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Vuoto Fertile
Vuoto Fertile esplora il vuoto come spazio generativo, ispirato al wabi-sabi. Ruggine, ombre, materiali disgregati e presenze sospese creano un paesaggio sensibile, dove Timo, Pasqualone, Albanese e Piano invitano a scoprire bellezza inattesa, trasformazione e limiti che diventano possibilità.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
VUOTO FERTILE
a cura di Federico Timo
Corso Vittorio Emanuele 27, Campobasso, CB
08 Dicembre 2025 – 11 Gennaio 2026
Artisti:
Federico Timo – Mino Pasqualone – Niko Albanese – Jacopo Piano
Opening: 8 Dicembre ore 17:00
COMUNICATO
Campobasso, 08/12/2025 – Vuoto Fertile è il nuovo capitolo del ciclo espositivo Sublime, fondato e diretto da Federico Timo, nasce da un interrogativo semplice e radicale: cosa accade quando lo sguardo si posa sul vuoto non come privazione, ma come possibilità?
Il titolo della mostra si radica nella filosofia wabi-sabi, secondo cui fragilità, imperfezione e impermanenza non sono difetti, ma condizioni generative. Il vuoto diventa un luogo fertile in cui nuovi significati possono germogliare; una soglia in cui l’estetica della misura, dell’ombra, dell’incompleto e del transitorio diventa un terreno fertile per la rivelazione.
In questa prospettiva, la mostra riunisce quattro ricerche artistiche che, pur differenti nei linguaggi, compongono un’unica trama: un paesaggio di transizioni, di dissolvenze, di materiali che si disgregano e si ricompongono, di presenze che sfumano e poi riaffiorano.
La ruggine che corrode e libera, la cenere che racconta ciò che resta, le ombre che si sovrappongono alla fibra della carta, gli oggetti recuperati e mostrati nella loro nudità: tutto concorre a una stessa tensione poetica. È un’ecologia del limite, del gesto minimo, dell’essenziale che rivela più di quanto non nasconda.
Le opere esposte si muovono lungo le soglie della trasformazione: stanze sospese, superfici ossidate, immagini immerse nel tè che portano con sé un triplice strato di ombra, frammenti di materia recuperata e lasciata nella sua crudezza. Composizioni essenziali, acque torbide di memoria, oggetti che sembrano dimenticati e invece si offrono come indizi di una presenza discreta.
Qui il vuoto non accoglie, ma espone; non consola, ma rivela. La sua “fertilità” è nel modo in cui permette alla luce di sfiorare ciò che normalmente viene ignorato.
L’esperienza espositiva invita ad osservare: a percepire il tempo che rallenta, lo spazio che si assottiglia, la materia che si consuma, la presenza che resta pur nel suo dissolversi.
Vuoto Fertile non cerca risposte, ma domande. Non offre un’estetica del dramma, ma una profonda introspezione, proprio nelle crepe, nei margini, nella ruggine, nei toni spenti e negli spigoli affilati può emergere una forma inattesa di grazia.
Una bellezza che non rinuncia al dolore, ma lo trasforma.
IL PROGETTO SUBLIME
Il progetto Sublime, ideato e diretto da Federico Timo, nasce dalla volontà di affermare che il Molise può essere terreno fertile per l’arte contemporanea: un luogo capace di generare esperienze, di attrarre pubblico e di costruire una comunità creativa.
Sublime è un invito ai giovani artisti a riconoscere il valore del proprio territorio e a costruire nuovi immaginari senza attendere contesti più grandi: un laboratorio diffuso dove l’arte diventa motore culturale, sociale e generazionale.
Ogni mostra è un ambiente tematico, una narrazione condivisa, un ecosistema concettuale in cui diverse pratiche dialogano per dare forma a una sola vibrazione. Vuoto Fertile è il capitolo che indaga l’essenza del limite, la poesia dell’impermanenza e la potenza generativa del vuoto.
VUOTO FERTILE
a cura di Federico Timo
Corso Vittorio Emanuele 27, Campobasso, CB
08 Dicembre 2025 – 11 Gennaio 2026
Artisti:
Federico Timo – Mino Pasqualone – Niko Albanese – Jacopo Piano
Opening: 8 Dicembre ore 17:00
COMUNICATO
Campobasso, 08/12/2025 – Vuoto Fertile è il nuovo capitolo del ciclo espositivo Sublime, fondato e diretto da Federico Timo, nasce da un interrogativo semplice e radicale: cosa accade quando lo sguardo si posa sul vuoto non come privazione, ma come possibilità?
Il titolo della mostra si radica nella filosofia wabi-sabi, secondo cui fragilità, imperfezione e impermanenza non sono difetti, ma condizioni generative. Il vuoto diventa un luogo fertile in cui nuovi significati possono germogliare; una soglia in cui l’estetica della misura, dell’ombra, dell’incompleto e del transitorio diventa un terreno fertile per la rivelazione.
In questa prospettiva, la mostra riunisce quattro ricerche artistiche che, pur differenti nei linguaggi, compongono un’unica trama: un paesaggio di transizioni, di dissolvenze, di materiali che si disgregano e si ricompongono, di presenze che sfumano e poi riaffiorano.
La ruggine che corrode e libera, la cenere che racconta ciò che resta, le ombre che si sovrappongono alla fibra della carta, gli oggetti recuperati e mostrati nella loro nudità: tutto concorre a una stessa tensione poetica. È un’ecologia del limite, del gesto minimo, dell’essenziale che rivela più di quanto non nasconda.
Le opere esposte si muovono lungo le soglie della trasformazione: stanze sospese, superfici ossidate, immagini immerse nel tè che portano con sé un triplice strato di ombra, frammenti di materia recuperata e lasciata nella sua crudezza. Composizioni essenziali, acque torbide di memoria, oggetti che sembrano dimenticati e invece si offrono come indizi di una presenza discreta.
Qui il vuoto non accoglie, ma espone; non consola, ma rivela. La sua “fertilità” è nel modo in cui permette alla luce di sfiorare ciò che normalmente viene ignorato.
L’esperienza espositiva invita ad osservare: a percepire il tempo che rallenta, lo spazio che si assottiglia, la materia che si consuma, la presenza che resta pur nel suo dissolversi.
Vuoto Fertile non cerca risposte, ma domande. Non offre un’estetica del dramma, ma una profonda introspezione, proprio nelle crepe, nei margini, nella ruggine, nei toni spenti e negli spigoli affilati può emergere una forma inattesa di grazia.
Una bellezza che non rinuncia al dolore, ma lo trasforma.
IL PROGETTO SUBLIME
Il progetto Sublime, ideato e diretto da Federico Timo, nasce dalla volontà di affermare che il Molise può essere terreno fertile per l’arte contemporanea: un luogo capace di generare esperienze, di attrarre pubblico e di costruire una comunità creativa.
Sublime è un invito ai giovani artisti a riconoscere il valore del proprio territorio e a costruire nuovi immaginari senza attendere contesti più grandi: un laboratorio diffuso dove l’arte diventa motore culturale, sociale e generazionale.
Ogni mostra è un ambiente tematico, una narrazione condivisa, un ecosistema concettuale in cui diverse pratiche dialogano per dare forma a una sola vibrazione. Vuoto Fertile è il capitolo che indaga l’essenza del limite, la poesia dell’impermanenza e la potenza generativa del vuoto.
08
dicembre 2025
Vuoto Fertile
Dall'otto dicembre 2025 all'undici gennaio 2026
arte contemporanea
Location
Sublime
Campobasso, Corso Vittorio Emanuele II, 26, (CB)
Campobasso, Corso Vittorio Emanuele II, 26, (CB)
Orario di apertura
Lunedì - Domenica 10:30-13:00 / 17:00-20:30
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini




