Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Matteo Volpati – Metamorfosi
Matteo Volpati, giovane artista e designer crea enormi e pesanti sculture di legno e carta assemblata, eroici macigni della contemporaneità e del rapporto sempre più incerto e distruttivo che lega l’uomo alla natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Metamorfosi
Matteo Volpati
La metamorfosi è un tema classico per eccellenza.
Pensiamo per esempio alle meraviglie delle Metamorfosi di Ovidio, in cui uomini e donne erano trasformati in animali o vegetali per placare la furia degli dei, come punizione, oppure per salvarsi e fuggire da un pericolo. I miti sono stati splendidamente raffigurati nella storia dell’arte ed erano la materia prima sulla quale pittori e scultori esprimevano il loro estro.
Anche le leggende annoverano numerose storie in cui uomini e animali sono indissolubilmente legati, ricordiamo le narrazioni sui vampiri o i lupi mannari, ancora così tanto attuali nella letteratura e nel cinema.
Nel Novecento, La Metamorfosi di Kafka in cui il protagonista diventa un terribile scarafaggio, è stata l’angosciante rappresentazione della società moderna, spietata e alienante.
Matteo Volpati, giovane artista e designer, sembra raccogliere e sintetizzare tutte queste suggestioni, per superarle e contaminarle col gioco postmoderno dei nostri giorni. Crea così enormi e pesanti sculture di legno e carta assemblata, eroici macigni della contemporaneità e del rapporto sempre più incerto e distruttivo che lega l’uomo alla natura.
Volpati fa risorgere il Minotauro, gigantesco e possente, dal corpo umano ma dalla testa taurina; oppure fantastiche ibridazioni tra umanità e giraffe, rinoceronti, struzzi, leoni... E’ l’uomo che diventa animale, o l’animale che conquista la posizione eretta tarsformandosi sempre più nell’homo sapiens? Il dilemma è proposto con una certa ironia, come nel caso della Scimmia Bibliotecaria che porta gli occhiali e ha lo sguardo intelligente e curioso.
La risposta dell’artista arriva pronta e chiara: Volpati vuole rappresentare l’essere perfetto, che fonde insieme l’anima animale e quella umana, sebbene la prima componente abbia la prevalenza, perchè è la parte che solitamente è maggiormente sacrificata e sfruttata. Sono due mondi che si incontrano per la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della natura. E’ per questo che in una drammatica scultura il Capricorno uccide il Cacciatore, ponendogli il piede sopra il petto, in segno di schiacciante e inequivocabile vittoria.
La natura indomita, quando depredata e soffocata, si ribella, costringendo l'uomo ad assumersi le sue responsabilità e a riflettere sul suo destino.
Il colore denso e acceso delle sculture evidenzia la gioiosa interpretazione naturalistica dell’artista, che vede nell’animale un compagno da amare e proteggere, libero di esistere nei boschi, nelle savane e nelle foreste del mondo.
Vera Agosti
Matteo Volpati
La metamorfosi è un tema classico per eccellenza.
Pensiamo per esempio alle meraviglie delle Metamorfosi di Ovidio, in cui uomini e donne erano trasformati in animali o vegetali per placare la furia degli dei, come punizione, oppure per salvarsi e fuggire da un pericolo. I miti sono stati splendidamente raffigurati nella storia dell’arte ed erano la materia prima sulla quale pittori e scultori esprimevano il loro estro.
Anche le leggende annoverano numerose storie in cui uomini e animali sono indissolubilmente legati, ricordiamo le narrazioni sui vampiri o i lupi mannari, ancora così tanto attuali nella letteratura e nel cinema.
Nel Novecento, La Metamorfosi di Kafka in cui il protagonista diventa un terribile scarafaggio, è stata l’angosciante rappresentazione della società moderna, spietata e alienante.
Matteo Volpati, giovane artista e designer, sembra raccogliere e sintetizzare tutte queste suggestioni, per superarle e contaminarle col gioco postmoderno dei nostri giorni. Crea così enormi e pesanti sculture di legno e carta assemblata, eroici macigni della contemporaneità e del rapporto sempre più incerto e distruttivo che lega l’uomo alla natura.
Volpati fa risorgere il Minotauro, gigantesco e possente, dal corpo umano ma dalla testa taurina; oppure fantastiche ibridazioni tra umanità e giraffe, rinoceronti, struzzi, leoni... E’ l’uomo che diventa animale, o l’animale che conquista la posizione eretta tarsformandosi sempre più nell’homo sapiens? Il dilemma è proposto con una certa ironia, come nel caso della Scimmia Bibliotecaria che porta gli occhiali e ha lo sguardo intelligente e curioso.
La risposta dell’artista arriva pronta e chiara: Volpati vuole rappresentare l’essere perfetto, che fonde insieme l’anima animale e quella umana, sebbene la prima componente abbia la prevalenza, perchè è la parte che solitamente è maggiormente sacrificata e sfruttata. Sono due mondi che si incontrano per la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della natura. E’ per questo che in una drammatica scultura il Capricorno uccide il Cacciatore, ponendogli il piede sopra il petto, in segno di schiacciante e inequivocabile vittoria.
La natura indomita, quando depredata e soffocata, si ribella, costringendo l'uomo ad assumersi le sue responsabilità e a riflettere sul suo destino.
Il colore denso e acceso delle sculture evidenzia la gioiosa interpretazione naturalistica dell’artista, che vede nell’animale un compagno da amare e proteggere, libero di esistere nei boschi, nelle savane e nelle foreste del mondo.
Vera Agosti
23
febbraio 2009
Matteo Volpati – Metamorfosi
Dal 23 febbraio al 23 marzo 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
LE TROTTOIR
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Vernissage
23 Febbraio 2009, dalle ore 21:00 Presentazione di Vera Agosti
Autore
Curatore




