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Andrei Molodkin – Victory of Democracy
L’artista concettuale russo Andrei Molodkin presenta Victory of Democracy nella grande fortezza pugliese, una storica postazione di difesa militare sul Mare Adriatico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VICTORY OF DEMOCRACY / Andrei Molodkin
a cura di Giusy Caroppo
In collaborazione con Galleria Pack-Milano e a/political-Londra
Opening 24 aprile ore 18.30, Castello di Barletta
Nell’ambito del Circuito del Contemporaneo la mostra di ANDREI MOLODKIN al Castello di
Barletta è il primo evento espositivo.
L’inaugurazione è contemporanea all’apertura del rinnovato “Lapidarium”, con l’esposizione “Il
racconto della città. Immagini di pietra nel museo civico di Barletta”, a creare uno stretto
legame tra storia e contemporaneità.
Andrei Molodkin presenta “Victory of Democracy” nella grande fortezza pugliese, una storica
postazione di difesa militare sul Mare Adriatico, traendo ispirazione dal contesto storico,
artistico e architettonico del luogo. Tra le mura fortificate, risultato di stratificazioni delle
diverse dinastie al potere, dall’ XI secolo al XVIII secolo , la pietra scolpita nell’antichità riflette
epoche portatrici di cultura straordinaria: il maniero conserva nel lapidarium il busto-ritratto
attribuito a Federico II di Svevia in pietra calcarea, risalente al XIII secolo, e il Sarcofago degli
Apostoli, altorilievo lapideo prima testimonianza del Cristianesimo in città, del periodo
compreso tra il III e il IV secolo, nonchè articolate collezioni civiche e quadrerie. Come
controcanto a questo racconto, suggellato dal patrimonio artistico, fatto di ricchezza e
grandezza, i contenitori acrilici di Molodkin traducono la violenza della realtà contemporanea:
un’era “capitalista” caratterizzata da povertà, guerra e sfruttamento. I contenitori cavi
raffiguranti VITTORIA e DEMOCRAZIA si riempiono di volta in volta del sangue degli immigrati
e del petrolio greggio dalle zone di conflitto. Il governo mondiale è in decadenza. La teoria di
Francis Fukuyama sulla “fine della storia” risulta obsoleta e non attuata poiché il progetto
socio-politico da lui prospettato si presenta fragile, “crollato” e fluttuante. La cultura
contemporanea è già in rovina, sostiene Molodkin. La mostra si dipanerà tra il rivellino, nello
spiazzo antistante il Castello, con la grande installazione GOVERNMENT, e i sotterranei del
maniero.
Andrei Molodkin (Boui, North Russia, 1966) è un artista concettuale russo. L’opera di Andrei
Molodkin, caratterizzata costantemente da una dimensione poetica politico-ideologica, si serve con uguale
intensità di materiali tra loro diversi quali petrolio, inchiostro o sangue, per articolare l’ossessione che
determina l’impianto narrativo del racconto dell’artista: l’economia come entità significante della
costruzione simbolica, economica e culturale occidentale. Il linguaggio e la tecnica caratteristici
dell’artista - l’utilizzo del petrolio e dei sistemi idraulici che ne attuano la circolazione, dai compressori alle
sculture “simulacro” vuote in resina acrilica - nelle recenti produzioni si articolano frequentemente in una
serie di tele di grandi dimensioni realizzate con la penna biro e che riportano slogan o parole in cui i
caratteri che li compongono occupano l’intero spazio visivo. L’evoluzione stilistica dell’artista si è spinta
recentemente su di un versante sempre più concettuale, che mira comunque alla continua ricerca di un
dialogo con lo spettatore attraverso l’impatto emozionale suscitato dalle proprie opere. Secondo una
personale scrittura visiva scandita in termini metaforici, l’inchiostro, nei lavori su tela, diviene così il
sangue che fluisce dalla penna, allo stesso modo in cui il petrolio si fa rappresentazione della linfa vitale
che scorre nei vasi del sistema simbolico alla base del panorama cognitivo occidentale, in un traslato
dove l’umanità oggettualizzata e silenziosa rimane al fondo della narrazione dell’artista. L’artista russo,
articolando il suo linguaggio, riesce in questo modo nella rara impresa di dar vita ad una propria,
personale, “tecnica” che lo differenzia profondamente dalle ricerche che vertono sul rapporto uomo-
tecnologia e rendono la sua produzione tra le più singolari nel panorama internazionale
a cura di Giusy Caroppo
In collaborazione con Galleria Pack-Milano e a/political-Londra
Opening 24 aprile ore 18.30, Castello di Barletta
Nell’ambito del Circuito del Contemporaneo la mostra di ANDREI MOLODKIN al Castello di
Barletta è il primo evento espositivo.
L’inaugurazione è contemporanea all’apertura del rinnovato “Lapidarium”, con l’esposizione “Il
racconto della città. Immagini di pietra nel museo civico di Barletta”, a creare uno stretto
legame tra storia e contemporaneità.
Andrei Molodkin presenta “Victory of Democracy” nella grande fortezza pugliese, una storica
postazione di difesa militare sul Mare Adriatico, traendo ispirazione dal contesto storico,
artistico e architettonico del luogo. Tra le mura fortificate, risultato di stratificazioni delle
diverse dinastie al potere, dall’ XI secolo al XVIII secolo , la pietra scolpita nell’antichità riflette
epoche portatrici di cultura straordinaria: il maniero conserva nel lapidarium il busto-ritratto
attribuito a Federico II di Svevia in pietra calcarea, risalente al XIII secolo, e il Sarcofago degli
Apostoli, altorilievo lapideo prima testimonianza del Cristianesimo in città, del periodo
compreso tra il III e il IV secolo, nonchè articolate collezioni civiche e quadrerie. Come
controcanto a questo racconto, suggellato dal patrimonio artistico, fatto di ricchezza e
grandezza, i contenitori acrilici di Molodkin traducono la violenza della realtà contemporanea:
un’era “capitalista” caratterizzata da povertà, guerra e sfruttamento. I contenitori cavi
raffiguranti VITTORIA e DEMOCRAZIA si riempiono di volta in volta del sangue degli immigrati
e del petrolio greggio dalle zone di conflitto. Il governo mondiale è in decadenza. La teoria di
Francis Fukuyama sulla “fine della storia” risulta obsoleta e non attuata poiché il progetto
socio-politico da lui prospettato si presenta fragile, “crollato” e fluttuante. La cultura
contemporanea è già in rovina, sostiene Molodkin. La mostra si dipanerà tra il rivellino, nello
spiazzo antistante il Castello, con la grande installazione GOVERNMENT, e i sotterranei del
maniero.
Andrei Molodkin (Boui, North Russia, 1966) è un artista concettuale russo. L’opera di Andrei
Molodkin, caratterizzata costantemente da una dimensione poetica politico-ideologica, si serve con uguale
intensità di materiali tra loro diversi quali petrolio, inchiostro o sangue, per articolare l’ossessione che
determina l’impianto narrativo del racconto dell’artista: l’economia come entità significante della
costruzione simbolica, economica e culturale occidentale. Il linguaggio e la tecnica caratteristici
dell’artista - l’utilizzo del petrolio e dei sistemi idraulici che ne attuano la circolazione, dai compressori alle
sculture “simulacro” vuote in resina acrilica - nelle recenti produzioni si articolano frequentemente in una
serie di tele di grandi dimensioni realizzate con la penna biro e che riportano slogan o parole in cui i
caratteri che li compongono occupano l’intero spazio visivo. L’evoluzione stilistica dell’artista si è spinta
recentemente su di un versante sempre più concettuale, che mira comunque alla continua ricerca di un
dialogo con lo spettatore attraverso l’impatto emozionale suscitato dalle proprie opere. Secondo una
personale scrittura visiva scandita in termini metaforici, l’inchiostro, nei lavori su tela, diviene così il
sangue che fluisce dalla penna, allo stesso modo in cui il petrolio si fa rappresentazione della linfa vitale
che scorre nei vasi del sistema simbolico alla base del panorama cognitivo occidentale, in un traslato
dove l’umanità oggettualizzata e silenziosa rimane al fondo della narrazione dell’artista. L’artista russo,
articolando il suo linguaggio, riesce in questo modo nella rara impresa di dar vita ad una propria,
personale, “tecnica” che lo differenzia profondamente dalle ricerche che vertono sul rapporto uomo-
tecnologia e rendono la sua produzione tra le più singolari nel panorama internazionale
24
aprile 2018
Andrei Molodkin – Victory of Democracy
Dal 24 aprile al primo luglio 2018
arte contemporanea
Location
CASTELLO SVEVO
Barletta, Piazza Castello, (Bari)
Barletta, Piazza Castello, (Bari)
Vernissage
24 Aprile 2018, h 18.30
Autore
Curatore