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Freedom Fighters. I Kennedy e la battaglia per i diritti civili
mostra dedicata ai diritti civili sostenuti da John F. Kennedy, Robert F. Kennedy e Martin Luther King e al centro delle attività del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 23 settembre al 12 ottobre 2014 nelle sale di Palazzo Reale
a Milano si terrà la mostra dedicata ai diritti civili sostenuti da John F. Kennedy, Robert F.
Kennedy e Martin Luther King e al centro delle attività del Robert F. Kennedy Center for Justice
and Human Rights, “Freedom Fighters - I Kennedy e la battaglia per i diritti civili”, promossa
e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e dal Robert F. Center for Justice
and Human Rights Europe in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in
Italia e curata da Contrasto e Fondazione FORMA per la Fotografia. La mostra, a cura di
Alessandra Mauro e Sara Antonelli, sarà accompagnata da un catalogo edito da Contrasto e
dalla mediapartnership di Sky Arte.
Dall‘8 al 10 ottobre 2014, sempre nelle sale di Palazzo Reale si terrà “I HAVE A DREAM”,
una mostra curata da Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso, per la quale sono 50+1 gli
artisti che, a 50 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’attivista per i diritti
civili Martin Luther King, hanno aderito donando un’opera. La mostra nasce come breve ed
intensa ricognizione su come il sogno della democrazia, la battaglia per uguaglianza e diritti
condotta da John e Robert Kennedy e da Martin Luther King sia ancora viva nel ricordo ma
anche nella attualità degli intenti ed abbia profondamente inciso su più generazioni di artisti,
dall'immediato dopoguerra ad oggi. L’iniziativa si concluderà con un’asta benefica a sostegno
del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe, battuta da Artcurial, che
vedrà la partecipazione della presidente onoraria Kerry Kennedy.
Freedom Fighters e I Have a Dream partecipano a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto
culturale multidisciplinare dedicato all'identità europea della nostra città anche attraverso
le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno
contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale.
Al progetto esprime il suo apprezzamento il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
con una lettera alla Presidente del Robert F. Center for Justice and Human Rights Europe,
Marialina Marcucci: “La mostra - scrive Napolitano – offre un significativo stimolo a riflettere
sul valore attuale delle posizioni allora assunte per la realizzazione di una società più giusta,
inclusiva e solidale, ma anche sulle condizioni di quanti, in tutto il mondo, vedono tutt’ ora
calpestati i loro diritti. [...] Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte”.
“Milano riaccende le luci - dichiara il sindaco di Milano Giuliano Pisapia - su tre volti della
libertà contemporanea: John F. Kennedy, Martin Luther King e Robert F. Kennedy. Milano,
città internazionale, ha una lunga tradizione di amicizia e di lavoro che la lega agli Stati Uniti
d’America. Una amicizia che trova nell’imminente Esposizione Universale di Milano un motivo
in più per crescere. Non possiamo e non vogliamo dimenticare che gli Stati Uniti sono stati
decisivi perché l’Europa potesse ritrovare la libertà dopo i totalitarismi e la guerra. Milano ha
in comune con gli Stati Uniti la vocazione alla libertà. Questa mostra ci aiuta a ripercorrere
le immagini e la storia di tre uomini coraggiosi che hanno voluto estendere i confini della
libertà. Quanto bisogno ci sarebbe anche oggi della loro opera, nel complesso scenario
internazionale, è evidente a tutti. Ma anche ciò che è evidente va continuamente richiamato,
rivisto, riproposto a chi non c’era. Questa mostra ci aiuta a farlo”.
“La fotografia diventa il linguaggio per raccontare il lungo e tortuoso cammino della battaglia
per i diritti civili negli Stati Uniti – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –.
Una lotta che non è mai terminata ne terminerà, negli Stati Uniti come dovunque, perché
esisterà sempre un diverso, uno straniero, una minoranza da difendere e proteggere
dall’arroganza degli ‘altri’ e dei più forti. Una strada che anche la nostra Amministrazione sta
percorrendo convinta a difesa di tutti i diritti, e in particolare di quei diritti che fanno più fatica
ad affermarsi nella realtà di ogni giorno. Ed è bello veder rappresentato il percorso che ha
portato il sogno di tre grandi uomini a trasformarsi in diritto capace di concretizzarsi nei fatti ”.
Le fotografie esposte a Palazzo Reale ricordano la lunga battaglia per i diritti civili e il ruolo
importante dei fratelli John e Robert Kennedy.
In mostra un accurato percorso cronologico relativo alle tappe che hanno segnato la battaglia
per i diritti civili ripercorrendone le diverse fasi e i protagonisti che l’hanno animata - tra
cui Malcom X e Martin Luther King. Come in un nastro cinematografico, testi e immagini
scorrono su grandi pannelli a parete. Dal 1776, anno in cui Il Comitato dei Cinque costituito
da John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Robert R. Livingston e Roger Sherman
presenta al Congresso la bozza della Dichiarazione di Indipendenza, fino al 1964, anno in cui fu
assegnato il Premio Nobel per la Pace a Martin Luther King.
Nel percorso espositivo le immagini iconiche che hanno segnato i momenti più importanti
ed emblematici di questa grande lotta civile. Dai celebri scatti che ricordano l’assurdità della
segregazione razziale negli anni Cinquanta (immagini di Elliott Erwitt e Eve Arnold, tra gli
altri), alle fotografie degli scontri di Birmingham, a quelle che ritraggono il movimento dei
“Freedom Riders” o alla quotidiana attività politica dei fratelli Kennedy, ripresi nelle loro
riunioni o nei comizi pubblici o negli incontri con la stampa e con i leader dei movimenti
di emancipazione. Infine, negli scatti di Bruce Davidson, di Danny Lyon e di altri grandi
fotografi, l’emozione della Marcia su Washington rivive in tutta la sua grandezza, così come
nell’immagine di Leonard Freed vediamo Martin Luther King al suo rientro negli Stati Uniti dopo
aver ricevuto il Premio Nobel, attorniato dalla folla.
La mostra I HAVE A DREAM, invece, è suddivisa in undici sezioni, nelle quali sono 50+1 gli
artisti presenti di seguito elencati:
per “Il pop e l’icona etica”: Francesca Leone, Francesca Romana di Nunzio, Alessandro
Sansoni, Fabio Ferrone Viola, Aidan. Per “Il pop e il sociale”: Paolo Baratella, Ernesto Tatafiore,
Marcello Reboani, Michael Gambino, Marco Veronese. Per “Fiori e germinazioni”: Davide
Benati, Giovanni Lombardini, Alessandro Twombly, Antonio Ciarallo, Claudio Palmieri”. Per “
I visionari”: Bruno Ceccobelli, Omar Galliani, Walter di Giusto, Jacopo Cascella. Per “Il gioco
come libertà”: Lucio del Pezzo, Enzo Guaricci, Wal, Dario Brevi, Pablo Echaurren, Angelo
Cortese. Per “La parola come libertà”: Marco Nereo Rotelli, Vittorio Messina, Giuliano Menegon,
Umberto Mariani, Gola & Teso, Blue and Joy. Per “La sospensione del tempo e del giudizio”:
Betty Bee, Pietro Iori, Arash Radpour, Reale F. Frangi. Per “Il viaggio come libertà”: Gabriella
Benedini, Ferdinando Brachetti Peretti, Maurizio Gabbana, Stefano Esposito. Per “La pluralità
della visione”: Chiara Dynys, Gian Marco Montesano, Cristiano Pintaldi, Patrizia Molinari. Per
“La fotografia come possibilità di relazione”: Alessandro Pianca, Angelo Cricchi, Matteo Basilè,
Franco Fontana. Per “La tradizione come educazione e monito”: Shinya Sakuray, Florencia
Martinez, Matteo Peretti, Giorgio Tentolini.
“I HAVE A DREAM nasce - spiegano le curatrici Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso - come
breve ed intensa ricognizione su come il sogno della democrazia, la battaglia per uguaglianza
e diritti condotta da John e Robert Kennedy e da Martin Luther King sia ancora viva nel
ricordo ma anche nella attualità degli intenti ed abbia profondamente inciso su più generazioni
di artisti. Si è inteso mettere a confronto gli artisti dell'immediato dopoguerra che hanno
vissuto sulla loro pelle censure ed entusiasmi di rinnovamento e gli artisti che hanno negli
occhi l'ennesimo oltraggio alla democrazia perpetrato con l'attentato alle Torri Gemelle. Si
è loro chiesto di interpretare il tema in senso narrativo e metaforico, con la forza allusiva
e primordiale dell'astrattismo, con le evocazioni simboliche di un figurativo sui generis dai
tempi aperti della tradizione "classica" o dai ritmi sincopati del pop, donando però sempre
immagini di speranza, di denuncia e mai di violenza. Perché l'arte è Vita e Bellezza. Maestri
di ogni "colore", timbro, formazione hanno regalato il loro entusiasmo, rivivendo memorie e
speranze, passato e futuro, in una miscellanea di sensazioni che solo il sogno fa vivere in una
assurda e meravigliosa dimensione "contemporanea".
All'asta di venerdì 10 ottobre seguirà una serata di gala organizzata da Memo's Boutique
Events, sempre nelle sale di Palazzo Reale, dove alle eccellenze dell'arte si uniranno quelle
dell' alta cucina italiana, con la partecipazione di chef stellati- Andrea Aprea del VUN Park
Hyatt di Milano, Andrea Berton del Ristorante Berton di Milano, Alfio Ghezzi della Locanda
Margon di Trento, Luca Veritti del Met Metropole di Venezia, e altri in via di definizione - che
presenteranno creazioni di alta cucina abbinate a vini pregiati del Comitato Grandi Cru d'Italia.
Per la mostra I HAVE A DREAM è stato editato un catalogo, pubblicato da Arnoldo Mondadori
Editore, con testi inediti del presidente Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights
Kerry Kennedy, del direttore esecutivo Federico Moro (Robert F. Kennedy Center for Justice
and Human Rights Europe) e delle curatrici Raffaella A. Caruso e Melissa Proietti. Il catalogo
sarà in vendita presso il bookshop di Palazzo Reale.
a Milano si terrà la mostra dedicata ai diritti civili sostenuti da John F. Kennedy, Robert F.
Kennedy e Martin Luther King e al centro delle attività del Robert F. Kennedy Center for Justice
and Human Rights, “Freedom Fighters - I Kennedy e la battaglia per i diritti civili”, promossa
e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e dal Robert F. Center for Justice
and Human Rights Europe in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in
Italia e curata da Contrasto e Fondazione FORMA per la Fotografia. La mostra, a cura di
Alessandra Mauro e Sara Antonelli, sarà accompagnata da un catalogo edito da Contrasto e
dalla mediapartnership di Sky Arte.
Dall‘8 al 10 ottobre 2014, sempre nelle sale di Palazzo Reale si terrà “I HAVE A DREAM”,
una mostra curata da Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso, per la quale sono 50+1 gli
artisti che, a 50 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’attivista per i diritti
civili Martin Luther King, hanno aderito donando un’opera. La mostra nasce come breve ed
intensa ricognizione su come il sogno della democrazia, la battaglia per uguaglianza e diritti
condotta da John e Robert Kennedy e da Martin Luther King sia ancora viva nel ricordo ma
anche nella attualità degli intenti ed abbia profondamente inciso su più generazioni di artisti,
dall'immediato dopoguerra ad oggi. L’iniziativa si concluderà con un’asta benefica a sostegno
del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe, battuta da Artcurial, che
vedrà la partecipazione della presidente onoraria Kerry Kennedy.
Freedom Fighters e I Have a Dream partecipano a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto
culturale multidisciplinare dedicato all'identità europea della nostra città anche attraverso
le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno
contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale.
Al progetto esprime il suo apprezzamento il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
con una lettera alla Presidente del Robert F. Center for Justice and Human Rights Europe,
Marialina Marcucci: “La mostra - scrive Napolitano – offre un significativo stimolo a riflettere
sul valore attuale delle posizioni allora assunte per la realizzazione di una società più giusta,
inclusiva e solidale, ma anche sulle condizioni di quanti, in tutto il mondo, vedono tutt’ ora
calpestati i loro diritti. [...] Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte”.
“Milano riaccende le luci - dichiara il sindaco di Milano Giuliano Pisapia - su tre volti della
libertà contemporanea: John F. Kennedy, Martin Luther King e Robert F. Kennedy. Milano,
città internazionale, ha una lunga tradizione di amicizia e di lavoro che la lega agli Stati Uniti
d’America. Una amicizia che trova nell’imminente Esposizione Universale di Milano un motivo
in più per crescere. Non possiamo e non vogliamo dimenticare che gli Stati Uniti sono stati
decisivi perché l’Europa potesse ritrovare la libertà dopo i totalitarismi e la guerra. Milano ha
in comune con gli Stati Uniti la vocazione alla libertà. Questa mostra ci aiuta a ripercorrere
le immagini e la storia di tre uomini coraggiosi che hanno voluto estendere i confini della
libertà. Quanto bisogno ci sarebbe anche oggi della loro opera, nel complesso scenario
internazionale, è evidente a tutti. Ma anche ciò che è evidente va continuamente richiamato,
rivisto, riproposto a chi non c’era. Questa mostra ci aiuta a farlo”.
“La fotografia diventa il linguaggio per raccontare il lungo e tortuoso cammino della battaglia
per i diritti civili negli Stati Uniti – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –.
Una lotta che non è mai terminata ne terminerà, negli Stati Uniti come dovunque, perché
esisterà sempre un diverso, uno straniero, una minoranza da difendere e proteggere
dall’arroganza degli ‘altri’ e dei più forti. Una strada che anche la nostra Amministrazione sta
percorrendo convinta a difesa di tutti i diritti, e in particolare di quei diritti che fanno più fatica
ad affermarsi nella realtà di ogni giorno. Ed è bello veder rappresentato il percorso che ha
portato il sogno di tre grandi uomini a trasformarsi in diritto capace di concretizzarsi nei fatti ”.
Le fotografie esposte a Palazzo Reale ricordano la lunga battaglia per i diritti civili e il ruolo
importante dei fratelli John e Robert Kennedy.
In mostra un accurato percorso cronologico relativo alle tappe che hanno segnato la battaglia
per i diritti civili ripercorrendone le diverse fasi e i protagonisti che l’hanno animata - tra
cui Malcom X e Martin Luther King. Come in un nastro cinematografico, testi e immagini
scorrono su grandi pannelli a parete. Dal 1776, anno in cui Il Comitato dei Cinque costituito
da John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Robert R. Livingston e Roger Sherman
presenta al Congresso la bozza della Dichiarazione di Indipendenza, fino al 1964, anno in cui fu
assegnato il Premio Nobel per la Pace a Martin Luther King.
Nel percorso espositivo le immagini iconiche che hanno segnato i momenti più importanti
ed emblematici di questa grande lotta civile. Dai celebri scatti che ricordano l’assurdità della
segregazione razziale negli anni Cinquanta (immagini di Elliott Erwitt e Eve Arnold, tra gli
altri), alle fotografie degli scontri di Birmingham, a quelle che ritraggono il movimento dei
“Freedom Riders” o alla quotidiana attività politica dei fratelli Kennedy, ripresi nelle loro
riunioni o nei comizi pubblici o negli incontri con la stampa e con i leader dei movimenti
di emancipazione. Infine, negli scatti di Bruce Davidson, di Danny Lyon e di altri grandi
fotografi, l’emozione della Marcia su Washington rivive in tutta la sua grandezza, così come
nell’immagine di Leonard Freed vediamo Martin Luther King al suo rientro negli Stati Uniti dopo
aver ricevuto il Premio Nobel, attorniato dalla folla.
La mostra I HAVE A DREAM, invece, è suddivisa in undici sezioni, nelle quali sono 50+1 gli
artisti presenti di seguito elencati:
per “Il pop e l’icona etica”: Francesca Leone, Francesca Romana di Nunzio, Alessandro
Sansoni, Fabio Ferrone Viola, Aidan. Per “Il pop e il sociale”: Paolo Baratella, Ernesto Tatafiore,
Marcello Reboani, Michael Gambino, Marco Veronese. Per “Fiori e germinazioni”: Davide
Benati, Giovanni Lombardini, Alessandro Twombly, Antonio Ciarallo, Claudio Palmieri”. Per “
I visionari”: Bruno Ceccobelli, Omar Galliani, Walter di Giusto, Jacopo Cascella. Per “Il gioco
come libertà”: Lucio del Pezzo, Enzo Guaricci, Wal, Dario Brevi, Pablo Echaurren, Angelo
Cortese. Per “La parola come libertà”: Marco Nereo Rotelli, Vittorio Messina, Giuliano Menegon,
Umberto Mariani, Gola & Teso, Blue and Joy. Per “La sospensione del tempo e del giudizio”:
Betty Bee, Pietro Iori, Arash Radpour, Reale F. Frangi. Per “Il viaggio come libertà”: Gabriella
Benedini, Ferdinando Brachetti Peretti, Maurizio Gabbana, Stefano Esposito. Per “La pluralità
della visione”: Chiara Dynys, Gian Marco Montesano, Cristiano Pintaldi, Patrizia Molinari. Per
“La fotografia come possibilità di relazione”: Alessandro Pianca, Angelo Cricchi, Matteo Basilè,
Franco Fontana. Per “La tradizione come educazione e monito”: Shinya Sakuray, Florencia
Martinez, Matteo Peretti, Giorgio Tentolini.
“I HAVE A DREAM nasce - spiegano le curatrici Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso - come
breve ed intensa ricognizione su come il sogno della democrazia, la battaglia per uguaglianza
e diritti condotta da John e Robert Kennedy e da Martin Luther King sia ancora viva nel
ricordo ma anche nella attualità degli intenti ed abbia profondamente inciso su più generazioni
di artisti. Si è inteso mettere a confronto gli artisti dell'immediato dopoguerra che hanno
vissuto sulla loro pelle censure ed entusiasmi di rinnovamento e gli artisti che hanno negli
occhi l'ennesimo oltraggio alla democrazia perpetrato con l'attentato alle Torri Gemelle. Si
è loro chiesto di interpretare il tema in senso narrativo e metaforico, con la forza allusiva
e primordiale dell'astrattismo, con le evocazioni simboliche di un figurativo sui generis dai
tempi aperti della tradizione "classica" o dai ritmi sincopati del pop, donando però sempre
immagini di speranza, di denuncia e mai di violenza. Perché l'arte è Vita e Bellezza. Maestri
di ogni "colore", timbro, formazione hanno regalato il loro entusiasmo, rivivendo memorie e
speranze, passato e futuro, in una miscellanea di sensazioni che solo il sogno fa vivere in una
assurda e meravigliosa dimensione "contemporanea".
All'asta di venerdì 10 ottobre seguirà una serata di gala organizzata da Memo's Boutique
Events, sempre nelle sale di Palazzo Reale, dove alle eccellenze dell'arte si uniranno quelle
dell' alta cucina italiana, con la partecipazione di chef stellati- Andrea Aprea del VUN Park
Hyatt di Milano, Andrea Berton del Ristorante Berton di Milano, Alfio Ghezzi della Locanda
Margon di Trento, Luca Veritti del Met Metropole di Venezia, e altri in via di definizione - che
presenteranno creazioni di alta cucina abbinate a vini pregiati del Comitato Grandi Cru d'Italia.
Per la mostra I HAVE A DREAM è stato editato un catalogo, pubblicato da Arnoldo Mondadori
Editore, con testi inediti del presidente Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights
Kerry Kennedy, del direttore esecutivo Federico Moro (Robert F. Kennedy Center for Justice
and Human Rights Europe) e delle curatrici Raffaella A. Caruso e Melissa Proietti. Il catalogo
sarà in vendita presso il bookshop di Palazzo Reale.
22
settembre 2014
Freedom Fighters. I Kennedy e la battaglia per i diritti civili
Dal 22 settembre al 12 ottobre 2014
fotografia
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 14.30 -19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica
giovedì e sabato 9.30-22.30
Vernissage
22 Settembre 2014, ore 19.00