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Alice Paltrinieri – Non mi curo di cercare parole
Lo scorrere del tempo ha portato Alice Paltrinieri ad un’evoluzione -ben esplicitata in questa mostra- in cui l’iniziale forma espressiva tridimensionale e materica attraverso il cemento lascia “il passo” a materiali e forme leggeri e poetici come i disegni a grafite su carta.
Comunicato stampa
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“Adesso, non penso più a nessuno; non mi curo nemmeno di cercare parole. Tutto scorre in me più o meno svelto, non fisso nulla, lascio correre. La maggior parte del tempo, in mancanza di parole cui attaccarsi, i miei pensieri restano nebulosi. Disegnano forme vaghe e piacevoli, e poi sprofondano, e subito li dimentico. ( cit. da La nausea di Jean-Paul Sartre) ”
Ed è con questo pensiero che l’artista Alice Paltrinieri sintetizza la nuova evoluzione del suo percorso artistico che vedrete nella sua prima mostra personale presso lo Spazio Espositivo EContemporary di Trieste a partire dal 13 aprile pv.
Il tempo e i pensieri scorrono per alcuni veloci per altri più lenti, ma inconsapevolmente fanno riflettere, evolvere e cambiare così come è successo per l’artista.
Lo scorrere del tempo ha portato Alice Paltrinieri ad un’evoluzione -ben esplicitata in questa mostra- in cui l’iniziale forma espressiva tridimensionale e materica attraverso il cemento lascia “il passo” a materiali e forme leggeri e poetici come i disegni a grafite su carta.
Le sue famose installazioni in cemento e pigmento blu “ricordi di una sorta di archeologia sentimentale, reliquiario di mattinate e vite sospese tra quello che è stato e quello che sarà cit. Rosella Fumasoni” hanno segnato una prima ed importante tappa della carriera artistica di Alice Paltrinieri che -tra il 2016 e il 2017- le hanno permesso di conseguire numerosi riconoscimenti quali il premio Artefatto (Trieste), il premio come miglior artista under 35 presso la fiera Set Up di Bologna, il premio Arteam Cup 2017 e la residenza artistica BocsArt di Cosenza.
Proprio in occasione della residenza artistica di Cosenza, ammirando le montagne attorno alla città, l’artista ne viene attratta e decide di riprodurle in maniera sintetica e contemporanea su carta e su muro. Piccoli tratti a matita a volte decisi a volte sfumati che determinano paesaggi eterei dove l’iconografia lascia il posto ad una visione onirica della natura in senso lato…possono essere montagne, cieli, paesaggi…chissà….
L'artista aggiunge "questo tipo di tratto, durante l’atto esecutivo, è una sfida con me stessa, è un riempire uno spazio, riempirlo fino alla fine, in modo che sia saturo, esausto.
E’ una sfida portarlo a termine perché richiede del tempo, richiede pazienza, è un costruire qualcosa cercando di passare per tutti i punti. Questa fase per me è molto importante, è il momento in cui costruisco, è quel frangente tra la costruzione e la fine".
Inoltre grazie a questi lavori il famoso giornale d’arte Exiibart ha segnalato Alice Paltrinieri come una delle artiste emergenti dell’arte contemporanea italiana e sulla quale investire.
La mostra sarà visitabile sino al 1 giugno 2018.
Ed è con questo pensiero che l’artista Alice Paltrinieri sintetizza la nuova evoluzione del suo percorso artistico che vedrete nella sua prima mostra personale presso lo Spazio Espositivo EContemporary di Trieste a partire dal 13 aprile pv.
Il tempo e i pensieri scorrono per alcuni veloci per altri più lenti, ma inconsapevolmente fanno riflettere, evolvere e cambiare così come è successo per l’artista.
Lo scorrere del tempo ha portato Alice Paltrinieri ad un’evoluzione -ben esplicitata in questa mostra- in cui l’iniziale forma espressiva tridimensionale e materica attraverso il cemento lascia “il passo” a materiali e forme leggeri e poetici come i disegni a grafite su carta.
Le sue famose installazioni in cemento e pigmento blu “ricordi di una sorta di archeologia sentimentale, reliquiario di mattinate e vite sospese tra quello che è stato e quello che sarà cit. Rosella Fumasoni” hanno segnato una prima ed importante tappa della carriera artistica di Alice Paltrinieri che -tra il 2016 e il 2017- le hanno permesso di conseguire numerosi riconoscimenti quali il premio Artefatto (Trieste), il premio come miglior artista under 35 presso la fiera Set Up di Bologna, il premio Arteam Cup 2017 e la residenza artistica BocsArt di Cosenza.
Proprio in occasione della residenza artistica di Cosenza, ammirando le montagne attorno alla città, l’artista ne viene attratta e decide di riprodurle in maniera sintetica e contemporanea su carta e su muro. Piccoli tratti a matita a volte decisi a volte sfumati che determinano paesaggi eterei dove l’iconografia lascia il posto ad una visione onirica della natura in senso lato…possono essere montagne, cieli, paesaggi…chissà….
L'artista aggiunge "questo tipo di tratto, durante l’atto esecutivo, è una sfida con me stessa, è un riempire uno spazio, riempirlo fino alla fine, in modo che sia saturo, esausto.
E’ una sfida portarlo a termine perché richiede del tempo, richiede pazienza, è un costruire qualcosa cercando di passare per tutti i punti. Questa fase per me è molto importante, è il momento in cui costruisco, è quel frangente tra la costruzione e la fine".
Inoltre grazie a questi lavori il famoso giornale d’arte Exiibart ha segnalato Alice Paltrinieri come una delle artiste emergenti dell’arte contemporanea italiana e sulla quale investire.
La mostra sarà visitabile sino al 1 giugno 2018.
13
aprile 2018
Alice Paltrinieri – Non mi curo di cercare parole
Dal 13 aprile al primo giugno 2018
arte contemporanea
Location
ECONTEMPORARY
Trieste, Via Francesco Crispi, 28, (Trieste)
Trieste, Via Francesco Crispi, 28, (Trieste)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 oppure su appuntamento
Vernissage
13 Aprile 2018, ore 18.30
Autore
Curatore