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Suggestioni da un’estetica surrazionale
mostra collettiva
Comunicato stampa
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La Mostra che presentiamo, una sessantina di opere pittoriche, scultoree, fotografiche, dei 20 artisti presenti è frutto di una attenta elaborazione, tesa a selezionare fra le tante opere del centinaio di artisti, che hanno aderito al nostro Movimento Surrazionale lo scorso anno 2010, quelle più attinenti alla finalità indicata: esplorare i possibili elementi fondanti una estetica di natura surrazionale. L'accettazione delle indicazioni contenute nel Manifesto pubblicato nel nostro blog:http://www.surrazionale.ning.com e la prevalente suggestione provocata dal neologismo – curiosità ed interesse sbocciati in molte personalità della cultura reggiana e non solo, di fronte alla parola inusitata e ai suoi derivati (surrazionalismo-surrazionalisti) – hanno stimolato gli artisti aderenti a produrre, nell'arco di una decina di mesi appena, alcune opere con chiaro riferimento al nostro Manifesto. Ne è scaturita una serie di proposte di indubbio interesse artistico: da un lato, con un evidente scarto di natura estetica rispetto alla precedente opera di molti artisti; e dall'altro, tramite una sintomatica produzione di tele, fotografie, sculture che hanno evidenziato alcuni personali caratteri dell'interpretazione (seppur soggettiva) del concetto di surrazionale estetico.
Prima ancora di maturare una convincente idea del surrazionalismo in arte – compito che si prefigge il Convegno del 9 aprile, specie nell'analisi che esporrà il critico Marzio Dall'Acqua – si sono realizzate opere di notevole livello artistico, indipendentemente dai risultati che ci si attendevano.
Ogni artista si è dedicato con passione insolita (a detta degli stessi autori) a sviluppare ciò che riteneva affine alle stimolazioni date dal termine 'surrazionale', esplorando le vie più inerenti alla filosofia della rêverie e alla fenomenologia dell'immaginario che erano state loro presentate in alcuni seminari su Bachelard.
Alcuni artisti invero sono stati invitati per avere realizzato opere pittoriche e scultoree (Montecchi, Sorel, Coppola) nelle quali si sono ravvisate delle componenti surrazionali, per quanto inconsce o inconsapevoli, che ne hanno consentito a pieno titolo la presenza nella Mostra. In effetti, questi primi passi che si stanno tentando verso un'arte tanto innovativa quanto originale nei suoi caratteri – molti ancora da scoprire – rappresentano un itinerario che può essere in fieri nella produzione artistica di autori che non hanno cessato di sperimentare, innovare e cercare strade diverse dalle correnti esistenti.
Il lavoro di indagine e approfondimento dell'estetica surrazionale è dunque solo agli inizi. Si potrà sviluppare meglio in futuro se l'incidenza delle attuali proposte artistiche che danno vita alla Mostra di palazzo Casotti sarà di tale impatto con il pubblico che la frequenterà in queste settimane da stimolare ulteriori ricerche nell'ambito della filosofia immaginale che Bachelard ci ha lasciato. Non è superfluo accennare al Convegno che si terrà qui a Reggio Emilia in aprile: dagli interventi degli otto esperti di livello internazionale, chiamati a dare il loro specifico contributo all'interpretazione del pensiero bachelardiano, ci si attende una determinante quanto necessaria illuminazione proprio nei riguardi della concezione estetica, della creatività, delle suggestioni e delle potenzialità dell'immagi-nale che ha elaborato negli anni '40-'60 del Novecento l'epistemologo francese.
A noi basta, per ora, avere suggerito ipotesi e stimoli alla creatività di molti artisti reggiani, e non solo. Se l'idea di proporre alla città di Reggio Emilia una Mostra d'arte inerente al surrazionale e un Convegno di delucidazione del pensiero estetico relativo all'immaginale troverà consensi e si irradierà per essere una opportuna occasione di studio e di elaborazione, avremmo già di che essere soddisfatti.
La nostra città accoglie per la prima volta, all'Università degli Studi di Modena e Reggio e in Comune, due importanti aspetti della cultura e dell'arte legati al nome di Gaston Bachelard.
Prima ancora di maturare una convincente idea del surrazionalismo in arte – compito che si prefigge il Convegno del 9 aprile, specie nell'analisi che esporrà il critico Marzio Dall'Acqua – si sono realizzate opere di notevole livello artistico, indipendentemente dai risultati che ci si attendevano.
Ogni artista si è dedicato con passione insolita (a detta degli stessi autori) a sviluppare ciò che riteneva affine alle stimolazioni date dal termine 'surrazionale', esplorando le vie più inerenti alla filosofia della rêverie e alla fenomenologia dell'immaginario che erano state loro presentate in alcuni seminari su Bachelard.
Alcuni artisti invero sono stati invitati per avere realizzato opere pittoriche e scultoree (Montecchi, Sorel, Coppola) nelle quali si sono ravvisate delle componenti surrazionali, per quanto inconsce o inconsapevoli, che ne hanno consentito a pieno titolo la presenza nella Mostra. In effetti, questi primi passi che si stanno tentando verso un'arte tanto innovativa quanto originale nei suoi caratteri – molti ancora da scoprire – rappresentano un itinerario che può essere in fieri nella produzione artistica di autori che non hanno cessato di sperimentare, innovare e cercare strade diverse dalle correnti esistenti.
Il lavoro di indagine e approfondimento dell'estetica surrazionale è dunque solo agli inizi. Si potrà sviluppare meglio in futuro se l'incidenza delle attuali proposte artistiche che danno vita alla Mostra di palazzo Casotti sarà di tale impatto con il pubblico che la frequenterà in queste settimane da stimolare ulteriori ricerche nell'ambito della filosofia immaginale che Bachelard ci ha lasciato. Non è superfluo accennare al Convegno che si terrà qui a Reggio Emilia in aprile: dagli interventi degli otto esperti di livello internazionale, chiamati a dare il loro specifico contributo all'interpretazione del pensiero bachelardiano, ci si attende una determinante quanto necessaria illuminazione proprio nei riguardi della concezione estetica, della creatività, delle suggestioni e delle potenzialità dell'immagi-nale che ha elaborato negli anni '40-'60 del Novecento l'epistemologo francese.
A noi basta, per ora, avere suggerito ipotesi e stimoli alla creatività di molti artisti reggiani, e non solo. Se l'idea di proporre alla città di Reggio Emilia una Mostra d'arte inerente al surrazionale e un Convegno di delucidazione del pensiero estetico relativo all'immaginale troverà consensi e si irradierà per essere una opportuna occasione di studio e di elaborazione, avremmo già di che essere soddisfatti.
La nostra città accoglie per la prima volta, all'Università degli Studi di Modena e Reggio e in Comune, due importanti aspetti della cultura e dell'arte legati al nome di Gaston Bachelard.
19
marzo 2011
Suggestioni da un’estetica surrazionale
Dal 19 marzo al 10 aprile 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO CASOTTI
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Casotti, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Casotti, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
ore 10-12 e 15-19.30 Chiusura: lunedì e mercoledì
Sito web
www.surrazionale.ning.com
Autore
Curatore