Da sabato 13 giugno la Galleria de' Bonis allestirà, nella sede di Padova, una personale di Massimo Lagrotteria.
L’artista, giovane emiliano emergente, da diversi anni si dedica all’arte ed i risultati sono degni di attenzione; alla base delle sue opere sta un affascinante lavoro di preparazione. Lagrotteria non usa solo una tela, ma la elabora; pezzi di cartone, strati di carta, frammenti di tessuti vengono applicati sul supporto e il risultato è un interessante collage.
Il suo desiderio artistico mira alla coesione tra il supporto e il soggetto. L’uso della pittura ad olio, acrilici e resine nei paesaggi urbani, restituisce allo spettatore agenti atmosferici, riverberi e assorbimenti di luce, acquistando caratteristiche fotografiche. Frazioni di quartiere di New York vengono immobilizzati in una posa eterna, immobilizzata in un dato momento, quando i taxi si affrettano ad attraversare l’incrocio, veloci, in un’ assidua corsa.
E l’analisi delle figure umane, i pallidi volti, gli sguardi profondi, la loro fissità esaltano un romanticismo d’altri tempi, regalando un momento distinto, peculiare; è come se all’osservatore chiedessero aiuto, oppure lo rimproverassero o a volte è la trasformazione di un ricordo, il desiderio di comunicare un momento appena passato.
