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Nicola Samorì – Being
In mostra circa quindici lavori di grandi dimensioni, una quadreria di pezzi di medio formato e oltre trenta piccole tavole. Al corpus pittorico si aggiungono numerose sculture ricavate in molti casi da pezzi appartenenti alle Civiche Raccolte di Bagnacavallo.
Comunicato stampa
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Inaugura domenica 5 luglio 2009 alle 18 presso i Magazzini del Sale a Cervia la mostra 'Presente' di Nicola Samori', la piu' vasta rassegna monografica dedicata al giovane autore, protagonista dell'arte contemporanea italiana e autore apprezzato anche all'estero.
La mostra si articola in due sezioni - presentate fra luglio e ottobre 2009 nelle prestigiose sedi di Cervia, Magazzini del Sale e Bagnacavallo, Antico Convento di San Francesco, tesoro architettonico di particolare eleganza e suggestione. Il progetto espositivo si pone in continuita' con le mostre precedenti a Cervia, dedicate a Warhol, Maccari, Moreni. E' promosso da CNA per la cultura, CNA associazione provinciale di Ravenna e dai Comuni delle due sedi espositive, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e in collaborazione con la Galleria L'Ariete artecontemporanea di Bologna.
Nella maestosa e suggestiva sede dei Magazzini del Sale a Cervia, e successivamente a Bagnacavallo, saranno raccolti lavori significativi degli ultimi quattro anni, riletti in funzione delle due architetture, unitamente ad un’ampia sezione di inediti appositamente creati dall'artista. Saranno in mostra quindici lavori di grandi dimensioni, una vasta 'quadreria' di opere di medie dimensioni e una installazione composta da oltre trenta tavole di piccolo formato. Al corpus pittorico si aggiungeranno numerose sculture ispirate in larga misura a importanti pezzi appartenenti alla Civiche Raccolte di Bagnacavallo.
Entrambe le sezioni della mostra 'Presente' verranno accompagnate da un unico Catalogo monografico, edito da Carlo Cambi editore per l’occasione, introdotto da testimonianze critiche di Flaminio Gualdoni, Gian Marco Montesano e Alessandra Redaelli.
Le opere di Nicola Samori' si calano in modo quasi mimetico nei contenitori in cui sono inserite, con l’ambiguità di reperti che potrebbero essere allo stesso tempo lavori antichi e opere d’arte contemporanea. Non c’è conflitto con il carattere degli edifici ma, anzi, la voglia di assumerne il linguaggio e inviare messaggi contemporanei con un idioma arcaico. Non si tratta di 'fare il verso all’antico ma di comunicare il presente con versi antichi'. I Magazzini del Sale - sede della sezione della mostra intitolata 'Being' - diventano quindi una sorta di laboratorio dell’immagine in cui l'autore isola il soggetto, lo manipola, lo riduce a materia il più possibile informe, fino ad un essere/being non determinato. Un essere isolato, rinchiuso e rientrato per sempre in sè stesso.Cominciare a esistere come cose è anche la traiettoria intrapresa dal cammino dei moulages in mostra, immagini che vengono dalla vita e della vita conservano in piccola parte la vibrante intensità. L’immagine-ricordo, seppur ridotta a residuo, permane carica di valenze emotive.Nelle grandi carte, invece, frammenti di materia/corpo riemergono dall’indistinto o vengono inghiottiti da grandi pause nere. Infine, nelle simonie, l'autore cerca di cancellare il ricordo piu' vivo di un passato accuratamente registrato, come nella traccia luminosa che sulla fronte dei santi rifiuta di spegnersi, ritardando il cammino dell'immagine verso l’indistinto, il grigio, il buio. Ne risulta il vuoto, dentro e intorno ai personaggi.La sezione 'Presente', al Convento di San Francesco, si innesta sull’aspetto chiaramente datato del contenitore e del contenuto, determinando un ribaltamento delle sensazioni, che ritrovano l’ambiente immerso in un presente continuo, in cui diviene difficile comprendere il contesto storico culturale, così come gli stili pittorici e plastici, delle opere esposte.A fungere da cerniera sono opere definite dall'autore 'cover' di opere custodite nei depositi museali di Bagnacavallo. Pezzi che - per presunta mancanza di originalità ed esecuzione modesta , per anonimato o carenza di spazi espositivi - sono confinate all’assenza dalla scena. Vengono così ri-presentate, ri-organizzate e caricate di segnali, opere che diventano estranee al loro corpo, alimentando l’equivoco spazio/temporale. Poiché è anche 'rovinando la rovina' (Carmelo Bene) che si può alienare la sua appartenenza alla Storia, quasi polverizzandola per poi ricostruirla. Tutto questo accompagnato dalla cura, dall’ascolto attento e appassionato delle opere, poiché 'ogni volta (l’artista) deve di loro innamorarsi al punto da poter accumulare l’empatia sufficiente a indovinare le esigenze' (Arnulf Rainer).La pratica artistica di Nicola Samorì si fa spazio da tempo 'fra la memoria visiva dell’occidente e la sua perdita, fra le sue ossessioni e le sue amnesie, fra la sparizione dell’arte e il tentativo difficile di rimanerle aggrappato'. Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici, i suoi lavori esplorano 'i confini fra il già detto e il sempre detto, il limine fra l’immagine del vivo e quella del morto e le dinamiche che accompagnano l’osservatore dalla fruizione del ritratto a quella di un anti-ritratto che custodisce la folla'.
La mostra si articola in due sezioni - presentate fra luglio e ottobre 2009 nelle prestigiose sedi di Cervia, Magazzini del Sale e Bagnacavallo, Antico Convento di San Francesco, tesoro architettonico di particolare eleganza e suggestione. Il progetto espositivo si pone in continuita' con le mostre precedenti a Cervia, dedicate a Warhol, Maccari, Moreni. E' promosso da CNA per la cultura, CNA associazione provinciale di Ravenna e dai Comuni delle due sedi espositive, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e in collaborazione con la Galleria L'Ariete artecontemporanea di Bologna.
Nella maestosa e suggestiva sede dei Magazzini del Sale a Cervia, e successivamente a Bagnacavallo, saranno raccolti lavori significativi degli ultimi quattro anni, riletti in funzione delle due architetture, unitamente ad un’ampia sezione di inediti appositamente creati dall'artista. Saranno in mostra quindici lavori di grandi dimensioni, una vasta 'quadreria' di opere di medie dimensioni e una installazione composta da oltre trenta tavole di piccolo formato. Al corpus pittorico si aggiungeranno numerose sculture ispirate in larga misura a importanti pezzi appartenenti alla Civiche Raccolte di Bagnacavallo.
Entrambe le sezioni della mostra 'Presente' verranno accompagnate da un unico Catalogo monografico, edito da Carlo Cambi editore per l’occasione, introdotto da testimonianze critiche di Flaminio Gualdoni, Gian Marco Montesano e Alessandra Redaelli.
Le opere di Nicola Samori' si calano in modo quasi mimetico nei contenitori in cui sono inserite, con l’ambiguità di reperti che potrebbero essere allo stesso tempo lavori antichi e opere d’arte contemporanea. Non c’è conflitto con il carattere degli edifici ma, anzi, la voglia di assumerne il linguaggio e inviare messaggi contemporanei con un idioma arcaico. Non si tratta di 'fare il verso all’antico ma di comunicare il presente con versi antichi'. I Magazzini del Sale - sede della sezione della mostra intitolata 'Being' - diventano quindi una sorta di laboratorio dell’immagine in cui l'autore isola il soggetto, lo manipola, lo riduce a materia il più possibile informe, fino ad un essere/being non determinato. Un essere isolato, rinchiuso e rientrato per sempre in sè stesso.Cominciare a esistere come cose è anche la traiettoria intrapresa dal cammino dei moulages in mostra, immagini che vengono dalla vita e della vita conservano in piccola parte la vibrante intensità. L’immagine-ricordo, seppur ridotta a residuo, permane carica di valenze emotive.Nelle grandi carte, invece, frammenti di materia/corpo riemergono dall’indistinto o vengono inghiottiti da grandi pause nere. Infine, nelle simonie, l'autore cerca di cancellare il ricordo piu' vivo di un passato accuratamente registrato, come nella traccia luminosa che sulla fronte dei santi rifiuta di spegnersi, ritardando il cammino dell'immagine verso l’indistinto, il grigio, il buio. Ne risulta il vuoto, dentro e intorno ai personaggi.La sezione 'Presente', al Convento di San Francesco, si innesta sull’aspetto chiaramente datato del contenitore e del contenuto, determinando un ribaltamento delle sensazioni, che ritrovano l’ambiente immerso in un presente continuo, in cui diviene difficile comprendere il contesto storico culturale, così come gli stili pittorici e plastici, delle opere esposte.A fungere da cerniera sono opere definite dall'autore 'cover' di opere custodite nei depositi museali di Bagnacavallo. Pezzi che - per presunta mancanza di originalità ed esecuzione modesta , per anonimato o carenza di spazi espositivi - sono confinate all’assenza dalla scena. Vengono così ri-presentate, ri-organizzate e caricate di segnali, opere che diventano estranee al loro corpo, alimentando l’equivoco spazio/temporale. Poiché è anche 'rovinando la rovina' (Carmelo Bene) che si può alienare la sua appartenenza alla Storia, quasi polverizzandola per poi ricostruirla. Tutto questo accompagnato dalla cura, dall’ascolto attento e appassionato delle opere, poiché 'ogni volta (l’artista) deve di loro innamorarsi al punto da poter accumulare l’empatia sufficiente a indovinare le esigenze' (Arnulf Rainer).La pratica artistica di Nicola Samorì si fa spazio da tempo 'fra la memoria visiva dell’occidente e la sua perdita, fra le sue ossessioni e le sue amnesie, fra la sparizione dell’arte e il tentativo difficile di rimanerle aggrappato'. Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici, i suoi lavori esplorano 'i confini fra il già detto e il sempre detto, il limine fra l’immagine del vivo e quella del morto e le dinamiche che accompagnano l’osservatore dalla fruizione del ritratto a quella di un anti-ritratto che custodisce la folla'.
13
settembre 2009
Nicola Samorì – Being
Dal 13 settembre all'undici ottobre 2009
arte contemporanea
Location
EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO
Bagnacavallo, Via Luigi Cadorna, 14, (Ravenna)
Bagnacavallo, Via Luigi Cadorna, 14, (Ravenna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Editore
CARLO CAMBI
Autore
Curatore