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TIFFANY & GALLÉ e i maestri dell’Art Nouveau dal Museo di Arti Applicate di Budapest
Da Budapest a Roma oltre 90 opere di notevole pregio a ripercorrere le raffinate visioni dell’Art Nouveau, ”nuovo Eden” dell’Arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Oltre 90 opere di eccezionale qualità, saranno ospitate presso le sale di Palazzo
Caffarelli ai Musei Capitolini, da mercoledi 20 febbraio a domenica 28 aprile 2013.
I capolavori della mostra “TIFFANY & GALLÉ e i maestri dell’Art Nouveau dal Museo
di Arti Applicate di Budapest”, selezionati dalle collezioni del Museo di Arti Applicate di
Budapest, giungono a Roma per illustrare l’epoca d’oro dell’Art Nouveau, nell’ambito delle
iniziative dedicate all’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-
Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con il Museo di Arti Applicate di Budapest, il Ministero
degli Affari Esteri d'Ungheria- l’Ambasciata di Ungheria in Italia, il Ministero delle Risorse Umane
d'Ungheria, il Fondo Nazionale Culturale, l’Istituto Balassi - Accademia d’Ungheria in Roma.
L’organizzazione è a cura di Zètema Progetto Cultura.
Obiettivo ideale del progetto espositivo è quello di ripercorrere, attraverso alcune opere
esemplari, la straordinaria stagione dell’Art Nouveau, con le sue novità tecnologiche e
artistiche, le contaminazione tra generi diversi e le reciproche influenze fra artisti nell’Europa
degli anni a cavallo tra l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 e la Prima Esposizione
Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino del 1911.
La collezione ospitata ai Musei Capitolini rende dunque omaggio a questa fase di splendore
dell’Arte Nuova, inconfondibile nella freschezza stilistica delle forme ”naturali” e nei raffinati
cromatismi di una materia elegantemente lavorata, in equilibrio fra astrazione e realtà.
Ispirazione e linee che risaltano negli oggetti decorativi in vetro e ceramica – la sezione
più ampia dell’esposizione - ideati dall’americano Louis Comfort Tiffany, dal francese Emile
Gallè e dai fratelli Daum, maestri vetrai di Nancy, opere raffinate che hanno influenzato e
stimolato la produzione di oggetti d’arte decorativa in Ungheria e non solo.
Ad impreziosire la mostra anche una fine selezione di gioielli e tessuti, disegnati e
realizzati da József Rónai Rippl, Ottó Eckmann e manufattura Zsolnay.
Il percorso mostra è articolato in 6 sezioni
Colori vivaci, luci nuove
Con eleganza vengono sintetizzate la semplicità delle linee e la varietà delle forme. Fra le
opere esposte, a titolo d’esempio, il “Pavone” (1898 ca.,Tiffany), vaso decorativo a strati,
iridescente, con fili di vetro incorporati, o il “Vaso decorativo lustrato di vari colori” (1894
ca.,Tiffany), una lavorazione a vetro soffiato dipinto.
Ancora, la “Lampada da tavolo con paralume di vetro Tiffany” (1890-1900, The Duffner and
Kimberly Company), con tasselli di vetro dai colori cosiddetti “opacizzanti” , che rappresenta
senza dubbio uno dei più noti prodotti di Tiffany.
31
Forme organiche
Art Nouveau e motivi floreali. Tulipani, fiori di papavero, steli di orchidee vengono
magistralmente usati per creare calici e vasi in vetro dalle forme fantasiose ispirate alla
natura: esemplari di questa lavorazione il “Vaso con petali lussureggianti d’iride” (1896-
7, Wallander) o “Chachepot” (1900 ca., P.Horti), o ancora il “Vaso decorativo con steli
d’orchidea” (1900, Gallè).
Culture lontane, tradizioni antiche
Ad influenzare la maggior parte delle opere di Tiffany e di Gallè sono due correnti artistiche
dell’epoca: il Movimento estetico e il Giapponismo (japonisme , influenza che l'arte
giapponese ha avuto sull'Occidente). Di gusto squisitamente orientaleggiante, ad esempio,
il “Vaso con crisantemi” (1896 ca. Gallè) o il pezzo fuoriserie “Vaso decorativo marrone e
color miele con decorazione screpolata”,(1897, Gallè). Accanto, le più antiche tradizioni e la
qualità dell’oreficeria ungherese sono esaltate nel “Fermaglio per mantello da donna”(1904
ca., Gyula Hay) o nel “Pendaglio a forma di pesce volante” (1904 ca., Tarjan /Huber).
Il lusso delle materie
Grazie al valore dei materiali usati, all’alto livello di manifattura, all’eleganza della forma,
anche oggetti di uso quotidiano diventano veri oggetti di lusso. Fra i capolavori esposti:
“Lampada a petrolio” (1898 ca., Selmersheim), il “Piattino con rami di vischio” (1895 ca.,
Pierre Clement Massier) o il “Set per spezie in scatola decorativa” (1899-1900 ca, Tiffany).
La natura in casa nostra
Dalla terra all’acqua, fra frutta, fiori e insetti: tutti questi elementi ricorrono nei tessuti e nei
lavori in vetro e ceramica di questa sezione. Pregevole, fra i tanti esemplari, il “ Vaso con
verso poetico e dettaglio di foresta” (1900, Gallè), della serie Verreries Parlantes, che reca
alla base un verso tratto da la Notte di Victor Hugo: “Les arbres se parlent tout bas”.
Il mondo del simbolismo
Atmosfere oniriche, vene surreali, temi figurativi che spaziano dalla mitologia classica a
quella ungherese, evocano un mondo fantastico che va oltre la storia e la realtà. Così, ad
esempio, il “Vaso con testa di fauno” (inizio ‘900, Telcs), o l’arazzo “Donna in rosso con rosa”
(1898, Rippl-Ronai).
Caffarelli ai Musei Capitolini, da mercoledi 20 febbraio a domenica 28 aprile 2013.
I capolavori della mostra “TIFFANY & GALLÉ e i maestri dell’Art Nouveau dal Museo
di Arti Applicate di Budapest”, selezionati dalle collezioni del Museo di Arti Applicate di
Budapest, giungono a Roma per illustrare l’epoca d’oro dell’Art Nouveau, nell’ambito delle
iniziative dedicate all’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-
Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con il Museo di Arti Applicate di Budapest, il Ministero
degli Affari Esteri d'Ungheria- l’Ambasciata di Ungheria in Italia, il Ministero delle Risorse Umane
d'Ungheria, il Fondo Nazionale Culturale, l’Istituto Balassi - Accademia d’Ungheria in Roma.
L’organizzazione è a cura di Zètema Progetto Cultura.
Obiettivo ideale del progetto espositivo è quello di ripercorrere, attraverso alcune opere
esemplari, la straordinaria stagione dell’Art Nouveau, con le sue novità tecnologiche e
artistiche, le contaminazione tra generi diversi e le reciproche influenze fra artisti nell’Europa
degli anni a cavallo tra l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 e la Prima Esposizione
Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino del 1911.
La collezione ospitata ai Musei Capitolini rende dunque omaggio a questa fase di splendore
dell’Arte Nuova, inconfondibile nella freschezza stilistica delle forme ”naturali” e nei raffinati
cromatismi di una materia elegantemente lavorata, in equilibrio fra astrazione e realtà.
Ispirazione e linee che risaltano negli oggetti decorativi in vetro e ceramica – la sezione
più ampia dell’esposizione - ideati dall’americano Louis Comfort Tiffany, dal francese Emile
Gallè e dai fratelli Daum, maestri vetrai di Nancy, opere raffinate che hanno influenzato e
stimolato la produzione di oggetti d’arte decorativa in Ungheria e non solo.
Ad impreziosire la mostra anche una fine selezione di gioielli e tessuti, disegnati e
realizzati da József Rónai Rippl, Ottó Eckmann e manufattura Zsolnay.
Il percorso mostra è articolato in 6 sezioni
Colori vivaci, luci nuove
Con eleganza vengono sintetizzate la semplicità delle linee e la varietà delle forme. Fra le
opere esposte, a titolo d’esempio, il “Pavone” (1898 ca.,Tiffany), vaso decorativo a strati,
iridescente, con fili di vetro incorporati, o il “Vaso decorativo lustrato di vari colori” (1894
ca.,Tiffany), una lavorazione a vetro soffiato dipinto.
Ancora, la “Lampada da tavolo con paralume di vetro Tiffany” (1890-1900, The Duffner and
Kimberly Company), con tasselli di vetro dai colori cosiddetti “opacizzanti” , che rappresenta
senza dubbio uno dei più noti prodotti di Tiffany.
31
Forme organiche
Art Nouveau e motivi floreali. Tulipani, fiori di papavero, steli di orchidee vengono
magistralmente usati per creare calici e vasi in vetro dalle forme fantasiose ispirate alla
natura: esemplari di questa lavorazione il “Vaso con petali lussureggianti d’iride” (1896-
7, Wallander) o “Chachepot” (1900 ca., P.Horti), o ancora il “Vaso decorativo con steli
d’orchidea” (1900, Gallè).
Culture lontane, tradizioni antiche
Ad influenzare la maggior parte delle opere di Tiffany e di Gallè sono due correnti artistiche
dell’epoca: il Movimento estetico e il Giapponismo (japonisme , influenza che l'arte
giapponese ha avuto sull'Occidente). Di gusto squisitamente orientaleggiante, ad esempio,
il “Vaso con crisantemi” (1896 ca. Gallè) o il pezzo fuoriserie “Vaso decorativo marrone e
color miele con decorazione screpolata”,(1897, Gallè). Accanto, le più antiche tradizioni e la
qualità dell’oreficeria ungherese sono esaltate nel “Fermaglio per mantello da donna”(1904
ca., Gyula Hay) o nel “Pendaglio a forma di pesce volante” (1904 ca., Tarjan /Huber).
Il lusso delle materie
Grazie al valore dei materiali usati, all’alto livello di manifattura, all’eleganza della forma,
anche oggetti di uso quotidiano diventano veri oggetti di lusso. Fra i capolavori esposti:
“Lampada a petrolio” (1898 ca., Selmersheim), il “Piattino con rami di vischio” (1895 ca.,
Pierre Clement Massier) o il “Set per spezie in scatola decorativa” (1899-1900 ca, Tiffany).
La natura in casa nostra
Dalla terra all’acqua, fra frutta, fiori e insetti: tutti questi elementi ricorrono nei tessuti e nei
lavori in vetro e ceramica di questa sezione. Pregevole, fra i tanti esemplari, il “ Vaso con
verso poetico e dettaglio di foresta” (1900, Gallè), della serie Verreries Parlantes, che reca
alla base un verso tratto da la Notte di Victor Hugo: “Les arbres se parlent tout bas”.
Il mondo del simbolismo
Atmosfere oniriche, vene surreali, temi figurativi che spaziano dalla mitologia classica a
quella ungherese, evocano un mondo fantastico che va oltre la storia e la realtà. Così, ad
esempio, il “Vaso con testa di fauno” (inizio ‘900, Telcs), o l’arazzo “Donna in rosso con rosa”
(1898, Rippl-Ronai).
19
febbraio 2013
TIFFANY & GALLÉ e i maestri dell’Art Nouveau dal Museo di Arti Applicate di Budapest
Dal 19 febbraio al 28 aprile 2013
arti decorative e industriali
Location
MUSEI CAPITOLINI
Roma, Piazza Del Campidoglio, 1, (Roma)
Roma, Piazza Del Campidoglio, 1, (Roma)
Biglietti
Solo Mostra € 6 intero; € 5 ridotto;
Gratuito solo per alunni di scuole medie ed elementari e per i portatori di handicap
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00; chiuso lunedì
Vernissage
19 Febbraio 2013, h 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore