25 gennaio 2002

fino al 23.II.2002 Chiara Roma, Galleria Mascherino

 
Foto ammiccanti, pose studiate, smorfiette retrò. C’è spazio per tutto ciò nei personaggi che Chiara interpreta nei suoi cicli creativi. Foto e ‘pacchetti di accessori’ con un occhio rivolto ai linguaggi pubblicitari ed un altro alla critica degli stessi...

di

Artista romana ma di origini lombarde, Chiara (Varese, 1976) torna dopo più di due anni ad allestire una personale alla Galleria del Mascherino. L’evoluzione dell’operato artistico di Chiara, a partire dal 1999 attraverso una lunga sequela di importanti collettive, non fa che confermare i temi centrali del suo lavoro: una particolare attenzione al mondo dei media (non solo – come molti suoi colleghi romani – a livello di supporto ma anche e soprattutto nel contenuto); un lavoro costante sulla memoria e sull’immaginario diffuso; una critica sottile, pungente, spesso malinconica alle squallide e false dinamiche mediatiche.
Le opere esposte nelle due sale del Mascherino, perseguono tale impianto teorico presentandosi ora su supporto fotografico ora come oggetti di packaging industriale. Un allestimento volutamente carico e ridondante si dipana tra le foto cibachrome degli alter-ego Chiara-Infermiera, Chiara-Sciatrice fino all’ultimo progetto Chiara-Pescatrice; in un giubileo di ammiccamenti anacronistici e brand improbabili. A corredo sono esposti gli immancabili Accessori-Chiara, simpatici pacchetti zeppi di oggettistica trash che, facendo il verso a pluri-rodate tecniche di vendita, strizzano l’occhio a temi quali il branding, il marketing, il consumismo del superfluo, la pubblicità. L’insolito packaging d’artista assume una valenza ancora maggiore se ne consideriamo l’unicità: elementi che siamo avvezzi a vedere in serie, costituiscono ora uno spiazzante unicum da esposizione. Le forme più futili e superflue del commercio entrano in galleria. L’estetica dei lavori è, a seconda dei cicli, ‘pop’ o ‘anni ’80’ o ‘boom economico’; si tratta in ogni caso di un’istantanea della comunicazione pubblicitaria mai attuale, mai utilizzabile per reali scopi commerciali, mai riconducibile alle strategie comunicative di oggi. Come dicevamo dunque il lavoro è marcatamente anacronistico, basato sulla memoria. Per questi e per altri motivi ci sentiamo di sottoscrivere le conclusioni del testo in catalogo che legano la ricerca dell’artista venticinquenne ad una dimensione ironica e disincantata.
Le immagini prodotte da Chiara sono, a nostro avviso, leggerissimi cortocircuiti volti a riattivare elementi di immaginario visivo latenti nella memoria di ciascuno; l’artista propone la sua singolare messinscena orchestrando una critica sottile, e per questo efficace, ai più frequenti vizi del media system. Un pizzico di gusto retrò, poi, completa il menu.

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www.thanitart.com/chiara

massimiliano tonelli
mostra vista il 12 gennaio 2002


Chiara, dal 12 gennaio al 23 febbraio, Galleria Mascherino, via del mascherino 24, Roma. Tel 0668803820, mascherino@iol.it, mart_sab 16.30_19.30. Catalogo/monografia in galleria, 10€ edito da Cooper&Castelvecchi.

[exibart]

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