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Ylli Plaka – Declinazioni
La mostra personale intende celebrare i vent’anni di attività dello scultore con una serie di opere in ceramica realizzate ad Albisola e Savona.
Comunicato stampa
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La mostra personale intende celebrare i vent'anni di attività dello scultore con una serie di opere in ceramica realizzate ad Albisola e Savona.
Le sculture di Ylli Plaka, così persuasive e sfrondate di ogni superfluità, sembrano provenire direttamente dall'iperuriano e, nella loro essenzialità, recuperano attraverso modelli moderni, l'icastica potenza dell'arte cicladica. E proprio misurandosi, dialetticamente, con la modernità, con la realtà della tecnica, quest'arte ha modo di evolversi e di rinnovarsi. Cambiano anzitutto i materiali: dalla porosità del grès si passa quasi insensibilmente alla terracotta smaltata; ma cambiano anche i temi, i soggetti .
Il vitalismo esuberante di Plaka coinvolge anche gli utensili domestici, gli strumenti del lavoro quotidiano, le protesi tecnologiche e finisce per dare loro un'anima, per naturalizzarli. Ne derivano ibride e fascinose creazioni, metamorfosi che sulle classiche e sinuose sembianze dei cigni innestano becchi a rubinetto, a pinza, a martello. O di un uccello fanno uno strumento musicale.
L'emblema cristologico del pellicano viene declinato in chiave futurista. Nuovi simboli si aggiungono così agli antichi: ad esempio, la lettera, che ora allude, romanticamente, al messaggio condiviso, alla comunione di sensi e di sentimenti che ne consegue, ora, invece, adombra l'incomunicabilità o, magari, il silenzio, l'estraneazione. Gli smalti, col vivace variare del loro cromatismo, preludono per così dire musicalmente alle diverse temperie psicologiche. La pittura, in altre parole, fa da supporto o da bordone alla scultura. L'artista - assecondando l'auspicio di Bergson - sente insomma l'urgenza di "un supplemento d'anima" per scongiurare l'alienazione minacciata dal trionfo della tecnologia. In fondo anche l'arte in greco è techne, ma come la mitica lancia di Peleo, ha pure il potere di sanare le ferite.
Carlo Prosperi, 2010
Biografia e mostre, in breve
Ylli Plaka è nato a Tirana il 4 Gennaio 1966.
Nella stessa città si diploma in scultura e ceramica all'Accademia di Belle Arti dove segue i corsi dello scultore Thoma Thomai.
Nel 1991 si trasferisce in Italia; vive e lavora a Savona.
Ylli Plaka è uno dei più interessanti e dotati scultori in ceramica del panorama italiano.
Negli ultimi anni le sue opere hanno conosciuto un costante e crescente interesse di pubblico e di critica attraverso un'attenta programmazione espositiva.
Il suo modo di scolpire e modellare è inconfondibile, così come l'attenta analisi delle forme e dei loro significati.
Le sue opere entrano in comunicazione diretta con chi le osserva, rimandando ad un universo al tempo stesso arcaico e attuale.
Solo per citare le ultime mostre:
2007 Albissola Marina "Simboli in forma di figure" - Circolo degli Artisti
2008 Savona "Priamar d'Autore Personali" - Palazzo della Sibilla
2008 Cairo Montenotte "Arte _ Forma _ Gesto" - Palazzo di Città
2009 Genova "Omaggio al futurismo" Palazzo Ducale - Spazio Liguria
2009 Valleggia Quiliano (SV) "Forme dell'Anima" - Galleria d'arte del Cavallo
2010 Mantova "Forme di vita" - Arianna Sartori, Arte & Object Design
2010 Acqui Terme "ArTerme" - Palazzo Robellini
2010 Genova " Non c'è oggi, non c'è domani " - Galleria Arte Studio
Nel 2009 una sua opera ha ricevuto il 1° premio sezione artisti al Festival Internazionale della Maiolica
nel concorso "Brocche e Vasi del Futurismo" risultando la migliore su oltre 500 opere partecipanti.
Nel 2010 nell'ambito della IV biennale di ceramica nell'arte contemporanea a Madrid, ha collaborato con Pistoletto,
Branzi, Deganello, Vitone, Ulian, Santachiara, Rovero, Paruccini, Mendini, Levi, Georgacopoulos, Dolèac e Burkhardt.
Le sculture di Ylli Plaka, così persuasive e sfrondate di ogni superfluità, sembrano provenire direttamente dall'iperuriano e, nella loro essenzialità, recuperano attraverso modelli moderni, l'icastica potenza dell'arte cicladica. E proprio misurandosi, dialetticamente, con la modernità, con la realtà della tecnica, quest'arte ha modo di evolversi e di rinnovarsi. Cambiano anzitutto i materiali: dalla porosità del grès si passa quasi insensibilmente alla terracotta smaltata; ma cambiano anche i temi, i soggetti .
Il vitalismo esuberante di Plaka coinvolge anche gli utensili domestici, gli strumenti del lavoro quotidiano, le protesi tecnologiche e finisce per dare loro un'anima, per naturalizzarli. Ne derivano ibride e fascinose creazioni, metamorfosi che sulle classiche e sinuose sembianze dei cigni innestano becchi a rubinetto, a pinza, a martello. O di un uccello fanno uno strumento musicale.
L'emblema cristologico del pellicano viene declinato in chiave futurista. Nuovi simboli si aggiungono così agli antichi: ad esempio, la lettera, che ora allude, romanticamente, al messaggio condiviso, alla comunione di sensi e di sentimenti che ne consegue, ora, invece, adombra l'incomunicabilità o, magari, il silenzio, l'estraneazione. Gli smalti, col vivace variare del loro cromatismo, preludono per così dire musicalmente alle diverse temperie psicologiche. La pittura, in altre parole, fa da supporto o da bordone alla scultura. L'artista - assecondando l'auspicio di Bergson - sente insomma l'urgenza di "un supplemento d'anima" per scongiurare l'alienazione minacciata dal trionfo della tecnologia. In fondo anche l'arte in greco è techne, ma come la mitica lancia di Peleo, ha pure il potere di sanare le ferite.
Carlo Prosperi, 2010
Biografia e mostre, in breve
Ylli Plaka è nato a Tirana il 4 Gennaio 1966.
Nella stessa città si diploma in scultura e ceramica all'Accademia di Belle Arti dove segue i corsi dello scultore Thoma Thomai.
Nel 1991 si trasferisce in Italia; vive e lavora a Savona.
Ylli Plaka è uno dei più interessanti e dotati scultori in ceramica del panorama italiano.
Negli ultimi anni le sue opere hanno conosciuto un costante e crescente interesse di pubblico e di critica attraverso un'attenta programmazione espositiva.
Il suo modo di scolpire e modellare è inconfondibile, così come l'attenta analisi delle forme e dei loro significati.
Le sue opere entrano in comunicazione diretta con chi le osserva, rimandando ad un universo al tempo stesso arcaico e attuale.
Solo per citare le ultime mostre:
2007 Albissola Marina "Simboli in forma di figure" - Circolo degli Artisti
2008 Savona "Priamar d'Autore Personali" - Palazzo della Sibilla
2008 Cairo Montenotte "Arte _ Forma _ Gesto" - Palazzo di Città
2009 Genova "Omaggio al futurismo" Palazzo Ducale - Spazio Liguria
2009 Valleggia Quiliano (SV) "Forme dell'Anima" - Galleria d'arte del Cavallo
2010 Mantova "Forme di vita" - Arianna Sartori, Arte & Object Design
2010 Acqui Terme "ArTerme" - Palazzo Robellini
2010 Genova " Non c'è oggi, non c'è domani " - Galleria Arte Studio
Nel 2009 una sua opera ha ricevuto il 1° premio sezione artisti al Festival Internazionale della Maiolica
nel concorso "Brocche e Vasi del Futurismo" risultando la migliore su oltre 500 opere partecipanti.
Nel 2010 nell'ambito della IV biennale di ceramica nell'arte contemporanea a Madrid, ha collaborato con Pistoletto,
Branzi, Deganello, Vitone, Ulian, Santachiara, Rovero, Paruccini, Mendini, Levi, Georgacopoulos, Dolèac e Burkhardt.
13
novembre 2010
Ylli Plaka – Declinazioni
Dal 13 novembre all'undici dicembre 2010
arte contemporanea
Location
LA GALLERIA IL MULINO
Savona, Corso Italia, 37, (Savona)
Savona, Corso Italia, 37, (Savona)
Orario di apertura
da martedi a giovedì ore 16.30-19.30
venerdì e sabato ore 10.00-12.30 e 16.30-19.30
Vernissage
13 Novembre 2010, ore 17.30
Autore