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Nuovi Archivi del Futurismo
A Villa Carpegna, si presenterà la grande opera editoriale “Nuovi Archivi del Futurismo”, diretta da Enrico Crispolti,
edizioni De Luca Editori d’Arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I NUOVI ARCHIVI DEL FUTURISMO
La più grande opera di documentazione
mai dedicata alla molteplice attività del movimento
Roma, 4 dicembre 2009 - ore 11
La Quadriennale di Roma, Villa Carpegna
La notizia
La più grande opera che sia stata mai dedicata al Futurismo, i Nuovi Archivi del
Futurismo, viene presentata venerdì 4 dicembre a Roma nella sede della
Quadriennale, in Villa Carpegna, alle ore 11. L'opera è costituita da sei volumi,
che documentano la molteplice attività svolta dal movimento nei trentacinque
anni della sua storia, cominciata nel 1909 con la pubblicazione del famoso
manifesto fondativo sul quotidiano parigino "Le F**aro" e conclusasi con la
morte di Filippo Tommaso Marinetti nel 1944.
I promotori
È la Quadriennale di Roma che promuove la pubblicazione dei Nuovi Archivi del
Futurismo presso De Luca Editori d'Arte. Sono decisivi partner dell'iniziativa tre
Direzioni Generali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Beni Librari,
Archivi e Organizzazione-Innovazione). A loro si aggiungono il CNR, la
Fondazione Roma, la Fondazione Banco di Napoli e il Comitato per le
Celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, centenario che ricorre
quest'anno. Il Ministero degli Affari Esteri è partner imprescindibile per la
diffusione dell'opera all'estero, soprattutto tramite la rete degli Istituti Italiani di
Cultura.
Il coordinamento scientifico dell'opera è di Enrico Crispolti, Professore emerito di
Storia dell'Arte contemporanea nell'Università di Siena, che ha costituito una
équipe di studiosi affermati nell'ambito degli studi sul Futurismo e di giovani
ricercatori.
Le caratteristiche editoriali
I sei volumi avranno formato 24x33 cm, rilegati in tela con sovraccoperta, con
uno sterminato apparato iconografico a colori. Saranno arricchiti da abstract in
lingua inglese, dato il rilievo internazionale dell'opera.
I primi due volumi, intitolati Manifesti programmatici e Cataloghi di esposizioni -
ognuno di circa seicento pagine - usciranno a maggio del 2010. Le riproduzioni
dei singoli manifesti e delle pagine dei cataloghi, oltre a conferire piacevolezza
ai volumi, consentono una estrema facilità ed immediatezza di consultazione,
offrendo al lettore attraverso reprint un rapporto diretto con la realtà grafica dei
documenti.
Gli altri quattro volumi saranno pubblicati gradualmente entro il 2012.
I precedenti dell'opera
Nel 1958 la Quadriennale promosse presso De Luca l'edizione degli Archivi del
Futurismo, due volumi curati da Maria Drudi Gambillo e da Teresa Fiori (Enrico
Crispolti, giovanissimo, ne redasse l'indice analitico). I due volumi sono da
tempo introvabili anche nella ristampa De Luca-Mondadori, apparsa nel 1986. I
Nuovi Archivi del Futurismo costituiscono lo sviluppo e l'ampliamento di quella
prima "ricognizione" effettuata sulla produzione dei futuristi, che oltre mezzo
secolo fa era conosciuta solo parzialmente. I due volumi, stampati
rispettivamente nel 1958 e nel 1962, ristampati appunto nel 1986, restano ancor
oggi tra i "reference-book" delle biblioteche italiane e all'estero - da quella di
Tokyo a quella del MoMA di New York. Libri di consultazione, imprescindibili.
Come quelli ora in presentazione.
I sei volumi
Il Futurismo - è noto - aprì la strada alle altre avanguardie storiche e si pronunciò
quasi in ogni campo: dalla pittura e dalla scultura al "complesso plastico",
dall'architettura al design, dalla poesia al teatro, dalla musica alla danza, dalla
fotografia al cinema, dalla editoria alla pubblicità e alla cucina. I "veicoli" di tali
pronunciamenti furono i manifesti programmatici: testi spesso brevi, sovente
contenuti in due o quattro facciate di un volantino. Il Volume 1 ne accoglie una
quantità mai vista prima e sorprendente: oltre trecento, molti dei quali altrimenti
irreperibili. Ne è curatore Matteo D'Ambrosio, Docente di Critica letteraria e
letterature comparate nell'Università "Federico II" di Napoli
Il Volume 2 - che esce contemporaneamente al primo ed è curato da Crispolti -
raccoglie quasi trecento cataloghi di esposizioni: di manifestazioni
programmatiche di gruppo o di partecipazioni futuriste nelle grandi rassegne,
come le Biennali di Venezia o le Quadriennali di Roma o le Triennali di Milano, o
nelle stesse Sindacali, nazionali, regionali o locali, e in grandi esposizioni
internazionali, quali quelle di San Francisco, di Parigi; oppure anche di mostre
piccole ma importanti. Documenti scovati qua e là in Italia e fuori, presso
istituzioni publiche o private o collezionisti.
Il Volume 3 - a cura di Enrico Crispolti e Antonello Negri, Professore ordinario di
Storia dell'Arte contemporanea nell'Università Statale di Milano - uscirà nel
dicembre 2010 e rimanda, come anche il Volume 4, a una ben nota, iperbolica e
poetica ambizione di Marinetti e compagni: quella di mettere mano al
rinnovamento in ogni campo. S'intitola infatti Ricostruzione futurista
dell'universo: Pittura, Scultura, Disegno. Qui Crispolti e Negri riuniscono un
repertorio di circa tremila opere, tra le quali, ovviamente, tutti i più noti
capolavori, ma anche le opere significative dei protagonisti, dei comprimari e dei
"minori". Le opere plastico-visive, migliaia, sono state selezionate secondo
rigorosi criteri qualitativi storico-filologici. E naturalmente vengono pubblicate in
riproduzioni d'adeguata leggibilità, col rilievo d'apparato scientifico dovuto alla
loro singola importanza.
Ugualmente nel Volume 4 - che si vale anche della curatela di Ezio Godoli,
Professore Ordinario di Storia dell'Architettura nell'Università di Firenze - si
riflette l'originalità espressa dai futuristi nei restanti ambiti dell'universo
propriamente plastico-visivo: l'architettura, il design, la moda, lo spettacolo, la
grafica, la pubblicità, la fotografia, il cinema. Anche il Volume 4 sarà costituito da
un apparato repertoriale, iconografico e di schede scientifiche di circa tremila
opere.
Ma i futuristi sparsero rivoluzionaria novità pure in altri domini. E furono novità
generatrici o suggeritrici di cambiamenti che capita di vedere germogliare anche
oggi: nella letteratura, nella musica, nella pubblicistica e nella progettazione di
giornali e periodici. Di questi aspetti si occuperà il Volume 5, curato da Matteo
D'Ambrosio, Enrico Crispolti e da Daniele Lombardi, docente di pianoforte al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Il Volume 5 costituisce il catalogo
unitario di un migliaio di abstract relativi a opere di poesia, prosa, teoria, critica
e pubblicistica inerenti a circa 500 autori. Conterrà, inoltre, una ricognizione
catalogica delle "tavole parolibere" sparse fra libri e pagine di periodici. Con una
sezione interamente dedicata alla schedatura delle principali realizzazioni
musicali futuriste, corredata da una adeguata repertoriazione di spartiti.
Chiude l'opera il Volume 6, summa ideale di tutti gli altri, perché comprende un
poderoso Regesto, una Bibliografia ragionata, i Fondi Archivistici e l'Indice
Analitico Generale. Con Crispolti lo curano D'Ambrosio, Godoli e Negri.
È forse il volume più prezioso per le finalità di "centrale" di ricerca perché di
fatto coordina quanto apportato nei cinque volumi precedenti e permette di
ricostruire analiticamente, quasi ad diem e in tutti i suoi aspetti, l'attività del
movimento.
Per la prima volta si propone anche un prezioso censimento aggiornato dei fondi
documentari inerenti al Futurismo, a cominciare da quelli depositati presso gli
istituti di conservazione statali, ma esteso anche ad altri fondi pubblici (centrali
e/o periferici) e privati non soltanto nazionali.
Questo primo censimento potrà successivamente costituire il nucleo embrionale
di una guida on line dei fondi documentari inerenti al Futurismo quantomeno
nazionali, che potrà essere pubblicata sui sistemi informativi del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali.
C'è infine un proposito che è fuori cantiere, per così dire. Ed è il proposito -
soltanto tale, per adesso - di aggiungere ai Nuovi Archivi del Futurismo un
settimo volume che documenti quanto produssero i movimenti futuristi che si
sono manifestati fuori d'Italia. Il titolo sarà d'obbligo: Futurismi.
Si ringrazia RaiTeche per il video "Futurismo che passione!" di Silvana
Palumbieri, frutto della collaborazione istituzionale con l'Istituto Luce e la
Quadriennale di Roma.
La più grande opera di documentazione
mai dedicata alla molteplice attività del movimento
Roma, 4 dicembre 2009 - ore 11
La Quadriennale di Roma, Villa Carpegna
La notizia
La più grande opera che sia stata mai dedicata al Futurismo, i Nuovi Archivi del
Futurismo, viene presentata venerdì 4 dicembre a Roma nella sede della
Quadriennale, in Villa Carpegna, alle ore 11. L'opera è costituita da sei volumi,
che documentano la molteplice attività svolta dal movimento nei trentacinque
anni della sua storia, cominciata nel 1909 con la pubblicazione del famoso
manifesto fondativo sul quotidiano parigino "Le F**aro" e conclusasi con la
morte di Filippo Tommaso Marinetti nel 1944.
I promotori
È la Quadriennale di Roma che promuove la pubblicazione dei Nuovi Archivi del
Futurismo presso De Luca Editori d'Arte. Sono decisivi partner dell'iniziativa tre
Direzioni Generali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Beni Librari,
Archivi e Organizzazione-Innovazione). A loro si aggiungono il CNR, la
Fondazione Roma, la Fondazione Banco di Napoli e il Comitato per le
Celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, centenario che ricorre
quest'anno. Il Ministero degli Affari Esteri è partner imprescindibile per la
diffusione dell'opera all'estero, soprattutto tramite la rete degli Istituti Italiani di
Cultura.
Il coordinamento scientifico dell'opera è di Enrico Crispolti, Professore emerito di
Storia dell'Arte contemporanea nell'Università di Siena, che ha costituito una
équipe di studiosi affermati nell'ambito degli studi sul Futurismo e di giovani
ricercatori.
Le caratteristiche editoriali
I sei volumi avranno formato 24x33 cm, rilegati in tela con sovraccoperta, con
uno sterminato apparato iconografico a colori. Saranno arricchiti da abstract in
lingua inglese, dato il rilievo internazionale dell'opera.
I primi due volumi, intitolati Manifesti programmatici e Cataloghi di esposizioni -
ognuno di circa seicento pagine - usciranno a maggio del 2010. Le riproduzioni
dei singoli manifesti e delle pagine dei cataloghi, oltre a conferire piacevolezza
ai volumi, consentono una estrema facilità ed immediatezza di consultazione,
offrendo al lettore attraverso reprint un rapporto diretto con la realtà grafica dei
documenti.
Gli altri quattro volumi saranno pubblicati gradualmente entro il 2012.
I precedenti dell'opera
Nel 1958 la Quadriennale promosse presso De Luca l'edizione degli Archivi del
Futurismo, due volumi curati da Maria Drudi Gambillo e da Teresa Fiori (Enrico
Crispolti, giovanissimo, ne redasse l'indice analitico). I due volumi sono da
tempo introvabili anche nella ristampa De Luca-Mondadori, apparsa nel 1986. I
Nuovi Archivi del Futurismo costituiscono lo sviluppo e l'ampliamento di quella
prima "ricognizione" effettuata sulla produzione dei futuristi, che oltre mezzo
secolo fa era conosciuta solo parzialmente. I due volumi, stampati
rispettivamente nel 1958 e nel 1962, ristampati appunto nel 1986, restano ancor
oggi tra i "reference-book" delle biblioteche italiane e all'estero - da quella di
Tokyo a quella del MoMA di New York. Libri di consultazione, imprescindibili.
Come quelli ora in presentazione.
I sei volumi
Il Futurismo - è noto - aprì la strada alle altre avanguardie storiche e si pronunciò
quasi in ogni campo: dalla pittura e dalla scultura al "complesso plastico",
dall'architettura al design, dalla poesia al teatro, dalla musica alla danza, dalla
fotografia al cinema, dalla editoria alla pubblicità e alla cucina. I "veicoli" di tali
pronunciamenti furono i manifesti programmatici: testi spesso brevi, sovente
contenuti in due o quattro facciate di un volantino. Il Volume 1 ne accoglie una
quantità mai vista prima e sorprendente: oltre trecento, molti dei quali altrimenti
irreperibili. Ne è curatore Matteo D'Ambrosio, Docente di Critica letteraria e
letterature comparate nell'Università "Federico II" di Napoli
Il Volume 2 - che esce contemporaneamente al primo ed è curato da Crispolti -
raccoglie quasi trecento cataloghi di esposizioni: di manifestazioni
programmatiche di gruppo o di partecipazioni futuriste nelle grandi rassegne,
come le Biennali di Venezia o le Quadriennali di Roma o le Triennali di Milano, o
nelle stesse Sindacali, nazionali, regionali o locali, e in grandi esposizioni
internazionali, quali quelle di San Francisco, di Parigi; oppure anche di mostre
piccole ma importanti. Documenti scovati qua e là in Italia e fuori, presso
istituzioni publiche o private o collezionisti.
Il Volume 3 - a cura di Enrico Crispolti e Antonello Negri, Professore ordinario di
Storia dell'Arte contemporanea nell'Università Statale di Milano - uscirà nel
dicembre 2010 e rimanda, come anche il Volume 4, a una ben nota, iperbolica e
poetica ambizione di Marinetti e compagni: quella di mettere mano al
rinnovamento in ogni campo. S'intitola infatti Ricostruzione futurista
dell'universo: Pittura, Scultura, Disegno. Qui Crispolti e Negri riuniscono un
repertorio di circa tremila opere, tra le quali, ovviamente, tutti i più noti
capolavori, ma anche le opere significative dei protagonisti, dei comprimari e dei
"minori". Le opere plastico-visive, migliaia, sono state selezionate secondo
rigorosi criteri qualitativi storico-filologici. E naturalmente vengono pubblicate in
riproduzioni d'adeguata leggibilità, col rilievo d'apparato scientifico dovuto alla
loro singola importanza.
Ugualmente nel Volume 4 - che si vale anche della curatela di Ezio Godoli,
Professore Ordinario di Storia dell'Architettura nell'Università di Firenze - si
riflette l'originalità espressa dai futuristi nei restanti ambiti dell'universo
propriamente plastico-visivo: l'architettura, il design, la moda, lo spettacolo, la
grafica, la pubblicità, la fotografia, il cinema. Anche il Volume 4 sarà costituito da
un apparato repertoriale, iconografico e di schede scientifiche di circa tremila
opere.
Ma i futuristi sparsero rivoluzionaria novità pure in altri domini. E furono novità
generatrici o suggeritrici di cambiamenti che capita di vedere germogliare anche
oggi: nella letteratura, nella musica, nella pubblicistica e nella progettazione di
giornali e periodici. Di questi aspetti si occuperà il Volume 5, curato da Matteo
D'Ambrosio, Enrico Crispolti e da Daniele Lombardi, docente di pianoforte al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Il Volume 5 costituisce il catalogo
unitario di un migliaio di abstract relativi a opere di poesia, prosa, teoria, critica
e pubblicistica inerenti a circa 500 autori. Conterrà, inoltre, una ricognizione
catalogica delle "tavole parolibere" sparse fra libri e pagine di periodici. Con una
sezione interamente dedicata alla schedatura delle principali realizzazioni
musicali futuriste, corredata da una adeguata repertoriazione di spartiti.
Chiude l'opera il Volume 6, summa ideale di tutti gli altri, perché comprende un
poderoso Regesto, una Bibliografia ragionata, i Fondi Archivistici e l'Indice
Analitico Generale. Con Crispolti lo curano D'Ambrosio, Godoli e Negri.
È forse il volume più prezioso per le finalità di "centrale" di ricerca perché di
fatto coordina quanto apportato nei cinque volumi precedenti e permette di
ricostruire analiticamente, quasi ad diem e in tutti i suoi aspetti, l'attività del
movimento.
Per la prima volta si propone anche un prezioso censimento aggiornato dei fondi
documentari inerenti al Futurismo, a cominciare da quelli depositati presso gli
istituti di conservazione statali, ma esteso anche ad altri fondi pubblici (centrali
e/o periferici) e privati non soltanto nazionali.
Questo primo censimento potrà successivamente costituire il nucleo embrionale
di una guida on line dei fondi documentari inerenti al Futurismo quantomeno
nazionali, che potrà essere pubblicata sui sistemi informativi del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali.
C'è infine un proposito che è fuori cantiere, per così dire. Ed è il proposito -
soltanto tale, per adesso - di aggiungere ai Nuovi Archivi del Futurismo un
settimo volume che documenti quanto produssero i movimenti futuristi che si
sono manifestati fuori d'Italia. Il titolo sarà d'obbligo: Futurismi.
Si ringrazia RaiTeche per il video "Futurismo che passione!" di Silvana
Palumbieri, frutto della collaborazione istituzionale con l'Istituto Luce e la
Quadriennale di Roma.
04
dicembre 2009
Nuovi Archivi del Futurismo
04 dicembre 2009
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
QUADRIENNALE DI ROMA – VILLA CARPEGNA
Roma, Piazza Di Villa Carpegna, (Roma)
Roma, Piazza Di Villa Carpegna, (Roma)
Vernissage
4 Dicembre 2009, ore 11
Editore
DE LUCA EDITORI D'ARTE
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Curatore