Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pino Pinelli
A Lipari, la Chiesa di Santa Caterina è lo spazio scelto per raccontare quarant’anni di lavoro del pittore Pino Pinelli. Una vera e propria antologica, una mostra omnia, dove i tre elementi cari all’artista, lo spazio, il colore e la pittura si fondono nel contesto del Mito. Pinelli è celebre, ed in questo è Maestro assoluto, per le sue pitture disseminate che ci portano fin dentro il suo mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
1 Giugno 2012 / 8 Luglio 2012
PINO PINELLI
LIPARI
Chiesa di Santa Caterina /
Museo Archeologico Regionale Eoliano Luigi Bernabò Brea
A Lipari, la Chiesa di Santa Caterina è lo spazio scelto per raccontare quarant’anni di lavoro del pittore Pino Pinelli. Una vera e propria antologica, una mostra omnia, dove i tre elementi cari all’artista, lo spazio, il colore e la pittura si fondono nel contesto del Mito. Pinelli è celebre, ed in questo è Maestro assoluto, per le sue pitture disseminate che ci portano fin dentro il suo mondo.
Se il Mito è una narrazione sacrale relativa alle origini del mondo, il lavoro di Pinelli (lui nato etneo in via del Teatro greco a Catania) può essere definito un riavvicinamento a questo momento sorgivo del mondo, i cui protagonisti non sono Dei ed Eroi, ma la loro stessa azione di interrogare il Cosmo e la Vita.
Pinelli rompe il concetto di quadro, dal lontano 1976, lasciando che il quadro ridotto a frammento e a grumo di colore ritorni ad essere tutt'uno con le pareti. Il muro entra così nell'opera o viceversa possiamo dire che il frammento viene ricomposto dal muro in un tutto integrale. Le opere di Pinelli sono frammenti di colore che vengono disseminati sulle pareti, gettati sul muro come i semi gettati dal contadino. Anche nell'antichità i rituali legati al mondo contadino e alle festività agresti venivano fissati sulle pareti delle case o dei templi, oppure sulla superficie dei vasi; così sugli scudi, le tappezzerie e gli oggetti quotidiani acquistando un valore mitico nel corso del tempo. La tradizione da tutti condivisa doveva garantire la fertilità dei campi e la prosperità politica. Il tempo di quelle opere era il tempo ciclico del mondo rurale, in cui ogni anno, alla fine dell'inverno, gli Dei morti risorgevano alla Vita in Primavera.
Come un seme la pittura ha anche la funzione di portare alla luce qualcosa che nasce al buio, ancora inconoscibile, e renderla tattile, concreta. Le opere diventano metope, il rosso, il nero le cui superfici sono vellutate o ricoperte di cristalli di roccia pungente.
Una volta Pinelli ha scritto: “Come un guerriero cieco, cerco la luce”. Si tratta di un'energia ctonia che nasce e prende corpo, acquista colore alla luce, e sensualità, tattilità sulle pareti delle stanze dove ci interroghiamo sul senso della vita.
01
giugno 2012
Pino Pinelli
Dal primo giugno all'otto luglio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE EOLIANO LUIGI BERNABO’ BREA
Lipari, Via Castello, (Messina)
Lipari, Via Castello, (Messina)
Autore