenga, applicazione e forma nel puro disegno e nell’incisione calcografica. L’artista è attratta dalla rappresentazione delle superfici, dalla loro capacità di narrare il mutare del tempo e il passaggio umano attraverso il sovrapporsi delle ere geologiche. Nei suoi lavori, i luoghi sono l’esito di un sincretismo tra natura, sacro, profano e pratiche devozionali.
Nella sua opera incisa la solida conoscenza della tradizione calcografica si unisce a una tensione alla sperimentazione, che si esplica anche attraverso l’uso del fotopolimero. La profonda padronanza delle tecniche e della materia tracciata si traduce in una libertà espressiva autentica, attenta ai sottili equilibri tra pieno e vuoto, luce e oscurità, come evoca anche il titolo della mostra, Illune, ispirato alla poesia "Notturno" di James Joyce.
Così, nei grandi trittici della serie "Luminarie", del 2023, i tre imponenti luoghi di culto monoteisti romani – l’Ara Coeli, la grande Moschea e la Sinagoga o Tempio Maggiore – acquisiscono, in una prospettiva che privilegia il dettaglio, un senso universale e una sacralità che superano la dimensione religiosa.
Nelle serie delle "Torri", avviata nel 2015, si manifesta la volontà di indagare memorie sedimentate, stratificazioni geologiche e il paesaggio nella sua relazione con l’essere umano. L’esperienza visiva dei luoghi si trasmuta ora in paesaggi a sviluppo verticale o vertiginoso, ora in conformazioni geologiche simili a vascelli che sembrano fluttuare nello spazio. A questo ciclo appare legata la stampa "Nadir" – che trae ispirazione dal "Notturno nel giorno di Santa Lucia" del poeta John Donne – concepita appositamente per i soci dell’AAAC e stampata nell’atelier novazzanese.
L’interesse per l’antropologia e le pratiche religiose – anche quelle proprie della terra di origine di Bentivenga, la Lucania – si rivela negli "Ex Voto" che compongono il libro d’artista "Lungamente alla Luna" (2019), accompagnato da una poesia di Leonardo Sinisgalli e impreziosito da uno scapolare ricamato, “quasi un reliquiario”, come scrive Franco Fanelli nel catalogo della mostra, edito per le raffinate Edizioni dell’Opificio della Rosa. Il legame con le proprie radici trova infine suggestivo riscontro nel libro d’artista "Vidi una porta" (2020), ispirato al "Purgatorio", i cui paesaggi danteschi evocano le gravine lucane: un’ulteriore testimonianza della passione e del rigore che sin dai suoi esordi contraddistinguono il lavoro Maria Pina Bentivenga.
Nota biografica
Nata a Stigliano (Matera) nel 1973, Maria Pina Bentivenga si trasferisce a Roma nel 1991 per studiare all’Accademia di Belle Arti, dove si diploma nel 1995.
Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche italiane ed estere, tra cui l’Albertina di Vienna e il Victoria & Albert Museum di Londra, l’Istituto Centrale per la Grafica e la Raccolta d’arte CGIL di Roma, e la Raccolta Bertarelli di Milano.
È socia fondatrice dell’associazione romana InSigna, che si occupa della divulgazione e realizzazione di libri d’artista e di grafica d’arte. Fa inoltre parte dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei e dal 2016 è nel consiglio direttivo della Fondazione Internazionale Renate Herold Czaschka per la creazione e divulgazione del libro d’artista. Il suo percorso artistico è affiancato dall’insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e la RUFA, Rome University of Fine Arts. Tiene inoltre, in Italia e all’estero, workshop specialistici d’incisione, tipografia e libro d’artista. Nel 2019 collabora alla realizzazione del Paper Pavilion commissionato in occasione della XIII UNESCO Creative Cities Conference a Fabriano.
Partecipa a numerose mostre, rassegne e manifestazioni in Italia e all'estero. Tra le più recenti si ricordano, nel 2024: "Mirabilia da sfogliare", Biblioteca Poletti, Modena; "Castelnuovo Fotografia. XI Edizione", Castelnuovo di Porto; "Summer Exhibition", Royal Academy, Londra; nel 2023: "Immediati dintorni", mostra bipersonale, Istituto Centrale per la Grafica, Roma; nel 2022: "The Queen Sonja Print Award", Oslo; nel 2018: "Impact X, International Multidisciplinary Printmaking Conference", Santander (ES); "Impronte Romane", Temple Gallery, Roma.
Per ulteriori informazioni: www.mariapinabentivenga.com
L’amore per il segno grafico trova, nella ricerca di Maria Pina Bentivenga, applicazione e forma nel puro disegno e nell’incisione calcografica. L’artista è attratta dalla rappresentazione delle superfici, dalla loro capacità di narrare il mutare del tempo e il passaggio umano attraverso il sovrapporsi delle ere geologiche. Nei suoi lavori, i luoghi sono l’esito di un sincretismo tra natura, sacro, profano e pratiche devozionali.
Nella sua opera incisa la solida conoscenza della tradizione calcografica si unisce a una tensione alla sperimentazione, che si esplica anche attraverso l’uso del fotopolimero. La profonda padronanza delle tecniche e della materia tracciata si traduce in una libertà espressiva autentica, attenta ai sottili equilibri tra pieno e vuoto, luce e oscurità, come evoca anche il titolo della mostra, Illune, ispirato alla poesia "Notturno" di James Joyce.
Così, nei grandi trittici della serie "Luminarie", del 2023, i tre imponenti luoghi di culto monoteisti romani – l’Ara Coeli, la grande Moschea e la Sinagoga o Tempio Maggiore – acquisiscono, in una prospettiva che privilegia il dettaglio, un senso universale e una sacralità che superano la dimensione religiosa.
Nelle serie delle "Torri", avviata nel 2015, si manifesta la volontà di indagare memorie sedimentate, stratificazioni geologiche e il paesaggio nella sua relazione con l’essere umano. L’esperienza visiva dei luoghi si trasmuta ora in paesaggi a sviluppo verticale o vertiginoso, ora in conformazioni geologiche simili a vascelli che sembrano fluttuare nello spazio. A questo ciclo appare legata la stampa "Nadir" – che trae ispirazione dal "Notturno nel giorno di Santa Lucia" del poeta John Donne – concepita appositamente per i soci dell’AAAC e stampata nell’atelier novazzanese.
L’interesse per l’antropologia e le pratiche religiose – anche quelle proprie della terra di origine di Bentivenga, la Lucania – si rivela negli "Ex Voto" che compongono il libro d’artista "Lungamente alla Luna" (2019), accompagnato da una poesia di Leonardo Sinisgalli e impreziosito da uno scapolare ricamato, “quasi un reliquiario”, come scrive Franco Fanelli nel catalogo della mostra, edito per le raffinate Edizioni dell’Opificio della Rosa. Il legame con le proprie radici trova infine suggestivo riscontro nel libro d’artista "Vidi una porta" (2020), ispirato al "Purgatorio", i cui paesaggi danteschi evocano le gravine lucane: un’ulteriore testimonianza della passione e del rigore che sin dai suoi esordi contraddistinguono il lavoro Maria Pina Bentivenga.
Nota biografica
Nata a Stigliano (Matera) nel 1973, Maria Pina Bentivenga si trasferisce a Roma nel 1991 per studiare all’Accademia di Belle Arti, dove si diploma nel 1995.
Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche italiane ed estere, tra cui l’Albertina di Vienna e il Victoria & Albert Museum di Londra, l’Istituto Centrale per la Grafica e la Raccolta d’arte CGIL di Roma, e la Raccolta Bertarelli di Milano.
È socia fondatrice dell’associazione romana InSigna, che si occupa della divulgazione e realizzazione di libri d’artista e di grafica d’arte. Fa inoltre parte dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei e dal 2016 è nel consiglio direttivo della Fondazione Internazionale Renate Herold Czaschka per la creazione e divulgazione del libro d’artista. Il suo percorso artistico è affiancato dall’insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e la RUFA, Rome University of Fine Arts. Tiene inoltre, in Italia e all’estero, workshop specialistici d’incisione, tipografia e libro d’artista. Nel 2019 collabora alla realizzazione del Paper Pavilion commissionato in occasione della XIII UNESCO Creative Cities Conference a Fabriano.
Partecipa a numerose mostre, rassegne e manifestazioni in Italia e all'estero. Tra le più recenti si ricordano, nel 2024: "Mirabilia da sfogliare", Biblioteca Poletti, Modena; "Castelnuovo Fotografia. XI Edizione", Castelnuovo di Porto; "Summer Exhibition", Royal Academy, Londra; nel 2023: "Immediati dintorni", mostra bipersonale, Istituto Centrale per la Grafica, Roma; nel 2022: "The Queen Sonja Print Award", Oslo; nel 2018: "Impact X, International Multidisciplinary Printmaking Conference", Santander (ES); "Impronte Romane", Temple Gallery, Roma.
Per ulteriori informazioni: www.mariapinabentivenga.com
06
dicembre 2025
Maria Pina Bentivenga – Illune
Dal 06 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA SALITA DEI FRATI
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Orario di apertura
mercoledì 14.00-18.00; giovedì e venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-12.00
la Biblioteca rimarrà chiusa per le festività dal 24 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026
Vernissage
6 Dicembre 2025, 17.30
Sito web
Autore









