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Caterina Tosoni – Mutazioni plastiche
Il linguaggio artistico come strumento per interpretare l’attualità. E’ questo il motivo conduttore
della mostra personale di Caterina Tosoni “Mutazioni plastiche”, che si tiene allo Spazio
Oberdan della Provincia di Milano dal 30 novembre 2012 al 6 gennaio 2013.
La mostra, promossa dalla Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura, è curata da Milo Goj e si avvale del contributo critico di Luca Beatrice.
Comunicato stampa
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Il linguaggio artistico come strumento per interpretare l'attualità. E’ questo il motivo conduttore
della mostra personale di Caterina Tosoni “Mutazioni plastiche”, che si tiene allo Spazio
Oberdan della Provincia di Milano dal 30 novembre 2012 al 6 gennaio 2013.
La mostra, promossa dalla Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura, è curata da Milo Goj e si
avvale del contributo critico di Luca Beatrice.
Milanese, classe 1971, Caterina Tosoni, dopo essersi diplomata al Liceo Artistico, ha frequentato,
nella sua città, una scuola di disegno anatomo-chirurgico. Ha poi lavorato come illustratrice presso
case editrici come Arnoldo Mondadori, Rusconi Hachette, Fabbri Editori, Touring Club, Selezione
dal Reader's Digest. E proprio in seguito alla sua lunga militanza nel mondo dell'informazione,
Tosoni ha elaborato la sua concezione di arte che decodifica la società, una concezione che tiene
sempre conto dell'ambivalenza dei fenomeni del nostro tempo, interpretabili sia in negativo, sia in
positivo. Per i suoi quadri-scultura (opere tridimensionali, ma impaginate all'interno di cornici da
appendere al muro) e per le sue statue, l'artista ha scelto di utilizzare la plastica, materiale che
ha una valenza negativa in quanto è una delle principali fonti di inquinamento, il cosiddetto plastic
trash, ma anche positiva, come materiale che ha permesso la realizzazione di tanti prodotti utili.
Tutte le opere vengono poi colorate con pittura acrilica monocromatica.
Ogni sala in cui l'esposizione si snoda è collegata a un tema attuale. Vi sono le mutazioni
plastiche, che danno il nome alla mostra, sculture che alludono alla ricostruzione del fisico,
negativa se riconducibile agli eccessi della chirurgia estetica ma positiva se vista come possibilità
di trapianti di organi malati. Le metamorfosi, invece presentano le contaminazioni tra i regni
animale, vegetale e minerale, negative quando l'uomo violenta la natura, ma positive quando
scienza e tecnologia permettono di incrementare i raccolti e sfamare intere popolazioni. Le
emergenze, invece, vanno lette nel doppio senso di situazioni di allarme o del venire alla luce di
elementi innovativi. Legandosi all'attualità, non poteva mancare un riferimento alla crisi economico-
finanziaria e in particolare all'euro. Caterina Tosoni ha realizzato appositamente per la mostra una
grande opera, intitolata “N-euro”, in cui si vede la moneta unica, principale fonte di preoccupazioni
(appunto quasi neurologiche) che si sta sgretolando, ma che, al tempo stesso, è in grado di
ricevere una nuova linfa vitale.
della mostra personale di Caterina Tosoni “Mutazioni plastiche”, che si tiene allo Spazio
Oberdan della Provincia di Milano dal 30 novembre 2012 al 6 gennaio 2013.
La mostra, promossa dalla Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura, è curata da Milo Goj e si
avvale del contributo critico di Luca Beatrice.
Milanese, classe 1971, Caterina Tosoni, dopo essersi diplomata al Liceo Artistico, ha frequentato,
nella sua città, una scuola di disegno anatomo-chirurgico. Ha poi lavorato come illustratrice presso
case editrici come Arnoldo Mondadori, Rusconi Hachette, Fabbri Editori, Touring Club, Selezione
dal Reader's Digest. E proprio in seguito alla sua lunga militanza nel mondo dell'informazione,
Tosoni ha elaborato la sua concezione di arte che decodifica la società, una concezione che tiene
sempre conto dell'ambivalenza dei fenomeni del nostro tempo, interpretabili sia in negativo, sia in
positivo. Per i suoi quadri-scultura (opere tridimensionali, ma impaginate all'interno di cornici da
appendere al muro) e per le sue statue, l'artista ha scelto di utilizzare la plastica, materiale che
ha una valenza negativa in quanto è una delle principali fonti di inquinamento, il cosiddetto plastic
trash, ma anche positiva, come materiale che ha permesso la realizzazione di tanti prodotti utili.
Tutte le opere vengono poi colorate con pittura acrilica monocromatica.
Ogni sala in cui l'esposizione si snoda è collegata a un tema attuale. Vi sono le mutazioni
plastiche, che danno il nome alla mostra, sculture che alludono alla ricostruzione del fisico,
negativa se riconducibile agli eccessi della chirurgia estetica ma positiva se vista come possibilità
di trapianti di organi malati. Le metamorfosi, invece presentano le contaminazioni tra i regni
animale, vegetale e minerale, negative quando l'uomo violenta la natura, ma positive quando
scienza e tecnologia permettono di incrementare i raccolti e sfamare intere popolazioni. Le
emergenze, invece, vanno lette nel doppio senso di situazioni di allarme o del venire alla luce di
elementi innovativi. Legandosi all'attualità, non poteva mancare un riferimento alla crisi economico-
finanziaria e in particolare all'euro. Caterina Tosoni ha realizzato appositamente per la mostra una
grande opera, intitolata “N-euro”, in cui si vede la moneta unica, principale fonte di preoccupazioni
(appunto quasi neurologiche) che si sta sgretolando, ma che, al tempo stesso, è in grado di
ricevere una nuova linfa vitale.
28
novembre 2012
Caterina Tosoni – Mutazioni plastiche
Dal 28 novembre 2012 al 06 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Orario di apertura
10-19.30 (martedì e giovedì fino alle 22)
chiuso il lunedì
Vernissage
28 Novembre 2012, ore 18.30
Autore
Curatore