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Graziano Arici – Posa d’artista
Ritratti a Venezia dall’Archivio Graziano Arici
Comunicato stampa
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Una parata di grandi artisti, la nuova mostra intitolata Posa d’artista. Ritratti a Venezia dall’archivio Graziano Arici 1946/2010 che sarà inaugurata, nella doppia sede espositiva, venerdì 23 aprile 2010, alle ore 18.00 al Centro Culturale Candiani e sabato 24 aprile 2010, alle ore 11.00 al Centro Regionale di Cultura Veneta Paola di Rosa Settembrini .
La mostra, composta da oltre 120 fotografie in bianco e nero e a colori di Graziano Arici e circa 30 provenienti al suo archivio – il più ricco in Italia per i ritratti di artisti- è prodotta e organizzata dal Centro Culturale Candiani e dalla Regione del Veneto-Mediateca Regionale.
Da Salvador Dalì a Pegghy Guggenheim, da Matisse a Juan Mirò, da Picasso a Andy Warhol, ma anche Lucio Fontana e de Pisis, per arrivare a Jeff Koons e Maurizio Cattelan, sono tantissimi gli artisti in posa a “giocare”. Come spiega Tiziano Scarpa nel testo introduttivo al catalogo “Che cosa ha fatto il mio primo sguardo su queste foto? Una specie di gioco: cercavo di riconoscere chi è questo e chi è quella. Mi vergognavo un po’ di cadere in questa trappola mondana, ma è stata un’operazione mentale spontanea, inevitabile. Eppure, poco per volta il divertimento superficiale si è trasformato in test significativo. Mi sono reso conto che di alcuni di questi artisti conoscevo molto bene le opere, ma non altrettanto i volti. Di altri invece non c’è stato bisogno di domandarsi chi fossero: il nome schioccava insieme alla faccia, contemporaneamente, erano indissolubili.”
C’è chi, trasferendo al fotografo il ruolo creativo, si è lasciato semplicemente fotografare come Marina Abramović, Alighiero Boetti, Sophie Calle, Jeff Koons, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, fra gli altri. Chi invece, in posa d’artista, dà vita a una performance come se eseguisse un’opera d’arte: Maurizio Cattelan, che fa smorfie, o Gilbert & George e chi ha fatto della propria figura una icona come Joseph Beuys.
Altri ancora sono al lavoro così da poterne catturare la relazione profonda con la loro opera: Luciano Fabro, Rebecca Horn, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Gilberto Zorio...
Per non parlare della spettacolare serie di Emilio Vedova, che in queste immagini si rivela un clamoroso performer. Arici è qui riuscito a catturare il suo modo teatrale di lavorare mai esibito prima.
Sono però molti altri gli artisti, più o meno famosi, che fino al 30 maggio si presteranno a questo gioco nelle due sedi espositive.
La mostra, composta da oltre 120 fotografie in bianco e nero e a colori di Graziano Arici e circa 30 provenienti al suo archivio – il più ricco in Italia per i ritratti di artisti- è prodotta e organizzata dal Centro Culturale Candiani e dalla Regione del Veneto-Mediateca Regionale.
Da Salvador Dalì a Pegghy Guggenheim, da Matisse a Juan Mirò, da Picasso a Andy Warhol, ma anche Lucio Fontana e de Pisis, per arrivare a Jeff Koons e Maurizio Cattelan, sono tantissimi gli artisti in posa a “giocare”. Come spiega Tiziano Scarpa nel testo introduttivo al catalogo “Che cosa ha fatto il mio primo sguardo su queste foto? Una specie di gioco: cercavo di riconoscere chi è questo e chi è quella. Mi vergognavo un po’ di cadere in questa trappola mondana, ma è stata un’operazione mentale spontanea, inevitabile. Eppure, poco per volta il divertimento superficiale si è trasformato in test significativo. Mi sono reso conto che di alcuni di questi artisti conoscevo molto bene le opere, ma non altrettanto i volti. Di altri invece non c’è stato bisogno di domandarsi chi fossero: il nome schioccava insieme alla faccia, contemporaneamente, erano indissolubili.”
C’è chi, trasferendo al fotografo il ruolo creativo, si è lasciato semplicemente fotografare come Marina Abramović, Alighiero Boetti, Sophie Calle, Jeff Koons, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, fra gli altri. Chi invece, in posa d’artista, dà vita a una performance come se eseguisse un’opera d’arte: Maurizio Cattelan, che fa smorfie, o Gilbert & George e chi ha fatto della propria figura una icona come Joseph Beuys.
Altri ancora sono al lavoro così da poterne catturare la relazione profonda con la loro opera: Luciano Fabro, Rebecca Horn, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Gilberto Zorio...
Per non parlare della spettacolare serie di Emilio Vedova, che in queste immagini si rivela un clamoroso performer. Arici è qui riuscito a catturare il suo modo teatrale di lavorare mai esibito prima.
Sono però molti altri gli artisti, più o meno famosi, che fino al 30 maggio si presteranno a questo gioco nelle due sedi espositive.
23
aprile 2010
Graziano Arici – Posa d’artista
Dal 23 aprile al 30 maggio 2010
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30
Vernissage
23 Aprile 2010, ore 18 sala espositiva secondo piano Inaugurazione sabato 24 aprile, ore 11.00 Centro di Cultura Veneta Paola di Rosa Settembrini
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