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Silvia Mattioli – Appunti per le Eumenidi a Corviale
Le Eumenidi a Corviale è un progetto che nasce nel 2000 e si evolve nell’arco di quindici anni. Una performance multimediale che prende vita dall’incontro tra l’artista e il quartiere-dormitorio romano Corviale, un serpentone senz’anima che si estende per circa un chilometro. Uno spazio che Silvia
Comunicato stampa
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Le Eumenidi a Corviale è un progetto che nasce nel 2000 e si evolve nell’arco di quindici anni. Una performance multimediale che prende vita dall’incontro tra l’artista e il quartiere-dormitorio romano Corviale, un serpentone senz’anima che si estende per circa un chilometro. Uno spazio che Silvia Mattioli indaga di volta in volta attraverso la macchina da presa e abitandolo attraverso i corpi dei performer e le parole di Eschilo, Pasolini e Holderlin.
Ne sono nati un cortometraggio, video istallazioni e una mostra di immagini digitali ora riuniti come unico percorso.
Lo spunto è sempre la tragedia greca, l’origine: l’Oresta. Dopo l’avvento di Atena che istituisce il tribunale dell’Areopago per assolvere Oreste, assassino del padre Agamennone re di Argo che ha sacrificato la figlia Ifigenia, le Erinni che lo hanno perseguitato si trasformano in Eumenidi, le benevolenti. I sentimenti arcaici (Erinni) vengono superati e dominati dalla ragione (Atena). E’ l’inizio della società moderna.
Ma tali sentimenti, secondo Pasolini, vanno “riassimilati” poiché “l’irrazionale rappresentato dalle Erinni non deve essere rimosso ma semplicemente arginato”.
Di qui parte il progetto di Silvia Mattioli, dove Corviale è estrema sintesi di questa riconciliazione: una zona degradata nata però come alternativa ai quartieri dormitorio che contenesse nella sua architettura la complessità delle relazioni proprie della città. Il progetto fu un fallimento. E ora questa zona di passaggio diventa, agli occhi dell’artista e regista uno sbocco per andare oltre la dimensione urbana alla riconquista dell’elemento rurale, quel mondo arcaico ormai perduto.
Ne sono nati un cortometraggio, video istallazioni e una mostra di immagini digitali ora riuniti come unico percorso.
Lo spunto è sempre la tragedia greca, l’origine: l’Oresta. Dopo l’avvento di Atena che istituisce il tribunale dell’Areopago per assolvere Oreste, assassino del padre Agamennone re di Argo che ha sacrificato la figlia Ifigenia, le Erinni che lo hanno perseguitato si trasformano in Eumenidi, le benevolenti. I sentimenti arcaici (Erinni) vengono superati e dominati dalla ragione (Atena). E’ l’inizio della società moderna.
Ma tali sentimenti, secondo Pasolini, vanno “riassimilati” poiché “l’irrazionale rappresentato dalle Erinni non deve essere rimosso ma semplicemente arginato”.
Di qui parte il progetto di Silvia Mattioli, dove Corviale è estrema sintesi di questa riconciliazione: una zona degradata nata però come alternativa ai quartieri dormitorio che contenesse nella sua architettura la complessità delle relazioni proprie della città. Il progetto fu un fallimento. E ora questa zona di passaggio diventa, agli occhi dell’artista e regista uno sbocco per andare oltre la dimensione urbana alla riconquista dell’elemento rurale, quel mondo arcaico ormai perduto.
05
giugno 2015
Silvia Mattioli – Appunti per le Eumenidi a Corviale
Dal 05 al 18 giugno 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIOCIMA
Roma, Via Ombrone, 9, (Roma)
Roma, Via Ombrone, 9, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15,30 - 19,30
Vernissage
5 Giugno 2015, ore 18,30
Autore
Curatore




