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Mona Hatoum – Interior Landscape
Una grande mostra di nuove e importanti opere di Mona Hatoum che coincide con la vernice della 53. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra si snoda sia nello spazio dedicato alle mostre temporanee che all’interno della collezione permanente del Museo nell’edificio storico, antica dimora della famiglia Querini Stampalia.
Comunicato stampa
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La Fondazione Querini Stampalia apre al pubblico giovedì 4 giugno Mona Hatoum. Interior Landscape, una grande mostra di nuove e importanti opere di Mona Hatoum che coincide con la vernice della 53. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. La mostra si snoda sia nello spazio dedicato alle mostre temporanee che all'interno della collezione permanente del Museo nell’edificio storico, antica dimora della famiglia Querini Stampalia.
A cura di Chiara Bertola in stretta collaborazione con l’artista, questa mostra comprende oltre venticinque opere, delle quali molte nuove e altre mai esposte in Europa.
Questo progetto e' stato reso possibile grazie alla partnership con la Fondazione Furla di Bologna, main partner, la Regione del Veneto, partner istituzionale, e la speciale collaborazione con la Fondazione di Venezia.
Sono state inoltre preziose le partecipazioni di British Council - Londra; Compagnia di San Paolo; Goethe-Institut Mailand.
Le nuove opere includono tra le altre Interior Landscape (da cui prende il titolo la mostra), una evocativa installazione - composta da mobili per la camera da letto e da altri elementi di arredo - che esprime il conflitto che esiste tra i sogni e le aspirazioni di un palestinese e la difficile realtà che deve affrontare questo popolo.
Un altro grande lavoro, creato appositamente per lo spazio della Fondazione, è una delicata, precaria installazione sospesa in mezzo alla stanza e tutta composta di filo spinato. Nel grande portico centrale Hot Spot III - un mappamondo di ferro i cui continenti sono evidenziati da un scintillante neon rosso - e' esposto vicino a quelli che sembrano giganteschi grani di un rosario o di una collana di palline anti stress ingrandite fino alle dimensioni di palle di canone.
Oltre a queste nuove opere, Mona Hatoum ha realizzato una serie di interventi all’interno della collezione del Museo usando gli oggetti e i mobili esposti come contenitori o cornici, sia per nuovi lavori sia per opere di repertorio dell’artista, che all’interno di questo contesto storico generano nuove suggestioni.
Il lavoro di Mona Hatoum affronta situazioni di emigrazione, incertezza e conflitto attraverso l’impiego di oggetti d’uso quotidiano, trasformati in sculture sconosciute e misteriose. Hatoum crea un territorio domestico, che non è più lo spazio rassicurante e di protezione, attraverso la destabilizzazione di forme familiari come sedie, letti e oggetti di cucina, trasforma le loro forme evidenti e semplici in messaggi ambigui e pericolosi.
Nata a Beirut, in Libano, da genitori palestinesi, Hatoum è stata costretta a rimanere a Londra nella metà degli anni Settanta a causa dello scoppio della guerra civile che le ha impedito il ritorno a casa. Diviene nota alla metà degli anni Ottanta per una serie di performances e video che si concentravano, con grande intensità, sul corpo. Agli inizi degli anni Novanta il suo lavoro si è orientato verso le installazioni di larga scala, che mirano a impegnare lo spettatore in contrastanti emozioni di desiderio e repulsione, fascino e timore.
Mona Hatoum. Interior Landscape è stata ideata come parte di un ciclo di progetti intitolati Conservare il futuro, dedicati al rapporto fra arte antica e contemporanea, tra un passato da tutelare e un futuro da progettare. La Fondazione Querini Stampalia crede nell’idea che gli artisti contemporanei possano offrire una prospettiva differente sul nostro passato e che la nozione di passato richieda continuamente azione e trasformazione poiché esso è vivo. Mona Hatoum è stata invitata a confrontarsi con la memoria e la storia della Fondazione e ha creato una mostra che dona un nuovo, vibrante contesto a questo museo.
Nel mese di maggio è prevista una conferenza con l’artista, inserita nell’ambito del ciclo Invito al Contemporaneo, per avvicinare il pubblico al progetto. Nel corso della mostra inoltre si svolgeranno attività didattiche comprendenti visite guidate per il pubblico e laboratori per bambini e ragazzi.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Edizioni Charta, in versione italiana e inglese, contiene i testi di Chiara Bertola e Réda Bensmaïa (Professore di Letteratura Francese alla Brown University, USA). La pubblicazione include anche un ampio apparato iconografico che comprende una serie di scatti inediti tratti dall’archivio dell’artista per documentare il suo percorso creativo, oltre alle immagini dell’allestimento veneziano che verranno inserite nella seconda edizione del volume prevista subito dopo l’inaugurazione.
Mona Hatoum. Interior Landscape è realizzata con il generoso supporto di Alexander and Bonin - New York; Galerie Chantal Crousel – Parigi; Galerie Max Hetzler – Berlino; Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin; Jay Jopling/White Cube – Londra.
A cura di Chiara Bertola in stretta collaborazione con l’artista, questa mostra comprende oltre venticinque opere, delle quali molte nuove e altre mai esposte in Europa.
Questo progetto e' stato reso possibile grazie alla partnership con la Fondazione Furla di Bologna, main partner, la Regione del Veneto, partner istituzionale, e la speciale collaborazione con la Fondazione di Venezia.
Sono state inoltre preziose le partecipazioni di British Council - Londra; Compagnia di San Paolo; Goethe-Institut Mailand.
Le nuove opere includono tra le altre Interior Landscape (da cui prende il titolo la mostra), una evocativa installazione - composta da mobili per la camera da letto e da altri elementi di arredo - che esprime il conflitto che esiste tra i sogni e le aspirazioni di un palestinese e la difficile realtà che deve affrontare questo popolo.
Un altro grande lavoro, creato appositamente per lo spazio della Fondazione, è una delicata, precaria installazione sospesa in mezzo alla stanza e tutta composta di filo spinato. Nel grande portico centrale Hot Spot III - un mappamondo di ferro i cui continenti sono evidenziati da un scintillante neon rosso - e' esposto vicino a quelli che sembrano giganteschi grani di un rosario o di una collana di palline anti stress ingrandite fino alle dimensioni di palle di canone.
Oltre a queste nuove opere, Mona Hatoum ha realizzato una serie di interventi all’interno della collezione del Museo usando gli oggetti e i mobili esposti come contenitori o cornici, sia per nuovi lavori sia per opere di repertorio dell’artista, che all’interno di questo contesto storico generano nuove suggestioni.
Il lavoro di Mona Hatoum affronta situazioni di emigrazione, incertezza e conflitto attraverso l’impiego di oggetti d’uso quotidiano, trasformati in sculture sconosciute e misteriose. Hatoum crea un territorio domestico, che non è più lo spazio rassicurante e di protezione, attraverso la destabilizzazione di forme familiari come sedie, letti e oggetti di cucina, trasforma le loro forme evidenti e semplici in messaggi ambigui e pericolosi.
Nata a Beirut, in Libano, da genitori palestinesi, Hatoum è stata costretta a rimanere a Londra nella metà degli anni Settanta a causa dello scoppio della guerra civile che le ha impedito il ritorno a casa. Diviene nota alla metà degli anni Ottanta per una serie di performances e video che si concentravano, con grande intensità, sul corpo. Agli inizi degli anni Novanta il suo lavoro si è orientato verso le installazioni di larga scala, che mirano a impegnare lo spettatore in contrastanti emozioni di desiderio e repulsione, fascino e timore.
Mona Hatoum. Interior Landscape è stata ideata come parte di un ciclo di progetti intitolati Conservare il futuro, dedicati al rapporto fra arte antica e contemporanea, tra un passato da tutelare e un futuro da progettare. La Fondazione Querini Stampalia crede nell’idea che gli artisti contemporanei possano offrire una prospettiva differente sul nostro passato e che la nozione di passato richieda continuamente azione e trasformazione poiché esso è vivo. Mona Hatoum è stata invitata a confrontarsi con la memoria e la storia della Fondazione e ha creato una mostra che dona un nuovo, vibrante contesto a questo museo.
Nel mese di maggio è prevista una conferenza con l’artista, inserita nell’ambito del ciclo Invito al Contemporaneo, per avvicinare il pubblico al progetto. Nel corso della mostra inoltre si svolgeranno attività didattiche comprendenti visite guidate per il pubblico e laboratori per bambini e ragazzi.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Edizioni Charta, in versione italiana e inglese, contiene i testi di Chiara Bertola e Réda Bensmaïa (Professore di Letteratura Francese alla Brown University, USA). La pubblicazione include anche un ampio apparato iconografico che comprende una serie di scatti inediti tratti dall’archivio dell’artista per documentare il suo percorso creativo, oltre alle immagini dell’allestimento veneziano che verranno inserite nella seconda edizione del volume prevista subito dopo l’inaugurazione.
Mona Hatoum. Interior Landscape è realizzata con il generoso supporto di Alexander and Bonin - New York; Galerie Chantal Crousel – Parigi; Galerie Max Hetzler – Berlino; Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin; Jay Jopling/White Cube – Londra.
03
giugno 2009
Mona Hatoum – Interior Landscape
Dal 03 giugno al 20 settembre 2009
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Biglietti
intero 8 euro, ridotto 6 euro. La visita all’esposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 10 alle 20; domenica dalle 10 alle 19; chiuso il lunedì
Vernissage
3 Giugno 2009, ore 18 su invito
Editore
CHARTA
Ufficio stampa
ILARIA GIANOLI
Autore
Curatore