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Lorenzo Cicerchia – Le piogge acide nella pittura
Al tredicesimo anno della sua attività didattica, la Scuola di Pittura “Scienza dell’Arte” organizza a Roma, alla Torretta Valadier di Ponte Milvio, una mostra di dipinti di Lorenzo Cicerchia, storico, anche se giovane, componente della Scuola, che, da allievo, è passato oramai da vari anni al ruolo di maestro.
Comunicato stampa
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Al tredicesimo anno della sua attività didattica, la Scuola di Pittura “Scienza dell’Arte” organizza a Roma, alla Torretta Valadier di Ponte Milvio, una mostra di dipinti di Lorenzo Cicerchia, storico, anche se giovane, componente della Scuola, che, da allievo, è passato oramai da vari anni al ruolo di maestro. Al suo attivo artistico una nutrita serie di opere (dipinti a olio, tempere grasse, disegni) di cui questa mostra offre una attenta selezione.
Parte essenziale di “Scienza dell’Arte” è la “Scuola del Nudo”, una delle poche realtà romane (se non l’unica) in cui si può davvero imparare a disegnare e dipingere la figura attraverso lo studio delle alte tecnologie e i crismi dei secoli passati. E, proprio nella Suola nella quale è attualmente docente, Cicerchia ha ideato e dipinto la gran parte dei quadri di questa esposizione.
Dice tra l’altro di lui Marco Rossati nella presentazione a catalogo:
…”Ben presto, avanzando nella sua vena, più satirica e edonistica che tragica, comincia a sentire un po’ stretto perfino Lucian Freud, che ancora gli si ergeva a vendicatore dell’Antico ed estrema fioritura del Moderno.
Le pennellate gli guizzano di mano ormai con padronanza, a seguito di attente osservazioni e riflessioni e il suo modo di percepire la natura cromatica delle cose e degli animi lo porta a un colorismo acceso e pungente, talvolta capace, però, di assumere quegli accenti sostanzialmente lirici e psicologici che sono tra gli elementi più attrattivi della sua pittura.
Così a Cicerchia, ancora nel mezzo del cammino dei suoi vent’anni, già si apre l’accesso allo stile, a una poetica tutta sua. Una visione che, nata dalla deiezione della cartaccia illustrata, del movie e del tivvù, è utilizzata da Cicerchia come fertilizzante per il suo lavoro, dopo essersene portato dentro (diremmo volontariamente e con arguta fermezza) le fantasmagorie e le decalcomanie. Impressioni del subimmaginario mediatico, specchi satirici della nostra speranza di una realtà più alta e perfetta e lenti colorate e deformanti attraverso cui esaminare “una delle tante nature possibili, ma tra le subdolamente peggiori” delle cose da dipingere, corrose dalla tempesta imperversante della raspa del tempo e intrise delle piogge acide della Scuola di Pittura, nella quale, da tempo, è un maestro”.
La mostra, ricca, vivace e trasudante colore e ironia, presenta, tra oli e tempere grasse, una trentina di lavori: nudi, ritratti, capricci e immaginazioni di vario tipo.
Dipinti tesi a un’idea di arte di alti intenti e ambizioni, che Cicerchia riesce a portare sulla tela con grande vitalità.
Lorenzo Cicerchia è nato ha Roma nel 1981. Dopo il liceo classico ha frequentato per un alcuni anni l’Istituto Europeo di Design, finché, cominciando ad individuare la natura prettamente artistica del suo temperamento, è entrato a studiare alla Scuola di Pittura e Disegno “Scienza dell’Arte” diretta da Marco Rossati, di cui oggi è assistente.
Nel 2008 si è laureato in Storia dell’Arte.
Vive e lavora a Roma.
Parte essenziale di “Scienza dell’Arte” è la “Scuola del Nudo”, una delle poche realtà romane (se non l’unica) in cui si può davvero imparare a disegnare e dipingere la figura attraverso lo studio delle alte tecnologie e i crismi dei secoli passati. E, proprio nella Suola nella quale è attualmente docente, Cicerchia ha ideato e dipinto la gran parte dei quadri di questa esposizione.
Dice tra l’altro di lui Marco Rossati nella presentazione a catalogo:
…”Ben presto, avanzando nella sua vena, più satirica e edonistica che tragica, comincia a sentire un po’ stretto perfino Lucian Freud, che ancora gli si ergeva a vendicatore dell’Antico ed estrema fioritura del Moderno.
Le pennellate gli guizzano di mano ormai con padronanza, a seguito di attente osservazioni e riflessioni e il suo modo di percepire la natura cromatica delle cose e degli animi lo porta a un colorismo acceso e pungente, talvolta capace, però, di assumere quegli accenti sostanzialmente lirici e psicologici che sono tra gli elementi più attrattivi della sua pittura.
Così a Cicerchia, ancora nel mezzo del cammino dei suoi vent’anni, già si apre l’accesso allo stile, a una poetica tutta sua. Una visione che, nata dalla deiezione della cartaccia illustrata, del movie e del tivvù, è utilizzata da Cicerchia come fertilizzante per il suo lavoro, dopo essersene portato dentro (diremmo volontariamente e con arguta fermezza) le fantasmagorie e le decalcomanie. Impressioni del subimmaginario mediatico, specchi satirici della nostra speranza di una realtà più alta e perfetta e lenti colorate e deformanti attraverso cui esaminare “una delle tante nature possibili, ma tra le subdolamente peggiori” delle cose da dipingere, corrose dalla tempesta imperversante della raspa del tempo e intrise delle piogge acide della Scuola di Pittura, nella quale, da tempo, è un maestro”.
La mostra, ricca, vivace e trasudante colore e ironia, presenta, tra oli e tempere grasse, una trentina di lavori: nudi, ritratti, capricci e immaginazioni di vario tipo.
Dipinti tesi a un’idea di arte di alti intenti e ambizioni, che Cicerchia riesce a portare sulla tela con grande vitalità.
Lorenzo Cicerchia è nato ha Roma nel 1981. Dopo il liceo classico ha frequentato per un alcuni anni l’Istituto Europeo di Design, finché, cominciando ad individuare la natura prettamente artistica del suo temperamento, è entrato a studiare alla Scuola di Pittura e Disegno “Scienza dell’Arte” diretta da Marco Rossati, di cui oggi è assistente.
Nel 2008 si è laureato in Storia dell’Arte.
Vive e lavora a Roma.
25
febbraio 2011
Lorenzo Cicerchia – Le piogge acide nella pittura
Dal 25 febbraio al 03 marzo 2011
arte contemporanea
Location
TORRETTA VALADIER
Roma, Piazzale Di Ponte Milvio, (Roma)
Roma, Piazzale Di Ponte Milvio, (Roma)
Orario di apertura
dalle 17 alle 20 - Mercoledì: dalle 10,30 alle 13 - Sabato e domenica: dalle10,30 alle 20.
Sito web
www.scienzadellarte.net
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