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Paola Volpato – F.A.T.A.
Cinque principali lavori di grandi dimensioni – olio e tecnica mista su tela, 160 x 220 cm – costituiscono l’asse portante di questa mostra e il nuovo ciclo di ricerca dell’artista; un viaggio multidimensionale tra gli elementi platonici (Fuoco, Aria, Terra, Acqua) che realizzano i nostri mondi.
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 25 febbraio 2017, alle ore 18.30, presso il Palazzo della Loggia di Noale (Sala espositiva “E. Lancerotto”, Piazza Castello 55, Noale), F.A.T.A., personale dell’artista Paola Volpato.
La mostra, visitabile fino a domenica 12 marzo 2017 (vedi scheda evento allegata) è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noale; verrà presentata al pubblico dall’Assessore alla Cultura Lidia Mazzetto e introdotta dal critico d’arte Gaetano Salerno.
L’artista presenterà al pubblico un nuovo ciclo di lavori inediti con i quali riprende un lungo percorso di analisi e ricerca sugli elementi fenomenici e dei principi che ne regolano i rapporti e gli scambi osmotici, ricercando equilibri e armonie in culti religiosi e laici, in pensieri filosofici occidentali e orientali, che s’incontrano e si compongono dando vita a impreviste antinomie speculative e riflessive sulle apparenze della realtà materiale.
Cinque principali lavori di grandissime dimensioni - olio e tecnica mista su tela, 160 x 220 cm - costituiscono l'asse portante di questa ricerca; un viaggio multidimensionale tra gli elementi che realizzano i nostri mondi (Fuoco, Aria, Terra, Acqua; da qui l'acronimo scelto come titolo della mostra, contemporaneamente allusione a una realtà soprannaturale e unitaria che regola, in differenti culture, le leggi della natura) lungo un percorso discendente e trascendente d'immersione nell'entropia della materia (dalla sua forma incorporea e gassosa alla dura concretezza della superficie, per giungere alla fluidità dell'elemento liquido che rimette in comunicazione diretta l'alto e il basso, alludendo a un percorso esperienziale di nascita-morte-rinascita) che ne analizza gli aspetti più reconditi e ne evidenzia le complessità esistenti, tra fisica e metafisica, tra dati oggettuali ed evanescenze mnemoniche.
La realtà pittorica individuata da Paola Volpato si forma così per sovrapposizione e accumulazione di elementi ancestrali, per addizione di correlativi oggettivi, per stratificazione di suggestioni emotive, fino a rendere uno spaccato denso e strutturato di una realtà dell’essere che accetta le incongruenze, le distorsioni, i limiti temporali pur tendendo all’assoluto e all’armonia.
I quattro elementi (gli elementi primi, il principio di ogni cosa) delle quattro pitture si ricongiungono quindi nel quinto lavoro, riassuntivo e catartico (un etere aristotelico, paradisiaca summa delle sfere celesti) dove i distinti elementi si riconoscono e si ricombinano secondo altre forme, per dare vita a un luogo utopico sovradimensionato nel quale, superato il male di un peccato esistenziale condiviso che ci ha allontanato per lungo tempo da un’idea (eidos) di perfezione ambita ma mai pienamente ottenuta e guidati da preziose ma tortuose arborescenze dorate, potremmo ripercorrere i molti tragitti delle esistenze (un viaggio ciclico, non lineare), affrontando il male e il bene che fiorisce sui tronchi come gemme primaverili e riconsiderare, alla luce dell’esperienza accumulata dalle materie dalle quali siamo composti e che ci rendo parte integrante dell’Universo, ogni nostro trascorso, trovando forse un senso più appagante all’evidente e inquietante mancanza di risposte che caratterizza la nostra cultura contemporanea.
Ha scritto il critico Gaetano Salerno a proposito dell’artista:
“ […] Da sempre attenta alle tematiche sociali e ambientali, l’artista sviluppa, utilizzando vari media - pittura, fotografia, grafica, collage, scultura, installazione, video, suono, performance - una ricerca ormai trentennale che indaga da molti punti di osservazione comportamenti naturali e leggi fisiche, (v.Forze di gravità - 1985, 1,2,3,Stella! - 1990, Strings&Flowers - 2010), le simbiotiche connessioni tra uomo e Natura (Campagne-1989,Tulip on Tower - 2013, Natura ExTinta - 2014), le arcane regole armoniche (Anfiteatro Vegetale - 2014, Flowers? - 2006-14). C'è sempre in Paola Volpato un accento filosofico, scientifico, un guardare cosmico e fenomenologico, che apre - anziché chiudere - nuove possibilità di lettura, ricreando equilibri estetici di comprensione, attraverso un linguaggio complesso e colto che non misconosce quegli oggetti di scarto capaci di ricreare mondi a partire dal quotidiano-punto di partenza per ripensare il mondo attraverso il valore catartico della poesia e della memoria […]”.
Paola Volpato nasce a Venezia; si diploma presso l'Accademia di Belle Arti - Scuola Libera del Nudo e la Scuola Internazionale di Grafica. Segue corsi di tecniche sperimentali con i maestri Riccardo Licata e Vittorio Basaglia, stages di fotografia con Monselles, Miani, Russo, corsi di elaborazione d’immagini digitali al Museo Fortuny di Venezia con Greiman e si laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Padova. Dal 1984 espone in numerose mostre personali e collettive in Italia (Venezia, Milano, Roma, Napoli, Bologna, Como, Bolzano, Treviso, Padova, Caorle, Noale, Mirano) e all'estero (Buenos Aires, San Paulo do Brasil, New York, Sacramento-Uruguay, Vlamir-Mosca, Madrid, Londra). Lavora a progetti site specific di pittura, affreschi e video in spazi pubblici (Ospedale di Mirano - murales nuovo ingresso Oncologia, Sc. materna "Italo Calvino" - Noale, Forte Mezzacapo - Venezia, a cura di Gaetano Salerno, Todi - installazione ambientale su collina). Partecipa alla 54a Biennale Venezia - Padiglione Spagna, su progetto di C. Pietroiusti. Partecipa ad Arte Verona 2015, spazi indipendenti a cura di C. Seganfreddo.
La mostra, visitabile fino a domenica 12 marzo 2017 (vedi scheda evento allegata) è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noale; verrà presentata al pubblico dall’Assessore alla Cultura Lidia Mazzetto e introdotta dal critico d’arte Gaetano Salerno.
L’artista presenterà al pubblico un nuovo ciclo di lavori inediti con i quali riprende un lungo percorso di analisi e ricerca sugli elementi fenomenici e dei principi che ne regolano i rapporti e gli scambi osmotici, ricercando equilibri e armonie in culti religiosi e laici, in pensieri filosofici occidentali e orientali, che s’incontrano e si compongono dando vita a impreviste antinomie speculative e riflessive sulle apparenze della realtà materiale.
Cinque principali lavori di grandissime dimensioni - olio e tecnica mista su tela, 160 x 220 cm - costituiscono l'asse portante di questa ricerca; un viaggio multidimensionale tra gli elementi che realizzano i nostri mondi (Fuoco, Aria, Terra, Acqua; da qui l'acronimo scelto come titolo della mostra, contemporaneamente allusione a una realtà soprannaturale e unitaria che regola, in differenti culture, le leggi della natura) lungo un percorso discendente e trascendente d'immersione nell'entropia della materia (dalla sua forma incorporea e gassosa alla dura concretezza della superficie, per giungere alla fluidità dell'elemento liquido che rimette in comunicazione diretta l'alto e il basso, alludendo a un percorso esperienziale di nascita-morte-rinascita) che ne analizza gli aspetti più reconditi e ne evidenzia le complessità esistenti, tra fisica e metafisica, tra dati oggettuali ed evanescenze mnemoniche.
La realtà pittorica individuata da Paola Volpato si forma così per sovrapposizione e accumulazione di elementi ancestrali, per addizione di correlativi oggettivi, per stratificazione di suggestioni emotive, fino a rendere uno spaccato denso e strutturato di una realtà dell’essere che accetta le incongruenze, le distorsioni, i limiti temporali pur tendendo all’assoluto e all’armonia.
I quattro elementi (gli elementi primi, il principio di ogni cosa) delle quattro pitture si ricongiungono quindi nel quinto lavoro, riassuntivo e catartico (un etere aristotelico, paradisiaca summa delle sfere celesti) dove i distinti elementi si riconoscono e si ricombinano secondo altre forme, per dare vita a un luogo utopico sovradimensionato nel quale, superato il male di un peccato esistenziale condiviso che ci ha allontanato per lungo tempo da un’idea (eidos) di perfezione ambita ma mai pienamente ottenuta e guidati da preziose ma tortuose arborescenze dorate, potremmo ripercorrere i molti tragitti delle esistenze (un viaggio ciclico, non lineare), affrontando il male e il bene che fiorisce sui tronchi come gemme primaverili e riconsiderare, alla luce dell’esperienza accumulata dalle materie dalle quali siamo composti e che ci rendo parte integrante dell’Universo, ogni nostro trascorso, trovando forse un senso più appagante all’evidente e inquietante mancanza di risposte che caratterizza la nostra cultura contemporanea.
Ha scritto il critico Gaetano Salerno a proposito dell’artista:
“ […] Da sempre attenta alle tematiche sociali e ambientali, l’artista sviluppa, utilizzando vari media - pittura, fotografia, grafica, collage, scultura, installazione, video, suono, performance - una ricerca ormai trentennale che indaga da molti punti di osservazione comportamenti naturali e leggi fisiche, (v.Forze di gravità - 1985, 1,2,3,Stella! - 1990, Strings&Flowers - 2010), le simbiotiche connessioni tra uomo e Natura (Campagne-1989,Tulip on Tower - 2013, Natura ExTinta - 2014), le arcane regole armoniche (Anfiteatro Vegetale - 2014, Flowers? - 2006-14). C'è sempre in Paola Volpato un accento filosofico, scientifico, un guardare cosmico e fenomenologico, che apre - anziché chiudere - nuove possibilità di lettura, ricreando equilibri estetici di comprensione, attraverso un linguaggio complesso e colto che non misconosce quegli oggetti di scarto capaci di ricreare mondi a partire dal quotidiano-punto di partenza per ripensare il mondo attraverso il valore catartico della poesia e della memoria […]”.
Paola Volpato nasce a Venezia; si diploma presso l'Accademia di Belle Arti - Scuola Libera del Nudo e la Scuola Internazionale di Grafica. Segue corsi di tecniche sperimentali con i maestri Riccardo Licata e Vittorio Basaglia, stages di fotografia con Monselles, Miani, Russo, corsi di elaborazione d’immagini digitali al Museo Fortuny di Venezia con Greiman e si laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Padova. Dal 1984 espone in numerose mostre personali e collettive in Italia (Venezia, Milano, Roma, Napoli, Bologna, Como, Bolzano, Treviso, Padova, Caorle, Noale, Mirano) e all'estero (Buenos Aires, San Paulo do Brasil, New York, Sacramento-Uruguay, Vlamir-Mosca, Madrid, Londra). Lavora a progetti site specific di pittura, affreschi e video in spazi pubblici (Ospedale di Mirano - murales nuovo ingresso Oncologia, Sc. materna "Italo Calvino" - Noale, Forte Mezzacapo - Venezia, a cura di Gaetano Salerno, Todi - installazione ambientale su collina). Partecipa alla 54a Biennale Venezia - Padiglione Spagna, su progetto di C. Pietroiusti. Partecipa ad Arte Verona 2015, spazi indipendenti a cura di C. Seganfreddo.
25
febbraio 2017
Paola Volpato – F.A.T.A.
Dal 25 febbraio al 12 marzo 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA LOGGIA
Noale, Piazza Castello, (Venezia)
Noale, Piazza Castello, (Venezia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica 10 - 12.30 e 17 - 19;
altri giorni su appuntamento
Vernissage
25 Febbraio 2017, 18.30
Autore
Curatore