Preservare lo spirito
> artexposition ]vinz notaro[

venerdì 19 novembre, dalle ore 19
Chiesa sconsacrata dei SS. Apostoli, via S. Felice (vico del Vescovo), Nola (NA)

“quattro opere, quattro come i pilastri dell’esistenza. quattro come le lettere di dio. quattro e ancora quattro, come il sangue di quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due. due come le corna. per preservare lo spirito. a costo di dannarsi”

+ live music ]Lili Refrain[ dalle ore 22,00

organizzazione: Zerosonico / Fonseca30

info: vinznotaro@gmail.com
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Con cortese preghiera di diffusione.


«Perché l’essere piuttosto che il nulla?»
(Martin Heidegger)

«La rosa è senza perché / fiorisce poiché fiorisce»
(Angelus Silesius)


Quattro opere, quattro come i pilastri dell’esistenza. Quattro come le lettere di Dio. Quattro e ancora quattro, come il sangue di quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due. Due come le corna. Per preservare lo spirito. A costo di dannarsi.

Questo è stato il messaggio fatto girare attraverso l’invito alla mostra “preservare lo spirito”, una serie fitta di riferimenti mistici, discordianamente frammisti a immagini surreali – i quarantaquattro gatti dello zecchino d’oro, usati come riferimento qabalistico al numero 44, corrispondente alla parola “sangue”.
Linguaggi messi a confliggere, un verme nella mela, con unica volontà di generare stridenze di senso, varchi emotivi. Accessi allo spirito, puro, scevro da qualsivoglia sovrastruttura.
Shivra, ugra, tivra, direbbero gli Aghori, – rapido, violento, terribile – è la porta al sacro, al caos, all’energia, superato il velo (il preservativo) della dicotomia vita/morte.
Ecco che Gesù finisce sotto un velo di lattice, per preservare voi dalla sua verità (in greco a-letheya, ossia dis/svelamento), e soprattutto per preservare lui da voi.
Si noti che in ebraico Gesù è scritto HVShVY, vale a dire che il quadrilatero statico di un Dio in potenza (le 4 lettere HVHY), viene attivato dalla Shin shureket, la triplice fiamma che soffia (cfr. Sepher Yetzirah), incarnandosi, reificandosi, attivandosi nel pentagramma (l’uomo vitruviano di Leonardo, per intenderci).
Ecco che riecheggiano le parole di Silesius «Sono grande quanto Dio, egli è piccolo come me; di me non può esser più alto, nè io di lui più basso».
[…]
Ed ecco come, poi, ci si libera dal velo-preservativo. Decapitando il proprio ego.
[…]

]vinz notaro[ nota minima

evasone fisica; decomposizione spirituale; arte digitale; immaterialità; interiora; artificialia; mirabilia; antinomismo; inversione dei sensi; teriomorfismo; estetica dell'errore; nichilismo estatico; postumanesimo...

Tra le mostre alle quali ha partecipato, segnaliamo:
• Collettiva “Liberarte | in/contro alle stelle”. Nola 2007. l’arca e l’arco edizioni.
• Collettiva “Dietro l’immagine”. Portici 2007. Galleria “La Lucertola”.
• Collettiva “Chiamata alle arti”. Salerno. Piazza Cavour. 23/09/10. Performance di terrorismo equo e solidale. OCPG, Università di Salerno.

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