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Terence Baldelli – Eppure si muovono
Le sculture di Baldelli sono disegni nello spazio; aeree e dinamiche, danno un’impressione di leggerezza facendo dimenticare la materia dura e pesante dell’acciaio. Come l’universo è emerso dal caos, le sue sculture si sviluppano in un movimento ascendente…
Comunicato stampa
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Eppure si muovono di Anne Guiet
Le sculture di Baldelli sono disegni nello spazio; aeree e dinamiche, danno un’impressione di leggerezza facendo dimenticare la materia dura e pesante dell’acciaio. Come l’universo è emerso dal caos, le sue sculture si sviluppano in un movimento ascendente, in equilibrio sulla punta che concentra l’energia, propulsate da una piramide triangolare o da un gioco di triangoli. Esse catturano totalmente lo spazio in un movimento rotatorio che permette di osservarle da tutti gli angoli, creando così una visione diversa ad ogni movimento. La spontaneità della loro concezione non esclude il rigore estremo della realizzazione. Pur possedendo un senso innato della forma e dell’equilibrio, Baldelli non lascia niente al caso nelle sue composizioni; i ritmi sono giusti, ogni elemento ha un ruolo preciso nell’equilibrio generale dell’opera. Le sculture di Baldelli sono totalmente astratte; ciò che conta per lui è di trascendere la materia realizzando composizioni armoniose e equilibrate, talvolta al limite dello squilibrio per creare l’emozione, ma sempre guidato da un desiderio estremo di perfezione. La patina dell’acciaio ottenuta alla fiamma fa vibrare le superfici e attrae la luce conferendo un aspetto caldo e sensuale alla materia naturalmente fredda. Tramite le sue opere, Baldelli ci comunica, oltre alla sua sensibilità e al suo amore per la libertà, un vero soffio di vita.
------------------------------------------- Un Artista, un estremo rigore di Cesare Riva
Le sculture di Claude (Terence n.d.r.) Baldelli, aeree puntate verso il cielo costruite con somma
sapienza sempre, molto spesso realizzate di getto con quella immediatezza che solo i grandi artisti
di genialità trasmettono, in tutti coloro che le guardano, le medesime sensazioni di prefezione e
casualità.
Esse appaiono come opere pensate, studiate, disegnate e ridisegnate nei minimi particolari e nel
contempo, all’opposto, come se fossero state fatte in un attimo.
La coerenza, la riconoscibilità dllo stile che non è, come spesso accade, un ripetersi di forme sempre
uguali, viene dalla mente dell’uomo e dell’artista, archivio pieno di dubbi e di certezze, e dalli
mani che, come le foci dei fiumi al mare, portano e immettono nella scultura tutte le informazioni
e le nozioni acquisite, l’esperienza, la cultura e la sicurezza degli stessi. La vera sicurezza non la ridicola
boria dei mediocri. La serietà della ricerca artistica e del lavoro è in Baldelli la conferma della
serietà dell’uomo. Egli ha scelto una via dura resa ancora più ardua dalla sua estetica dall’estremo
rigore. Egli non concede nulla che sia, al momento, un punto di arrivo del suo essere, del suo pensare,
del suo credere. La “sua” estetica non legata “al fare scultura” bensì alla vita. Le sue certezze
sono le sue sculture e in esse c’è quanto basta e di più per fare sentire la grandezza dello spirito di
questo scultore.
Le sculture di Baldelli sono disegni nello spazio; aeree e dinamiche, danno un’impressione di leggerezza facendo dimenticare la materia dura e pesante dell’acciaio. Come l’universo è emerso dal caos, le sue sculture si sviluppano in un movimento ascendente, in equilibrio sulla punta che concentra l’energia, propulsate da una piramide triangolare o da un gioco di triangoli. Esse catturano totalmente lo spazio in un movimento rotatorio che permette di osservarle da tutti gli angoli, creando così una visione diversa ad ogni movimento. La spontaneità della loro concezione non esclude il rigore estremo della realizzazione. Pur possedendo un senso innato della forma e dell’equilibrio, Baldelli non lascia niente al caso nelle sue composizioni; i ritmi sono giusti, ogni elemento ha un ruolo preciso nell’equilibrio generale dell’opera. Le sculture di Baldelli sono totalmente astratte; ciò che conta per lui è di trascendere la materia realizzando composizioni armoniose e equilibrate, talvolta al limite dello squilibrio per creare l’emozione, ma sempre guidato da un desiderio estremo di perfezione. La patina dell’acciaio ottenuta alla fiamma fa vibrare le superfici e attrae la luce conferendo un aspetto caldo e sensuale alla materia naturalmente fredda. Tramite le sue opere, Baldelli ci comunica, oltre alla sua sensibilità e al suo amore per la libertà, un vero soffio di vita.
------------------------------------------- Un Artista, un estremo rigore di Cesare Riva
Le sculture di Claude (Terence n.d.r.) Baldelli, aeree puntate verso il cielo costruite con somma
sapienza sempre, molto spesso realizzate di getto con quella immediatezza che solo i grandi artisti
di genialità trasmettono, in tutti coloro che le guardano, le medesime sensazioni di prefezione e
casualità.
Esse appaiono come opere pensate, studiate, disegnate e ridisegnate nei minimi particolari e nel
contempo, all’opposto, come se fossero state fatte in un attimo.
La coerenza, la riconoscibilità dllo stile che non è, come spesso accade, un ripetersi di forme sempre
uguali, viene dalla mente dell’uomo e dell’artista, archivio pieno di dubbi e di certezze, e dalli
mani che, come le foci dei fiumi al mare, portano e immettono nella scultura tutte le informazioni
e le nozioni acquisite, l’esperienza, la cultura e la sicurezza degli stessi. La vera sicurezza non la ridicola
boria dei mediocri. La serietà della ricerca artistica e del lavoro è in Baldelli la conferma della
serietà dell’uomo. Egli ha scelto una via dura resa ancora più ardua dalla sua estetica dall’estremo
rigore. Egli non concede nulla che sia, al momento, un punto di arrivo del suo essere, del suo pensare,
del suo credere. La “sua” estetica non legata “al fare scultura” bensì alla vita. Le sue certezze
sono le sue sculture e in esse c’è quanto basta e di più per fare sentire la grandezza dello spirito di
questo scultore.
12
maggio 2018
Terence Baldelli – Eppure si muovono
Dal 12 maggio al 03 giugno 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì 17.00-20.00; sabato
e festivi 11.00-12.30 17.00-20.00; lunedì e martedì chiuso
Vernissage
12 Maggio 2018, ore 18.00
Autore
Curatore