I MARTEDI' CRITICI

A cura di Alberto Dambruoso e Micol Di Veroli

...Con la collaborazione di Sara De Chiara e Michele Nicolaci

Renato Mambor

Opening: Martedì 26 ottobre dalle ore 19.30 alle 22.00

Talk alle 20.30

I Martedì Critici sono degli eventi unici che si sviluppano nel corso di una serata e prendono vita nello spazio-studio di un critico d’arte. Un contenitore alternativo rispetto alle gallerie, dove non si intende fare mercato bensì apportare una lettura, stimolare delle riflessioni, aprire un dibattito attraverso la presenza attiva degli attori che danno vita all’arte creando così di volta in volta una piattaforma liberamente aperta al pubblico. L’intento è quello di spiegare, documentare, rendere note le poetiche e le direzioni di ricerca degli artisti invitati.

Ospite del ventitreesimo incontro dei Martedì Critici, Renato Mambor che presenterà i modelli in scala ridotta dei Separè, le dodici sculture-oggetto esposte nel 2007 a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Seppure la forma ridotta del modellino neghi l’esperienza diretta dell’opera, i Separè mantengono anche in questo stadio progettuale un’immediatezza comunicativa. Lo sguardo del fruitore innesca una dialettica tra le due superfici bidimensionali, quella della sagoma della figura umana sempre diversa ritagliata in primo piano e quella dello sfondo indipendente, ma significativo solo in relazione ad essa. L’opera infatti esprime una nuova sintesi delle esperienze passate dell’artista: l’elemento della sagoma, presente fin dagli Uomini statistici dei primi anni Sessanta, e la separazione tra le varie componenti del linguaggio, in questo caso la distanza dei due pannelli che rappresentano l’individuo e l’ambiente.La presenza dello spettatore libero di muoversi tra le sagome, di attraversarle, di cambiare il punto di vista creando tra esse nuove relazioni, completa l’installazione. Lo spazio vuoto che separa i diversi elementi e che svincola l’opera dalla fissità permette il passaggio, lo scambio e rivela una possibilità di unione.