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Anna Morando – L’energia nel colore
Sabato 13 aprile 2013 ore 17:00
Palazzo Stella – inaugurazione
L’ENERGIA NEL COLORE
mostra personale di Anna Morando
a cura di Flavia Motolese
aperta fino al 27 aprile 2013
da martedì a sabato
ore 15:30 – 19:00
Genova, SATURA art gallery
Comunicato stampa
Segnala l'evento
S’inaugura sabato 13 aprile alle ore 17:00, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “L'energia nel colore” di Anna Morando a cura di Flavia Motolese. La mostra resterà aperta fino al 27 aprile 2013 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.
Partendo dalla ricerca dell’Espressionismo Astratto di matrice statunitense e del Tachisme francese, Anna Morando trascende dall’elemento figurativo, affrancandosi dal vincolo restrittivo delle linee chiuse a favore del puro dinamismo delle tinte. Un canone di “forme/non forme” permette di aprire un discorso più articolato sulla mutevolezza della condizione umana. La stessa pittrice ha commentato la sua opera spiegando che si tratta di un’arte sentimentale, per sottolineare la forte emotività e la passione che emerge da ciascuna tela. Lo spettatore segue le tracce che esplodono dissolvendosi e in esse rivede lo scoppio momentaneo di un fuoco d’artificio o la rinascita cellulare della vita spogliata dalle macrostrutture del quotidiano. I titoli indicano questa riscoperta dell’essenziale e le composizioni cromatiche vanno quindi interpretate in chiave simbolica. Da un lato il gusto estetico per la combinazione di toni caldi e freddi, dall’altro una costante propensione alla fluidità dei corpi inorganici. Negli insiemi di tocchi sfumati si riconosce l’attenzione per i giochi di luce dei giardini di Claude Monet, ma mentre nell’Impressionismo en plein air il riferimento naturalistico è ancora ben evidente nell’esperienza percettiva, qui l’autrice tende verso la sparizione, come avveniva per i lavori di Sam Francis degli anni Cinquanta, nei quali l’equilibrio tra spazi bianchi e segni trasparenti picchiettati sulla superficie rinviava al minimalismo della filosofia zen. Pur avvicinandosi così al concetto di creazione come gesto interiore, proprio del misticismo di Mark Tobey, non ci si scioglie completamente dai codici del linguaggio narrativo comune: i vortici, i punti, i contrasti sembrano muoversi, occupando tutto il campo visivo e rimandando sempre a un’idea universale o a un panorama psichico soggettivo, quasi come se la mano che dipinge e l’occhio di chi osserva si fondessero, disincarnandosi nelle variazioni armoniche di ogni quadro. Si forma così un’ipotetica sequenza musicale che, lasciandosi andare alle lievi distorsioni o all’improvvisazione sperimentale, denota la sensibilità di uno sguardo delicatamente femminile sul mondo. (Testo critico a cura di Elena Colombo)
Partendo dalla ricerca dell’Espressionismo Astratto di matrice statunitense e del Tachisme francese, Anna Morando trascende dall’elemento figurativo, affrancandosi dal vincolo restrittivo delle linee chiuse a favore del puro dinamismo delle tinte. Un canone di “forme/non forme” permette di aprire un discorso più articolato sulla mutevolezza della condizione umana. La stessa pittrice ha commentato la sua opera spiegando che si tratta di un’arte sentimentale, per sottolineare la forte emotività e la passione che emerge da ciascuna tela. Lo spettatore segue le tracce che esplodono dissolvendosi e in esse rivede lo scoppio momentaneo di un fuoco d’artificio o la rinascita cellulare della vita spogliata dalle macrostrutture del quotidiano. I titoli indicano questa riscoperta dell’essenziale e le composizioni cromatiche vanno quindi interpretate in chiave simbolica. Da un lato il gusto estetico per la combinazione di toni caldi e freddi, dall’altro una costante propensione alla fluidità dei corpi inorganici. Negli insiemi di tocchi sfumati si riconosce l’attenzione per i giochi di luce dei giardini di Claude Monet, ma mentre nell’Impressionismo en plein air il riferimento naturalistico è ancora ben evidente nell’esperienza percettiva, qui l’autrice tende verso la sparizione, come avveniva per i lavori di Sam Francis degli anni Cinquanta, nei quali l’equilibrio tra spazi bianchi e segni trasparenti picchiettati sulla superficie rinviava al minimalismo della filosofia zen. Pur avvicinandosi così al concetto di creazione come gesto interiore, proprio del misticismo di Mark Tobey, non ci si scioglie completamente dai codici del linguaggio narrativo comune: i vortici, i punti, i contrasti sembrano muoversi, occupando tutto il campo visivo e rimandando sempre a un’idea universale o a un panorama psichico soggettivo, quasi come se la mano che dipinge e l’occhio di chi osserva si fondessero, disincarnandosi nelle variazioni armoniche di ogni quadro. Si forma così un’ipotetica sequenza musicale che, lasciandosi andare alle lievi distorsioni o all’improvvisazione sperimentale, denota la sensibilità di uno sguardo delicatamente femminile sul mondo. (Testo critico a cura di Elena Colombo)
13
aprile 2013
Anna Morando – L’energia nel colore
Dal 13 al 27 aprile 2013
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
13 Aprile 2013, ora 17.00
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