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Stefano Faravelli – Il piccolo contiene il grande. Il mondo in un taccuino
Terre Rare ospita, in collaborazione con l’Associazione Illustratori, la personale di Stefano Faravelli, organizzata nell’ambito della nuova programmazione di corsi AI su Bologna (con sede allo Studio Grafico RAM).
Comunicato stampa
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Presentiamo l’autore e l’anima della mostra nel modo che riteniamo migliore: con le stesse parole di Faravelli
.
“Come pittore ho svolto un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero: un percorso fatto di mostre personali e collettive, di scenografie, dipinti, illustrazioni, carnet de voyage che si trasformano in libri e stimoli a viaggiare e raccontare.
Dopo l'esperienza come scenografo, pittore, creatore di marionette al Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, a partire dal 1987, negli anni novanta la mia pittura si fa più esplicitamente strumento di percezione di quel 'mondo intermedio' che è fatto 'della stessa sostanza di cui son fatti i sogni'.”
”Del carnet come genere mi interessa l’aspetto narrativo, il suo testimoniare il lavoro nel
suo farsi, il suo essere, in itinere, scrittura e disegno, rappresentazione della cosa e
narrazione di ciò che accade in me mentre la percepisco, delle memorie che sollecita, dei
pensieri che attiva.
Il carnet coniuga pittura e filosofia e teme lo sguardo frettoloso.
Ogni pagina dei carnet è un tesoro per la mia vita e per la mia memoria.
Ciò che mi spinge è il valore inestimabile della bellezza, ovunque mi sia dato di
incontrarla: l’appello alla preghiera a Timbouctù, il cane disteso al sole sui ghat di
Varanasi, le nuvole dell’ultimo monsone…”
.
“Come pittore ho svolto un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero: un percorso fatto di mostre personali e collettive, di scenografie, dipinti, illustrazioni, carnet de voyage che si trasformano in libri e stimoli a viaggiare e raccontare.
Dopo l'esperienza come scenografo, pittore, creatore di marionette al Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, a partire dal 1987, negli anni novanta la mia pittura si fa più esplicitamente strumento di percezione di quel 'mondo intermedio' che è fatto 'della stessa sostanza di cui son fatti i sogni'.”
”Del carnet come genere mi interessa l’aspetto narrativo, il suo testimoniare il lavoro nel
suo farsi, il suo essere, in itinere, scrittura e disegno, rappresentazione della cosa e
narrazione di ciò che accade in me mentre la percepisco, delle memorie che sollecita, dei
pensieri che attiva.
Il carnet coniuga pittura e filosofia e teme lo sguardo frettoloso.
Ogni pagina dei carnet è un tesoro per la mia vita e per la mia memoria.
Ciò che mi spinge è il valore inestimabile della bellezza, ovunque mi sia dato di
incontrarla: l’appello alla preghiera a Timbouctù, il cane disteso al sole sui ghat di
Varanasi, le nuvole dell’ultimo monsone…”
14
ottobre 2011
Stefano Faravelli – Il piccolo contiene il grande. Il mondo in un taccuino
Dal 14 ottobre al 05 novembre 2011
arte moderna e contemporanea
Location
TERRE RARE
Bologna, Via De' Carbonesi, 6, (Bologna)
Bologna, Via De' Carbonesi, 6, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-13 e 15.30-19.30
chiuso giovedì pomeriggio e domenica
Vernissage
14 Ottobre 2011, h 18.30
Autore