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Umberto Mariani – Grigio pesante
L’opera di Mariani è
quella di un artista che, da anni, fa del suo lavoro l’espressione costante, tacita,
riservata di sé. Dopo Rognoni, Scanavino, Corpora, Crippa, Marchegiani, ecco
Mariani con il suo senso del colore gestito e la sua rievocazione tecnica…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sala S.Ignazio, Arezzo, si prepara a ospitare dal 23 marzo al 5 maggio 2013
l'opera di Umberto Mariani, nel proseguire il ciclo di mostre che sottolineano la
figura di artisti affermati, storicizzati, ma tutti da riscoprire. L'opera di Mariani è
quella di un artista che, da anni, fa del suo lavoro l'espressione costante, tacita,
riservata di sé. Dopo Rognoni, Scanavino, Corpora, Crippa, Marchegiani, ecco
Mariani con il suo senso del colore gestito e la sua rievocazione tecnica…
Con la collaborazione di Armanda Gori Arte, Umberto Mariani: grigio pesante
presenta una trentina di lavori recenti: i "Piombi", pubblicati in un documento
Edizioni Lifestyle Art, progetto editoriale Luxadvertising, per cui Fabio Migliorati
scrive: ≪Mariani considera pesantezza e materia, per estrarne struttura
elementare che è dialogo. Lui lascia tracce; dissemina interrogativi; distribuisce
la sua placida ortografia che è sintassi ma non lessico. Cospargendo verità sul
deserto del nulla, del dubbio, dell'approssimazione, permette di concepire l'arte
quale vicinanza a tutto ciò. Tale dimensione lo racconta; ne circoscrive gli ambiti
di appartenenza, le tematiche, i soggetti. É poetica della curva: il complesso
delle tecniche e delle operazioni - atte a forgiare l'identità umana - viene
rintracciato attraverso la "dolce sfida" con la materia: azione garbata e affabile
del redigere strumenti modernamente antichi, che sanno servire il presente con
l'aiuto del passato e il coraggio del futuro. Il grigio del piombo, allora, definisce i
confini di un'opera; l'arte parte dal concetto del particolare e approda al soggetto
dell'universale. Dalle sembianze della morbida, innocente citazione, alle certezze
progredite della condivisione… L'intervento di Mariani, insomma, gestisce e
subisce l'effetto dell'indumento, del vestiario: vela o svela insieme; nasconde,
cela, o comunica e si esprime. I suoi "panni rigidi" riescono a sembrare, a
simulare l'incanto e perfino il movimento - in una sorta di gioco optical genuino
(raffinato per cadenza e delicato per ritmica). L'intensità è stabilita con l'energia
della luce: abbandonata al giudizio nella quiete di un silenzio che, seppure
artificioso, regala il lusso del legame primigenio ma mai primitivo≫.
Umberto Mariani (Milano, 1936) si avvicina all'arte per la scuola di Achille Funi,
già nei primi anni Sessanta. Di lui si occuperanno alcuni dei più prestigiosi critici
italiani - Caroli, Caramel, Crispolti, Gualdoni, Pontiggia, Poli - mentre il suo
lavoro gira, da decenni, in Italia e in Europa…
Umberto Mariani: grigio pesante è voluta e realizzata dall'Assessorato alla
Cultura del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Galleria Armanda Gori.
Sarà inaugurata alla presenza dell'artista; di Aldo Marchi, Armanda Gori Arte; del
Prof. Pasquale Giuseppe Macrì, Assessore alla Cultura; di Fabio Migliorati,
Critico d'Arte e Direttore per le Attività Espositive di Arezzo.
l'opera di Umberto Mariani, nel proseguire il ciclo di mostre che sottolineano la
figura di artisti affermati, storicizzati, ma tutti da riscoprire. L'opera di Mariani è
quella di un artista che, da anni, fa del suo lavoro l'espressione costante, tacita,
riservata di sé. Dopo Rognoni, Scanavino, Corpora, Crippa, Marchegiani, ecco
Mariani con il suo senso del colore gestito e la sua rievocazione tecnica…
Con la collaborazione di Armanda Gori Arte, Umberto Mariani: grigio pesante
presenta una trentina di lavori recenti: i "Piombi", pubblicati in un documento
Edizioni Lifestyle Art, progetto editoriale Luxadvertising, per cui Fabio Migliorati
scrive: ≪Mariani considera pesantezza e materia, per estrarne struttura
elementare che è dialogo. Lui lascia tracce; dissemina interrogativi; distribuisce
la sua placida ortografia che è sintassi ma non lessico. Cospargendo verità sul
deserto del nulla, del dubbio, dell'approssimazione, permette di concepire l'arte
quale vicinanza a tutto ciò. Tale dimensione lo racconta; ne circoscrive gli ambiti
di appartenenza, le tematiche, i soggetti. É poetica della curva: il complesso
delle tecniche e delle operazioni - atte a forgiare l'identità umana - viene
rintracciato attraverso la "dolce sfida" con la materia: azione garbata e affabile
del redigere strumenti modernamente antichi, che sanno servire il presente con
l'aiuto del passato e il coraggio del futuro. Il grigio del piombo, allora, definisce i
confini di un'opera; l'arte parte dal concetto del particolare e approda al soggetto
dell'universale. Dalle sembianze della morbida, innocente citazione, alle certezze
progredite della condivisione… L'intervento di Mariani, insomma, gestisce e
subisce l'effetto dell'indumento, del vestiario: vela o svela insieme; nasconde,
cela, o comunica e si esprime. I suoi "panni rigidi" riescono a sembrare, a
simulare l'incanto e perfino il movimento - in una sorta di gioco optical genuino
(raffinato per cadenza e delicato per ritmica). L'intensità è stabilita con l'energia
della luce: abbandonata al giudizio nella quiete di un silenzio che, seppure
artificioso, regala il lusso del legame primigenio ma mai primitivo≫.
Umberto Mariani (Milano, 1936) si avvicina all'arte per la scuola di Achille Funi,
già nei primi anni Sessanta. Di lui si occuperanno alcuni dei più prestigiosi critici
italiani - Caroli, Caramel, Crispolti, Gualdoni, Pontiggia, Poli - mentre il suo
lavoro gira, da decenni, in Italia e in Europa…
Umberto Mariani: grigio pesante è voluta e realizzata dall'Assessorato alla
Cultura del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Galleria Armanda Gori.
Sarà inaugurata alla presenza dell'artista; di Aldo Marchi, Armanda Gori Arte; del
Prof. Pasquale Giuseppe Macrì, Assessore alla Cultura; di Fabio Migliorati,
Critico d'Arte e Direttore per le Attività Espositive di Arezzo.
23
marzo 2013
Umberto Mariani – Grigio pesante
Dal 23 marzo al 05 maggio 2013
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Arezzo
Arezzo, -, (Arezzo)
Arezzo, -, (Arezzo)
Orario di apertura
da venerdì a domenica (11.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00)
Vernissage
23 Marzo 2013, h 18.30
Autore
Curatore