Questa mostra si propone un confronto e un dialogo fra tre pittori torinesi di punta con percorsi apparentemente molto diversi fra loro.
Piero Ruggeri, dopo essere stato tra maggiori protagonisti della stagione informale degli anni ’50/’60, ha continuato a elaborare con straordinaria coerenza e vitalità, nei decenni successivi, il suo linguaggio esistenziale e visionario, riuscendo con successo a sviluppare forme espressive sempre attuali, in linea con lo spirito del tempo.
Sandro De Alexandris, a partire dagli inizi degli anni’60, è tra gli esponenti più raffinati di una linea di ricerca di matrice non oggettiva di rigorosa essenzialità, caratterizzata da un’attitudine mentale e operativa allo stesso tempo razionale e animata da una sottile e tesa sensibilità di superficie, di segno, e di colore.
Marco Gastini, dopo una fase giovanile pittorica informale, e dopo essere stato negli anni’60/’70 tra i protagonisti della cosiddetta pittura analitica, riduttiva e minimalista, si è progressivamente affermato anche a livello internazionale con opere che fluttuano nello spazio reale, installazioni realizzate con vari materiali (vetro, elementi in ferro, lose, legni…) trasformati in elementi pittorici tridimensionali attraverso sensibilissimi interventi cromatici.
Sia pure su registri diversi, è comune ai tre artisti una assoluta dedizione al perseguimento dei valori più autentici della pittura. E questa vocazione emerge, in particolare nei loro lavori su carta, non opere minori ma visioni più lievi e fragili, di trasparente evidenza, vibrante intensità, e aerea espressività.
La carta è per tutti e tre i pittori un supporto previlegiato. Per De Alexandris è tra i materiali basici del suo processo operativo, e così anche per Gastini, che la utilizza costantemente, sfruttando anche in particolare la sua fisicità primaria. Anche Ruggeri ha sempre attribuito una grande importanza alle sue tempere su carta, che gli permettevano di elaborare con grande libertà e immediatezza composizioni con mirabili accordi fra nervose tramature segniche e stesure colorate, impossibili da realizzare con i colori a olio su tela.