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Herbert Golser – Vibrazioni
Peter Frey Gallery presenta Vibrazioni, prima personale di Herbert Golser. L’artista dialoga con il legno come materia viva, scolpita per sottrazione con gesto paziente e preciso. Le opere, tra stratificazioni e verticalità, invitano a un’esperienza sensoriale, meditativa e poetica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Herbert Golser interagisce con il legno attraverso uno sguardo attento e meditativo, trattandolo come
un materiale vivo da comprendere e ascoltare.
Ogni tronco, ogni ramo porta con sé storie antiche: la memoria del tempo, il respiro della natura, le
vene invisibili della vita che scorrono sotto la corteccia.
L’artista non impone la forma, ma la lascia affiorare lentamente, come se fosse già custodita nel cuore
della materia in attesa di un momento per manifestarsi.
La sua pratica nasce da un paziente lavoro di sottrazione, un processo che richiede tempo, cura e
ascolto. Nel suo studio affacciato sul Danubio, Golser utilizza strumenti tradizionali e macchinari da lui
stesso adattati, capaci di incidere la materia con delicatezza e allo stesso tempo fermezza. In questo
equilibrio tra gesto manuale e precisione tecnica, prende forma un linguaggio scultoreo che rinnova
materiali millenari come legno, marmo e metallo, trasformandoli in architetture che sono sospese tra il
respiro dell’organico e la visione contemporanea.
Le sue opere sembrano animate da un respiro interno. Alcune si aprono in lamine sottilissime, fragili
come petali essiccati; altre si slanciano in verticalità ritmate, in cui strati e fenditure appaiono generati
da una crescita spontanea più che da un intervento esterno. Non sono oggetti da guardare: sono
presenze da percepire, che reagiscono al movimento dello spettatore e al passaggio della luce,
trasformando lo spazio in un dialogo silenzioso tra materia e osservatore.
Ogni pezzo nasce dalla pazienza e dall’intuizione. Il legno viene privato lentamente della sua massa
superflua, fino a diventare leggero, trasparente, quasi etereo, senza perdere la propria densità
interiore. Le venature, i nodi, le sfumature naturali diventano architetture invisibili che sostengono la
forma e le conferiscono un ritmo interno. Golser lavora spesso con elementi recuperati o provenienti
da scarti, restituendo valore a ciò che è stato abbandonato: una scelta che conferisce alle sue opere
una dimensione etica, sottile ma profonda, legata al ciclo vitale della materia e alla responsabilità del
gesto creativo.
Le sculture di Golser invitano a rallentare, ad ascoltare, a riconoscere nel legno non un materiale, ma
una presenza vivente. Ogni fibra, ogni traccia stratificata narra il tempo trascorso nella natura.
Avvicinandosi, si ha l’impressione di sfogliare un libro senza parole, in cui la memoria del mondo
vegetale si offre pagina dopo pagina, trasformando l’osservatore in custode di una poesia antica.
Le sculture presentate nella mostra Vibrazioni accompagnano il visitatore in un percorso di risonanze
interiori, dove fragilità e forza convivono come due aspetti della stessa energia. In esse, il legno non è
più un corpo inerte, ma una voce che risuona lontano nel tempo, capace di vibrare ancora — lieve,
precisa, essenziale — nello sguardo di chi si ferma ad ascoltarla.
un materiale vivo da comprendere e ascoltare.
Ogni tronco, ogni ramo porta con sé storie antiche: la memoria del tempo, il respiro della natura, le
vene invisibili della vita che scorrono sotto la corteccia.
L’artista non impone la forma, ma la lascia affiorare lentamente, come se fosse già custodita nel cuore
della materia in attesa di un momento per manifestarsi.
La sua pratica nasce da un paziente lavoro di sottrazione, un processo che richiede tempo, cura e
ascolto. Nel suo studio affacciato sul Danubio, Golser utilizza strumenti tradizionali e macchinari da lui
stesso adattati, capaci di incidere la materia con delicatezza e allo stesso tempo fermezza. In questo
equilibrio tra gesto manuale e precisione tecnica, prende forma un linguaggio scultoreo che rinnova
materiali millenari come legno, marmo e metallo, trasformandoli in architetture che sono sospese tra il
respiro dell’organico e la visione contemporanea.
Le sue opere sembrano animate da un respiro interno. Alcune si aprono in lamine sottilissime, fragili
come petali essiccati; altre si slanciano in verticalità ritmate, in cui strati e fenditure appaiono generati
da una crescita spontanea più che da un intervento esterno. Non sono oggetti da guardare: sono
presenze da percepire, che reagiscono al movimento dello spettatore e al passaggio della luce,
trasformando lo spazio in un dialogo silenzioso tra materia e osservatore.
Ogni pezzo nasce dalla pazienza e dall’intuizione. Il legno viene privato lentamente della sua massa
superflua, fino a diventare leggero, trasparente, quasi etereo, senza perdere la propria densità
interiore. Le venature, i nodi, le sfumature naturali diventano architetture invisibili che sostengono la
forma e le conferiscono un ritmo interno. Golser lavora spesso con elementi recuperati o provenienti
da scarti, restituendo valore a ciò che è stato abbandonato: una scelta che conferisce alle sue opere
una dimensione etica, sottile ma profonda, legata al ciclo vitale della materia e alla responsabilità del
gesto creativo.
Le sculture di Golser invitano a rallentare, ad ascoltare, a riconoscere nel legno non un materiale, ma
una presenza vivente. Ogni fibra, ogni traccia stratificata narra il tempo trascorso nella natura.
Avvicinandosi, si ha l’impressione di sfogliare un libro senza parole, in cui la memoria del mondo
vegetale si offre pagina dopo pagina, trasformando l’osservatore in custode di una poesia antica.
Le sculture presentate nella mostra Vibrazioni accompagnano il visitatore in un percorso di risonanze
interiori, dove fragilità e forza convivono come due aspetti della stessa energia. In esse, il legno non è
più un corpo inerte, ma una voce che risuona lontano nel tempo, capace di vibrare ancora — lieve,
precisa, essenziale — nello sguardo di chi si ferma ad ascoltarla.
13
dicembre 2025
Herbert Golser – Vibrazioni
Dal 13 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
Peter Frey Gallery
Verona, Via Rosa, 6, (VR)
Verona, Via Rosa, 6, (VR)
Orario di apertura
Martedì - Sabato
11-13 15.30-19
Autore







