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Gabriele Giugni – Ulysses Syndrome
“Ulysses Syndrome” è il titolo di questa serie di scatti subaquei in cui l’artista immortala l’apparizione fiabesca, inquietante e misteriosa delle sirene che l’eroe greco ebbe il privilegio di asccoltare senza soccombere al loro fascino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 15 Febbraio alle ore 18.00 inaugura a Roma presso il Museo di Roma in Trastevere, “Ulysses Syndrome” Fotografie di Gabriele Giugni, che rimarrà aperta al pubblico dal 16 febbraio al 6 marzo. La mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, e curata da Camilla Grimaldi e Paola Ugolini, dopo la tappa al Museo Arte Contemporanea Donna Regina di Napoli, nel 2010, approda a Roma.
L’artista immortala l’apparizione, inquietante e misteriosa delle sirene che Ulisse ebbe il privilegio di ascoltare senza soccombere al loro fascino. Malizia, sensualità, conoscenza e preveggenza, erano le armi di queste donne dalla coda di pesce che con i loro canti suadenti attiravano i marinai in un gorgo di passione e di morte.
Giugni ha ripercorso la rotta dell’eroe greco su di una vecchia goletta, catturando in ogni tappa l’immagine sfuggente e nervosa di altrettante sirene “per caso” che si sono prestate a posare per lui. Ogni scatto è stato poi rinchiuso in una spessa cornice di metallo invecchiato, così le foto, come altrettanti reperti archeologici riemersi dagli abissi del tempo, sembrano quasi bloccare le divinità marine in un’eterna prigione d’acqua. Immagini di più ampio respiro, in cui le sirene fluttuano e nuotano libere, si alternano a quelle di formato più piccolo, in un avvicendarsi serrato di desiderio di libertà e angosciosa costrizione tipiche dell’essere umano.
Gabriele Giugni (Roma, 1980), tra i vincitori del premio Terna01 per la giovane arte italiana contemporanea nel 2008, ha realizzato un lavoro fotografico in bilico fra solare sensualità e introspezione psicologica ispirandosi liberamente al viaggio di Ulisse.
L’artista immortala l’apparizione, inquietante e misteriosa delle sirene che Ulisse ebbe il privilegio di ascoltare senza soccombere al loro fascino. Malizia, sensualità, conoscenza e preveggenza, erano le armi di queste donne dalla coda di pesce che con i loro canti suadenti attiravano i marinai in un gorgo di passione e di morte.
Giugni ha ripercorso la rotta dell’eroe greco su di una vecchia goletta, catturando in ogni tappa l’immagine sfuggente e nervosa di altrettante sirene “per caso” che si sono prestate a posare per lui. Ogni scatto è stato poi rinchiuso in una spessa cornice di metallo invecchiato, così le foto, come altrettanti reperti archeologici riemersi dagli abissi del tempo, sembrano quasi bloccare le divinità marine in un’eterna prigione d’acqua. Immagini di più ampio respiro, in cui le sirene fluttuano e nuotano libere, si alternano a quelle di formato più piccolo, in un avvicendarsi serrato di desiderio di libertà e angosciosa costrizione tipiche dell’essere umano.
Gabriele Giugni (Roma, 1980), tra i vincitori del premio Terna01 per la giovane arte italiana contemporanea nel 2008, ha realizzato un lavoro fotografico in bilico fra solare sensualità e introspezione psicologica ispirandosi liberamente al viaggio di Ulisse.
15
febbraio 2011
Gabriele Giugni – Ulysses Syndrome
Dal 15 febbraio al 06 marzo 2011
fotografia
Location
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Biglietti
Intero: € 5,50
Ridotto: € 4,50
Non residenti
Intero: € 6,50
Ridotto: € 5.50
Orario di apertura
da Martedì a Domenica 10-20
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Giorno di chiusura Lunedì
Vernissage
15 Febbraio 2011, ore 18
Ufficio stampa
EQUA
Autore
Curatore