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Kumbha Mela. Il viaggio dell’Anima
Cento immagini in bianco e nero e colori della mostra guidano il visitatore all’interno del più grande pellegrinaggio religioso: l’ultimo Kumbha Mela svoltosi ad Haridwar, sotto le montagne dell’Himalaya, dove si stimano siano passati oltre quaranta milioni di persone. Raccontano un viaggio incredibile che gli autori hanno intrapreso accanto ai fedeli
Comunicato stampa
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Titolo: Kumbha Mela – Il viaggio dell’Anima
Direzione Artistica: Gianni Pinnizzotto
Fotografi: Guido Ciattaglia - Roberta Micagli – Emiliano Pinnizzotto - Gianni Pinnizzotto – Sabrina Zimmitti
- Copyright: GRAFFITI
Sponsor: EPSON Italia – STANTE YOUR LOGISTICS WAY: Quando cultura e trasporto incrociano le loro strade.
Luogo: Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini"- Roma, Piazza G. Marconi, 14
Inaugurazione: Sabato 8 ottobre 2011 – ore 15.00
Periodo: 8 ottobre – 15 novembre 2011
Verrà inaugurata sabato 8 ottobre 2011 alle ore 15.00 presso la Sala Conferenze del Museo
Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma la mostra fotografica della Graffiti: “ Kumbha Mela – Il viaggio dell’Anima”
All’inaugurazione intervengono:
Luigi La Rocca - Soprintendente del Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini”
Gianni Pinnizzotto - Direttore della Graffiti
Conferenza di Giorgio Furlan – Direttore dell’Accademia Yoga di Roma
A seguire Bajan e Mantra (Canti e Musica)
Cento immagini in bianco e nero e colori della mostra guidano il visitatore all’interno del più
grande pellegrinaggio religioso: l’ultimo Kumbha Mela svoltosi ad Haridwar, sotto le montagne
dell’Himalaya, dove si stimano siano passati oltre quaranta milioni di persone. Raccontano un
viaggio incredibile che gli autori hanno intrapreso accanto ai fedeli.
Dall’avvicinamento, agli accampamenti della gente, dai riti di preghiera alle abluzioni. Dagli
sguardi, espressioni, gesti, di Yogi, Santoni, Naga o di semplici fedeli, riuniti in questa preghiera collettiva la cui sonorità emanava continuamente una serenità e una pace nonostante l’imponente massa di persone, fino al momento più importante cioè lo Shahi Snan o “bagno dell’imperatore” quando i Naga in una lunga processione si immergono nel Gange, in quello che viene considerato il momento astrale più propizio.
Il Kumbha Mela è il massimo evento religioso dell’induismo e il più grande pellegrinaggio del
pianeta. Milioni di persone si radunano, viaggiando con ogni mezzo da tutta l’India, in una delle città sacre, Haridwar, Allahabad, Ujjain e Nashik, che ciclicamente lo ospitano.
Il Kumbha Mela è registrato nel libro dei Guinness dei Primati come il più grande affollamento umano del mondo.
Il pellegrinaggio viene svolto in una versione minore ogni tre anni e ogni dodici in quella grande (Maha Kumbha Mela) quando, secondo l’astrologia Vedica, il Pianeta Giove entra in Acquario e il Sole in Ariete.
Secondo la religione induista, le anime rinascono dopo la morte in un continuo ciclo chiamato
Karma, la liberazione da queste rinascite viene chiamata Moksha.
Lo scopo per i fedeli Hindu è raggiungere l’illuminazione spirituale, purificare l’anima lavando i propri peccati facendo i riti e le abluzioni nelle acque del Sacro Gange. Chiunque, durante il Kumbha Mela, si immerge avrà un grande beneficio nella prossima vita e nel ciclo delle
reincarnazioni. Per l’occasione oltre ai fedeli, si radunano tutti gli Yogi, gli asceti, i maestri
spirituali, i Guru e i Sadhu da tutta l’India, rendendo il festival uno spettacolo fermo nel tempo a centinaia di anni fa.
Tra loro ci sono i Naga, che vivono sulle montagne e nelle grotte, completamente nudi e cosparsi di cenere, a simboleggiare il distacco dalla vita terrena, praticando anche l’automortificazione corporea. Si ispirano tutti al Dio Shiva, considerato il Maestro di tutti gli Yogi.
Inoltre, sarà esposta una inedita statua in pietra con pitture policrome e dorature di Ganeśa, la divinità dalla testa di elefante, appartenente alle collezioni asiatiche della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
Figlio del dio Śiva e di sua moglie, la dea Pārvatī, Ganeśa è uno degli dei più amati della religiosità induista, ed anche uno dei più conosciuti in occidente.
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Piazza Guglielmo Marconi, 14 – 00144 Roma EUR
www.pigorini.beniculturali.it – s-mnpe@beniculturali.it
06549521 – fax 0654952310
Info e Comunicazione 0654952269 – s-mnpe.comunicazione@beniculturali.it
Via Latina n. 511/517 - 00179 Rome/Italy - Phone/Fax 0039.0645439313 / 0039.0678147348
http www.graffitipress.it - www.graffitiphoto.com - www.graffitiscuola.it -
E-mail: redazione@graffitipress.it direzione@graffitiscuola.it info@graffitiscuola.it
Direzione Artistica: Gianni Pinnizzotto
Fotografi: Guido Ciattaglia - Roberta Micagli – Emiliano Pinnizzotto - Gianni Pinnizzotto – Sabrina Zimmitti
- Copyright: GRAFFITI
Sponsor: EPSON Italia – STANTE YOUR LOGISTICS WAY: Quando cultura e trasporto incrociano le loro strade.
Luogo: Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini"- Roma, Piazza G. Marconi, 14
Inaugurazione: Sabato 8 ottobre 2011 – ore 15.00
Periodo: 8 ottobre – 15 novembre 2011
Verrà inaugurata sabato 8 ottobre 2011 alle ore 15.00 presso la Sala Conferenze del Museo
Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma la mostra fotografica della Graffiti: “ Kumbha Mela – Il viaggio dell’Anima”
All’inaugurazione intervengono:
Luigi La Rocca - Soprintendente del Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini”
Gianni Pinnizzotto - Direttore della Graffiti
Conferenza di Giorgio Furlan – Direttore dell’Accademia Yoga di Roma
A seguire Bajan e Mantra (Canti e Musica)
Cento immagini in bianco e nero e colori della mostra guidano il visitatore all’interno del più
grande pellegrinaggio religioso: l’ultimo Kumbha Mela svoltosi ad Haridwar, sotto le montagne
dell’Himalaya, dove si stimano siano passati oltre quaranta milioni di persone. Raccontano un
viaggio incredibile che gli autori hanno intrapreso accanto ai fedeli.
Dall’avvicinamento, agli accampamenti della gente, dai riti di preghiera alle abluzioni. Dagli
sguardi, espressioni, gesti, di Yogi, Santoni, Naga o di semplici fedeli, riuniti in questa preghiera collettiva la cui sonorità emanava continuamente una serenità e una pace nonostante l’imponente massa di persone, fino al momento più importante cioè lo Shahi Snan o “bagno dell’imperatore” quando i Naga in una lunga processione si immergono nel Gange, in quello che viene considerato il momento astrale più propizio.
Il Kumbha Mela è il massimo evento religioso dell’induismo e il più grande pellegrinaggio del
pianeta. Milioni di persone si radunano, viaggiando con ogni mezzo da tutta l’India, in una delle città sacre, Haridwar, Allahabad, Ujjain e Nashik, che ciclicamente lo ospitano.
Il Kumbha Mela è registrato nel libro dei Guinness dei Primati come il più grande affollamento umano del mondo.
Il pellegrinaggio viene svolto in una versione minore ogni tre anni e ogni dodici in quella grande (Maha Kumbha Mela) quando, secondo l’astrologia Vedica, il Pianeta Giove entra in Acquario e il Sole in Ariete.
Secondo la religione induista, le anime rinascono dopo la morte in un continuo ciclo chiamato
Karma, la liberazione da queste rinascite viene chiamata Moksha.
Lo scopo per i fedeli Hindu è raggiungere l’illuminazione spirituale, purificare l’anima lavando i propri peccati facendo i riti e le abluzioni nelle acque del Sacro Gange. Chiunque, durante il Kumbha Mela, si immerge avrà un grande beneficio nella prossima vita e nel ciclo delle
reincarnazioni. Per l’occasione oltre ai fedeli, si radunano tutti gli Yogi, gli asceti, i maestri
spirituali, i Guru e i Sadhu da tutta l’India, rendendo il festival uno spettacolo fermo nel tempo a centinaia di anni fa.
Tra loro ci sono i Naga, che vivono sulle montagne e nelle grotte, completamente nudi e cosparsi di cenere, a simboleggiare il distacco dalla vita terrena, praticando anche l’automortificazione corporea. Si ispirano tutti al Dio Shiva, considerato il Maestro di tutti gli Yogi.
Inoltre, sarà esposta una inedita statua in pietra con pitture policrome e dorature di Ganeśa, la divinità dalla testa di elefante, appartenente alle collezioni asiatiche della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
Figlio del dio Śiva e di sua moglie, la dea Pārvatī, Ganeśa è uno degli dei più amati della religiosità induista, ed anche uno dei più conosciuti in occidente.
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Piazza Guglielmo Marconi, 14 – 00144 Roma EUR
www.pigorini.beniculturali.it – s-mnpe@beniculturali.it
06549521 – fax 0654952310
Info e Comunicazione 0654952269 – s-mnpe.comunicazione@beniculturali.it
Via Latina n. 511/517 - 00179 Rome/Italy - Phone/Fax 0039.0645439313 / 0039.0678147348
http www.graffitipress.it - www.graffitiphoto.com - www.graffitiscuola.it -
E-mail: redazione@graffitipress.it direzione@graffitiscuola.it info@graffitiscuola.it
08
ottobre 2011
Kumbha Mela. Il viaggio dell’Anima
Dall'otto ottobre al 15 novembre 2011
fotografia
Location
PALAZZO DELLE SCIENZE – MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO PIGORINI
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 14, (Roma)
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 14, (Roma)
Vernissage
8 Ottobre 2011, ore 15
Autore
Curatore