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Warhol: Headlines
La produzione di Headline Works attraversa tutta la carriera dell’artista. Il percorso espositivo inizia con i disegni della metà degli anni cinquanta, prosegue con i dipinti degli anni sessanta, continua con le serigrafie, le stampe, le fotografie e le opere su supporto elettronico, e si conclude con i lavori eseguiti insieme ai celebri graffitisti Michel Basquiat e Keith Haring
Comunicato stampa
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Warhol Headlines è la prima grande mostra dedicata al rapporto di Andy Warhol con
l’informazione giornalistica. Fin dai suoi esordi come grafico pubblicitario, l’artista fu attratto dai
titoli dei giornali, che selezionava dopo averne sfogliato intere pile e che conservava come fonti per
le proprie opere. Nacquero così le Headline Works, le opere-titolo che rielaboravano prime pagine o
ritagli stampa e che egli eseguì con tutti i media e in tutti i formati: opere bi –e tridimensionali,
video e programmi televisivi che seguivano l’evoluzione dei canali dell’informazione, dalla stampa
alle TV via cavo. Protagonista della pop art, Warhol prediligeva la stampa popolare e in particolare
i tabloid, come il Daily News o il New York Post, orientandosi verso le stesse notizie che colpivano
il grande pubblico: i pettegolezzi sulle celebrità (da Margaret d’Inghilterra a Madonna) e gli eventi
catastrofici (dai disastri aerei ai terremoti). Non mancano tuttavia anche articoli di critica sociale,
come quelli, di solito relegati in fondo ai giornali, che ricordano le morti dovute a percosse della
polizia.
La produzione di Headline Works attraversa tutta la carriera dell’artista. Il percorso espositivo inizia
con i disegni della metà degli anni cinquanta, prosegue con i dipinti degli anni sessanta, continua
con le serigrafie, le stampe, le fotografie e le opere su supporto elettronico, e si conclude con i
lavori eseguiti insieme ai celebri graffitisti Michel Basquiat e Keith Haring.
La mostra è organizzata dalla National Gallery di Washington, insieme con il Warhol Museum di
Pittsburgh, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e il Museum für Moderne Kunst di
Francoforte. Sono tutti musei che possiedono opere di Warhol. La tappa della mostra in Italia era
comunque necessaria, perché qui si conserva, presso la Reggia di Caserta, la più grande delle operetitolo è il monumentale trittico Fate presto che riproduce la prima pagina de “ Il Mattino” di Napoli
del 23 novembre 1981 e che fu commissionato dal gallerista napoletano Lucio Amelio in occasione
del terremoto dell’Irpinia.
La curatrice è Molly Donovan del Dipartimento d’arte moderna della National Gallery di
Washington mentre il commissario della mostra a Roma è Angelandreina Rorro. Il tour della mostra
è stato reso possibile dalla Terra Foundation.
l’informazione giornalistica. Fin dai suoi esordi come grafico pubblicitario, l’artista fu attratto dai
titoli dei giornali, che selezionava dopo averne sfogliato intere pile e che conservava come fonti per
le proprie opere. Nacquero così le Headline Works, le opere-titolo che rielaboravano prime pagine o
ritagli stampa e che egli eseguì con tutti i media e in tutti i formati: opere bi –e tridimensionali,
video e programmi televisivi che seguivano l’evoluzione dei canali dell’informazione, dalla stampa
alle TV via cavo. Protagonista della pop art, Warhol prediligeva la stampa popolare e in particolare
i tabloid, come il Daily News o il New York Post, orientandosi verso le stesse notizie che colpivano
il grande pubblico: i pettegolezzi sulle celebrità (da Margaret d’Inghilterra a Madonna) e gli eventi
catastrofici (dai disastri aerei ai terremoti). Non mancano tuttavia anche articoli di critica sociale,
come quelli, di solito relegati in fondo ai giornali, che ricordano le morti dovute a percosse della
polizia.
La produzione di Headline Works attraversa tutta la carriera dell’artista. Il percorso espositivo inizia
con i disegni della metà degli anni cinquanta, prosegue con i dipinti degli anni sessanta, continua
con le serigrafie, le stampe, le fotografie e le opere su supporto elettronico, e si conclude con i
lavori eseguiti insieme ai celebri graffitisti Michel Basquiat e Keith Haring.
La mostra è organizzata dalla National Gallery di Washington, insieme con il Warhol Museum di
Pittsburgh, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e il Museum für Moderne Kunst di
Francoforte. Sono tutti musei che possiedono opere di Warhol. La tappa della mostra in Italia era
comunque necessaria, perché qui si conserva, presso la Reggia di Caserta, la più grande delle operetitolo è il monumentale trittico Fate presto che riproduce la prima pagina de “ Il Mattino” di Napoli
del 23 novembre 1981 e che fu commissionato dal gallerista napoletano Lucio Amelio in occasione
del terremoto dell’Irpinia.
La curatrice è Molly Donovan del Dipartimento d’arte moderna della National Gallery di
Washington mentre il commissario della mostra a Roma è Angelandreina Rorro. Il tour della mostra
è stato reso possibile dalla Terra Foundation.
11
giugno 2012
Warhol: Headlines
Dall'undici giugno al 09 settembre 2012
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 9.30 alle 19. (la biglietteria chiude alle 18.45) Chiusura il lunedì
Vernissage
11 Giugno 2012, ore 18.30
Editore
ELECTA
Autore
Curatore