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L’iniziativa riunisce accademie, conservatori e università per creare un unico museo a cielo aperto con eventi, mostre e installazioni in tutta Italia, a ingresso gratuito: un invito a far diventare l’arte parte della vita quotidiana delle persone in territori e città diverse.
L’Accademia di Belle Arti di Carrara è capofila di COM.unità dell’Arte Diffusa (sintetizzato con C.O.M., acronimo di City Open Museum), il nuovo progetto di arte diffusa (transmediale, multimodale, interattiva) che mette in dialogo territori e istituzioni accademiche italiani, per valorizzare il patrimonio artistico e trasformare città, borghi e piazze in un unico spazio creativo comune. Finanziato nell’ambito del PNRR, C.O.M. coinvolge 18 istituzioni accademiche.
“Ogni progetto, ogni sede, ogni artista, ogni studioso partecipa a C.O.M. con un suo contributo all’Arte, e le Arti, prese in questo grande contenitore, si presentano come gli arti di un corpus totale, com-posito e com-posto, tenuto insieme dalla cornice concettuale ed elastica di C.O.M., dove ogni esperienza è atta a produrre uno spirito di comunità laboriose con audience sempre diverse” – spiega Angelo Capasso, Direttore Artistico del progetto, critico d’arte e docente di Storia dell’Arte Contemporanea e Storia e Metodologia della Critica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara – Attraverso queste iniziative e una forte componente digitale e archivistica, C.O.M. crea luoghi mentali che reinterpretano la vocazione dell’arte a vivere al di fuori di confini rigidi, all’interno di una totalità, secondo quella spinta wagneriana che oggi si esprime come una grande COM.unità (con)temporanea”.
Nel calendario di appuntamenti — tutti a ingresso gratuito e consultabili online — spiccano: NOIR in collaborazione con il Centre Pompidou, ospitata dal 17 al 20 dicembre nell’Aula Magna dell’Accademia (un’installazione immersiva di Pierre-Alain Giraud e Stéphane Foenkinos tratta dal saggio biografico di Tania de Montaigne), la mostra “Flavio Costantini. Anarchici” (fino all’11 gennaio 2026 a Palazzo del Medico di Carrara) che ripercorre la produzione dell’illustratore soffermandosi sulla sua lettura dell’immaginario anarchico, e al Museo CARMI Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti di Carrara fino al 15 marzo “Poetiche dell’oggetto”, un’esposizione, curata da Angelo Capasso, che offre una panoramica sulla scultura contemporanea attraverso le opere di Aron Demetz, Flavio Favelli, Paolo Grassino, Nicola Samorì, Davide Rivalta e Pietro Ruffo.
Fino al 25 marzo 2026, inoltre, è in programma EXTRABOLD, il festival che collega Carrara e La Spezia con performance audiovisive e progetti di sperimentazione visiva. Tra gli artisti figurano Alva Noto, SPIME.IM, Lorem e FUSE*.
Informazioni
www.cityopenmuseum.com
Immagini
- Accademia di Belle Arti di Carrara
- Davide Rivalta
- SPIME.IM @c0c ph. Stefano Mattea








