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Vittore Castellazzi
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel presentare un'opera dell'ingegno, ancor di più quando esprime
un'ispirazione artistica, non si può mai prescindere
dalle caratteristiche dell'autore. La professione, le passioni e il modo di intendere la vita condizionano inderogabilmente
il processo creativo e gli esiti che esso produce sulla carta o, come nel caso di Vittore Castellazzi, sulla tela.
Castellazzi, noto editore della rivista "Convegni", vive a diretto contatto con il mondo della grafica e con l'elemento colore;
ne osserva e valuta quotidianamente dimensioni, caratteri e tonalità. In modo particolare l'uso del colore sembra rappresen-
tare, per Castellazzi pittore, una modalità espressiva riconducibile al legame antico e consolidato con il foglio di stampa, da
cui prende le mosse per la sua ricerca attraverso macchie, densità e segni distintivi.
I segni iconici, che definiscono la natura dei quadri di Castellazzi sul piano semantico, rivelano la necessità di un confronto
introspettivo, uno scavo interiore che si produce attraverso stratificazioni di immagini, di colore e di materiale le quali
progressivamente si alleggeriscono, fino a dileguarsi, verso l'approdo ad un'essenzialità espressiva: in un percorso che non aggiunge,ma al contrario sottrae e scioglie gradualmente.
In alcune opere si intravvedono nitidamente immagini, come orme variegate, che all'origine erano di grandi dimensioni e che poi
sembrano essersi trasformate fino ad apparire come particolari di entità più complesse.
un'ispirazione artistica, non si può mai prescindere
dalle caratteristiche dell'autore. La professione, le passioni e il modo di intendere la vita condizionano inderogabilmente
il processo creativo e gli esiti che esso produce sulla carta o, come nel caso di Vittore Castellazzi, sulla tela.
Castellazzi, noto editore della rivista "Convegni", vive a diretto contatto con il mondo della grafica e con l'elemento colore;
ne osserva e valuta quotidianamente dimensioni, caratteri e tonalità. In modo particolare l'uso del colore sembra rappresen-
tare, per Castellazzi pittore, una modalità espressiva riconducibile al legame antico e consolidato con il foglio di stampa, da
cui prende le mosse per la sua ricerca attraverso macchie, densità e segni distintivi.
I segni iconici, che definiscono la natura dei quadri di Castellazzi sul piano semantico, rivelano la necessità di un confronto
introspettivo, uno scavo interiore che si produce attraverso stratificazioni di immagini, di colore e di materiale le quali
progressivamente si alleggeriscono, fino a dileguarsi, verso l'approdo ad un'essenzialità espressiva: in un percorso che non aggiunge,ma al contrario sottrae e scioglie gradualmente.
In alcune opere si intravvedono nitidamente immagini, come orme variegate, che all'origine erano di grandi dimensioni e che poi
sembrano essersi trasformate fino ad apparire come particolari di entità più complesse.
04
marzo 2010
Vittore Castellazzi
Dal 04 al 18 marzo 2010
arte contemporanea
Location
BONJOUR GARIBALDI
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 50, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 50, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdi dalle ore 15 alle ore 19.30
Vernissage
4 Marzo 2010, ore 19
Autore