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Anna Pisani – I vestiti nuovi dell’imperatrice
Una performance di Anna Pisani, musiche di Marco Martignoni
Comunicato stampa
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Donna angelo del focolare, per ogni dove. Costretta a matrimoni indesiderati, a voti senza fede, a tacere le proprie aspirazioni, a un mondo a misura d’uomo maschio virile, dinamico, vorace consumatore di lavoro e di vestiti nuovi lavati e stirati, di pasti caldi e appetitosi, di mogli truccate e pronte, di figli per tramandare.
Donna che sebbene regina o Dea reca sempre con sé l’onta dei vari peccati originari, l’impurità/miracolo del parto, la ciclicità del mestruo che la lega troppo a Madre Terra , che troppo ricorda le origini mortali, distoglie dalla festa effimera dei piaceri terreni e disturba le menti intellettuali dei filosofi (maschi) pensatori.
E così siamo angeli se ci concediamo a distanza solo con lo sguardo, siamo demoni tentatrici se cediamo al nostro piacere. Un piacere non concesso ma bramato dal sesso forte e solo per lui lecito. Sembrano parole d’altri tempi, eppure è così per molte ancora. L’animale donna va come coperto/protetto/costretto sotto le coltri di padri e mariti non solo in culture lontane. Ci si può sentire cullate, al caldo, al sicuro e vivere così senza neppure ascoltare la sofferenza dell’anima che si sente in cella e vorrebbe liberarsi. Oppure si può emergere e decidere di diventare imperatrici di sé stesse. Anche l’imperatore della fiaba voleva un vestito nuovo che gli assomigliasse, ma commise l’errore di farlo fare da altri e questi altri si beffarono di lui.
La donna che descrivo in questa performance esce dalla sua situazione di costrizione per vestirsi di un abito che si è fatta da sola, per darsi l’immagine che vuole, per camminare con le sue gambe e essere l’imperatrice di se stessa.
Anna Pisani
Performance liberamente ispirata a“I vestiti nuovi dell’imperatore”, una favola di C. Anderson: un imperatore più attento al suo look che al suo regno si lascia beffare da due imbroglioni che dicono di avere la stoffa più bella del mondo e si fanno pagare molti soldi per farne un vestito. La stoffa, dicono, ha una caratteristica: non viene vista dagli stolti ma solo dalle persone intelligenti. Così l’imperatore, che naturalmente non vede nulla, fa finta di niente e così anche tutta la sua corte, un po’ per paura di passare da stolta e un po’ per non contrariare il re. Giunge il giorno della parata. L’imperatore è in testa al corteo. Nessuno ha il coraggio di fiatare, solo un bambino dalla folla esclama: “ma l’imperatore è nudo!”. Ormai tutti capiscono la verità, la gente ride a crepapelle e al re non rimane che far finta di nulla e finire la sfilata.
Donna che sebbene regina o Dea reca sempre con sé l’onta dei vari peccati originari, l’impurità/miracolo del parto, la ciclicità del mestruo che la lega troppo a Madre Terra , che troppo ricorda le origini mortali, distoglie dalla festa effimera dei piaceri terreni e disturba le menti intellettuali dei filosofi (maschi) pensatori.
E così siamo angeli se ci concediamo a distanza solo con lo sguardo, siamo demoni tentatrici se cediamo al nostro piacere. Un piacere non concesso ma bramato dal sesso forte e solo per lui lecito. Sembrano parole d’altri tempi, eppure è così per molte ancora. L’animale donna va come coperto/protetto/costretto sotto le coltri di padri e mariti non solo in culture lontane. Ci si può sentire cullate, al caldo, al sicuro e vivere così senza neppure ascoltare la sofferenza dell’anima che si sente in cella e vorrebbe liberarsi. Oppure si può emergere e decidere di diventare imperatrici di sé stesse. Anche l’imperatore della fiaba voleva un vestito nuovo che gli assomigliasse, ma commise l’errore di farlo fare da altri e questi altri si beffarono di lui.
La donna che descrivo in questa performance esce dalla sua situazione di costrizione per vestirsi di un abito che si è fatta da sola, per darsi l’immagine che vuole, per camminare con le sue gambe e essere l’imperatrice di se stessa.
Anna Pisani
Performance liberamente ispirata a“I vestiti nuovi dell’imperatore”, una favola di C. Anderson: un imperatore più attento al suo look che al suo regno si lascia beffare da due imbroglioni che dicono di avere la stoffa più bella del mondo e si fanno pagare molti soldi per farne un vestito. La stoffa, dicono, ha una caratteristica: non viene vista dagli stolti ma solo dalle persone intelligenti. Così l’imperatore, che naturalmente non vede nulla, fa finta di niente e così anche tutta la sua corte, un po’ per paura di passare da stolta e un po’ per non contrariare il re. Giunge il giorno della parata. L’imperatore è in testa al corteo. Nessuno ha il coraggio di fiatare, solo un bambino dalla folla esclama: “ma l’imperatore è nudo!”. Ormai tutti capiscono la verità, la gente ride a crepapelle e al re non rimane che far finta di nulla e finire la sfilata.
27
febbraio 2010
Anna Pisani – I vestiti nuovi dell’imperatrice
27 febbraio 2010
performance - happening
Location
CASA DELLA CONOSCENZA
Casalecchio Di Reno, Via Porrettana, 360, (Bologna)
Casalecchio Di Reno, Via Porrettana, 360, (Bologna)
Vernissage
27 Febbraio 2010, ore 16
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