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16. Mostra Internazionale di Architettura – Singapore
Padiglione Singapore alla 16. Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Singapore, 3 maggio 2018 – Il Padiglione Singapore è commissionato dal DesignSingapore Council (Dsg), appartenente al Ministry of Communications and Information, e dalla Urban Redevelopment Authority (URA) e curato dalla Singapore University of Technology and Design (SUTD) in collaborazione con il National University of Singapore’s Department of Architecture (NUS),
Fin dal titolo il Padiglione formula la domanda No More Free Space? Davvero non c'è più spazio libero nell'isola-stato? Ed è una domanda che risponde al tema globale Freespace, scelto dalle curatrici Yvonne Farrel e Shelley McNamara.
'No More Free Space?' racconta come architetti, urbanisti e place-maker che lavorano a Singapore, nonostante la carenza di spazio, abbiano individuato soluzioni creative per portare nella vita quotidiana della città spazi liberi e godibili.
L'esposizione segna dal 2004 la sesta partecipazione di Singapore alla Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia e celebra la capacità inventiva di architetti e urbanisti che, ispirandosi alla natura, hanno creato luoghi vivibili e piacevoli.
I 12 progetti accolti nel Padiglione mostrano l'ingegnosità degli architetti che, di fronte alla densità urbana di Singapore, sono riusciti a realizzare le loro idee attingendo a risorse naturali come la luce, l'aria, l'acqua e il verde. Ogni singolo progetto evidenzia come l'immaginazione, l'apertura mentale, lo spirito di ricerca e la determinazione riescano a trasformare i vincoli in nuove opportunità. I progetti fanno anche leva sul capitale sociale, trasmettendo positività e gioia e connettendo le persone in una comunità più ampia.
Il cuore del Padiglione ospita un'installazione immersiva. Una nuvola eterea di nodi acrilici realizzati abilmente a mano e sospesi nei vasti spazi delle Sale d'Armi, completata da una proiezione multisensoriale di luci, suoni e immagini di Singapore. I visitatori sono invitati a immergersi nella nuvola e a godere della multisensorialità dell'installazione, essa stessa un esempio ingegnoso di spazio inaspettatamente libero.
No More Free Space? vuole dimostrare la potenza del pensiero libero e creativo nel trasformare i vincoli spaziali in infinite e possibili alternative.
Con una popolazione di circa 5,6 milioni di persone e una superficie di 720 km2, Singapore è una città-stato insulare unica, multiculturale e multietnica. Il suo fitto tessuto urbano, nonostante i rigorosi vincoli spaziali, deve rispondere a innumerevoli funzioni e necessità.
400 volte più piccola dell'Italia, Singapore ha trasformato le limitazioni in opportunità, immaginando un nuovo, possibile modello di città ad altissima densità. In qualità di città e di nazione, Singapore deve rendere disponibile il territorio non solo per le funzioni abitative, i servizi, il business, il bacino idrico e l'intrattenimento, ma anche per garantire la crescita futura e mantenere vitale e fiorente lo sviluppo economico.
“Il cuore del Padiglione Singapore racchiude una storia di ottimismo. Il Padiglione espone la creatività di una nazione dove gli architetti non lasciano che la scarsità del territorio limiti la loro immaginazione e dimostrano che possono tradurre il meno in più. Con il nostro Padiglione confidiamo di condividere con altre città che stanno affrontando sfide analoghe, la necessità di costruire, sfidando ogni evidenza e grazie al design, un posto migliore per le persone”, ha dichiarato Yaacob Ibrahim, Minister of Communications and Information.
“La piacevolezza degli spazi nasce dal fatto che sono luoghi dove amiamo stare, dove creiamo memorie condivise e intessiamo connessioni emotive. Che sia una cucina comune nello spazio inutilizzato di un complesso residenziale pubblico o una biblioteca all'interno di un centro commerciale, il buon design fa sì che percepiamo la positività di uno spazio. Il Padiglione Singapore mette in luce i migliori esempi di come i nostri architetti danno forma, attraverso la progettazione, a una città innovativa e capace di farsi amare”, afferma Mark Wee, designato Direttore Esecutivo del DesignSingapore Council (Dsg) e Committente del Padiglione Singapore.
“Singapore è una delle città più vivibili al mondo ed è il risultato di una pianificazione integrata e a lungo termine, che dà la priorità a un'architettura e progettazione urbana valida e capace. Il buon design riesce a strutturare i nostri spazi in modo che non solo stimolino l'immaginazione, ma che riescano anche a sorprendere trasformandosi da luoghi funzionali e utilitaristici a coinvolgenti risorse comuni. Quest'anno il Padiglione Singapore evidenzia l'intelligenza creativa nella progettazione di spazi pubblici e privati, pensati per trasmettere alle persone piacevolezza e vitalità”, dichiara Larry Ng, Direttore Generale dell'Architecture and Urban Design Excellence presso la Urban Redevelopment Authority (URA) e Committente del Padiglione Singapore.
“Per SUTD è un onore guidare la curatela del Padiglione di quest'anno a La Biennale di Venezia. Attraverso ‘No More Free Space?’ i miei colleghi curatori del SUTD e del NUS intendono presentare al mondo come la progettazione degli spazi, anche quando sono scarsi o addirittura non esistono, riesca ad aprire affascinanti possibiità. La speranza, traendo ispirazione dai migliori 12 progetti di Singapore, è di spronare la nostra capacità di immaginare nuove opportunità e che la progettazione architettonica di spazi liberi e aperti venga riconosciuta e apprezzata”, spiega il Professor Erwin Viray, a capo dell'Architecture and Sustainable Design, colonna portante della Singapore University of Technology and Design.
Per maggiori informazioni sul Padiglione Singapore e sul design forum, si prega di visitare il sito:
www.nomorefreespace.com
Fin dal titolo il Padiglione formula la domanda No More Free Space? Davvero non c'è più spazio libero nell'isola-stato? Ed è una domanda che risponde al tema globale Freespace, scelto dalle curatrici Yvonne Farrel e Shelley McNamara.
'No More Free Space?' racconta come architetti, urbanisti e place-maker che lavorano a Singapore, nonostante la carenza di spazio, abbiano individuato soluzioni creative per portare nella vita quotidiana della città spazi liberi e godibili.
L'esposizione segna dal 2004 la sesta partecipazione di Singapore alla Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia e celebra la capacità inventiva di architetti e urbanisti che, ispirandosi alla natura, hanno creato luoghi vivibili e piacevoli.
I 12 progetti accolti nel Padiglione mostrano l'ingegnosità degli architetti che, di fronte alla densità urbana di Singapore, sono riusciti a realizzare le loro idee attingendo a risorse naturali come la luce, l'aria, l'acqua e il verde. Ogni singolo progetto evidenzia come l'immaginazione, l'apertura mentale, lo spirito di ricerca e la determinazione riescano a trasformare i vincoli in nuove opportunità. I progetti fanno anche leva sul capitale sociale, trasmettendo positività e gioia e connettendo le persone in una comunità più ampia.
Il cuore del Padiglione ospita un'installazione immersiva. Una nuvola eterea di nodi acrilici realizzati abilmente a mano e sospesi nei vasti spazi delle Sale d'Armi, completata da una proiezione multisensoriale di luci, suoni e immagini di Singapore. I visitatori sono invitati a immergersi nella nuvola e a godere della multisensorialità dell'installazione, essa stessa un esempio ingegnoso di spazio inaspettatamente libero.
No More Free Space? vuole dimostrare la potenza del pensiero libero e creativo nel trasformare i vincoli spaziali in infinite e possibili alternative.
Con una popolazione di circa 5,6 milioni di persone e una superficie di 720 km2, Singapore è una città-stato insulare unica, multiculturale e multietnica. Il suo fitto tessuto urbano, nonostante i rigorosi vincoli spaziali, deve rispondere a innumerevoli funzioni e necessità.
400 volte più piccola dell'Italia, Singapore ha trasformato le limitazioni in opportunità, immaginando un nuovo, possibile modello di città ad altissima densità. In qualità di città e di nazione, Singapore deve rendere disponibile il territorio non solo per le funzioni abitative, i servizi, il business, il bacino idrico e l'intrattenimento, ma anche per garantire la crescita futura e mantenere vitale e fiorente lo sviluppo economico.
“Il cuore del Padiglione Singapore racchiude una storia di ottimismo. Il Padiglione espone la creatività di una nazione dove gli architetti non lasciano che la scarsità del territorio limiti la loro immaginazione e dimostrano che possono tradurre il meno in più. Con il nostro Padiglione confidiamo di condividere con altre città che stanno affrontando sfide analoghe, la necessità di costruire, sfidando ogni evidenza e grazie al design, un posto migliore per le persone”, ha dichiarato Yaacob Ibrahim, Minister of Communications and Information.
“La piacevolezza degli spazi nasce dal fatto che sono luoghi dove amiamo stare, dove creiamo memorie condivise e intessiamo connessioni emotive. Che sia una cucina comune nello spazio inutilizzato di un complesso residenziale pubblico o una biblioteca all'interno di un centro commerciale, il buon design fa sì che percepiamo la positività di uno spazio. Il Padiglione Singapore mette in luce i migliori esempi di come i nostri architetti danno forma, attraverso la progettazione, a una città innovativa e capace di farsi amare”, afferma Mark Wee, designato Direttore Esecutivo del DesignSingapore Council (Dsg) e Committente del Padiglione Singapore.
“Singapore è una delle città più vivibili al mondo ed è il risultato di una pianificazione integrata e a lungo termine, che dà la priorità a un'architettura e progettazione urbana valida e capace. Il buon design riesce a strutturare i nostri spazi in modo che non solo stimolino l'immaginazione, ma che riescano anche a sorprendere trasformandosi da luoghi funzionali e utilitaristici a coinvolgenti risorse comuni. Quest'anno il Padiglione Singapore evidenzia l'intelligenza creativa nella progettazione di spazi pubblici e privati, pensati per trasmettere alle persone piacevolezza e vitalità”, dichiara Larry Ng, Direttore Generale dell'Architecture and Urban Design Excellence presso la Urban Redevelopment Authority (URA) e Committente del Padiglione Singapore.
“Per SUTD è un onore guidare la curatela del Padiglione di quest'anno a La Biennale di Venezia. Attraverso ‘No More Free Space?’ i miei colleghi curatori del SUTD e del NUS intendono presentare al mondo come la progettazione degli spazi, anche quando sono scarsi o addirittura non esistono, riesca ad aprire affascinanti possibiità. La speranza, traendo ispirazione dai migliori 12 progetti di Singapore, è di spronare la nostra capacità di immaginare nuove opportunità e che la progettazione architettonica di spazi liberi e aperti venga riconosciuta e apprezzata”, spiega il Professor Erwin Viray, a capo dell'Architecture and Sustainable Design, colonna portante della Singapore University of Technology and Design.
Per maggiori informazioni sul Padiglione Singapore e sul design forum, si prega di visitare il sito:
www.nomorefreespace.com
25
maggio 2018
16. Mostra Internazionale di Architettura – Singapore
Dal 25 maggio al 25 novembre 2018
architettura
Location
ARSENALE
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Vernissage
25 Maggio 2018, ore 15