25 marzo 2010

fino al 5.IV.2010 Franco Vaccari Rovereto (tn), Transarte

 
Una corsa nel passato e nel presente. E si scopre che l’intento dell’artista è di porgere le opere affinché siano masticate e rimasticate. Solo così possono esser realmente apprezzate...

di

L’attenzione
al percorso e alle opere di Franco Vaccari (Modena, 1936) è sempre stato alto e costante. Recente è la grande
esposizione Col Tempo, che lo
Spazio Oberdan di Milano gli ha dedicato nel 2007, nonché la “retrospettiva”
organizzata a Lugano.
A
Rovereto Vaccari aveva già esposto nel 2005, sempre alla galleria Transarte,
nella precedente sede, e proprio una serie di lavori dedicati al buio. Ma
questa antologica è una sorpresa che il gallerista e collezionista Sergio
Poggianella ha dedicato a Vaccari, dimostrando l’interessamento alla sua
produzione, un interesse che ha coltivato nel corso degli anni, tanto da
sorprendere l’artista stesso.
La
rassegna raccoglie una quarantina di opere, tra cui le quattro tracce
fotografiche inedite Transiberianarte 1, 2, 4, 5 del 2005, realizzate durante l’installazione proposta
a Rovereto, e una serie di opere storiche importanti. È inedito anche il
taccuino contenente studi e schizzi preparatori per il Codice a barre realizzati in occasione della mostra Ossessioni, allestita ad Aosta nel 1990. Il taccuino, composto
da 21 fogli, oltre a essere una sorta di bozzetto contiene anche trascritta
tutta la riflessione filosofica che sta dietro a questa importante tappa di Vaccari.
Franco Vaccari - Transberianarte (4) - 2005 - stampa laser a colori su dibond - cm 73,3x100
Si
parte, ad esempio, da una citazione di Gadamer sul mito greco per arrivare alla constatazione che
l’uomo contemporaneo vive in una “indigenza simbolica” di “irriconoscibilità” dei miti, mentre i miti attuali non sono più in
grado di accomunare simbolicamente l’uomo. Ed ecco che tutta la serie dei
codici a barre, identificati come segni dei tempi che circondano la nostra
vita, non sono altro che le nuove vesti dei miti usate per tornare in auge.
Nello stesso tempo in essi c’è una leggibilità, ma anche una verità occultata,
ed è in questa piega che Vaccari lavora ed elabora il suo immaginario
artistico.
Non
sono facili da vedere esposti i due grandi oli Dream Idea Miky Mouse Ready
Made
(1982-85) e Miky Mouse Ready
Made
del 1985. E notevole è il gruppo
di quadri realizzati in tecnica mista dedicati all’universo onirico, come Sogno
del 4-5-86 (Testa incatenata)
, Sogno
(Porta socchiusa)
, Sogno del
2-4-1986
(tutti del 1986) e Sogno
(Aquila con berretto frigio)
(1987).
Franco Vaccari - Sogno (Aquila con berretto frigio) - 1987 - tecnica mista su tela - cm 75x87
Una
serie di appunti, studi per installazioni, carte e schizzi riempiono le pareti
della galleria, ma intercalati con gli oli dei vari dittici, realizzati nel
1989, tra cui indimenticabili sono quelli dedicati a Roberto Rossellini e quindi al film Europa 51 e a Lucchino Visconti per Ossessione. Jeff Koons e Giorgio
de Chirico
sono i soggetti degli
altri due dittici, segni d’amore e di teoria che Vaccari ha per l’immagine
cinematografica e la pittura.

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Vaccari
allo Spazio Oberdan
Alla
Civica di Modena
La
retrospettiva di Lugano

claudio cucco
mostra visitata il 26 febbraio 2010


dal 26 febbraio al 5 aprile 2010
Franco Vaccari. Le tracce occultate. Storie di codici
a barre e di sciamani
a
cura di Sergio Poggianella e Michela Esposito
Galleria
Transarte
Via
Valbusa Grande, 2 – 38068 Rovereto (TN)
Orario:
solo per appuntamento
Ingresso
libero
Catalogo
Alcione Edizioni
Info:
tel./fax +39 0464432326; info@transarte.it; www.transarte.it

[exibart]


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