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Renzo Bertasi – Bolle di sapone. Architetture fatte di luce e aria
La mostra è composta da venti fotografie in bianco e nero, venti sculture di vetro e una ventina di gioielli. Un percorso completo che permetterà al visitatore di farsi guidare dai riflessi delle bolle attraverso tre diverse facce del fare arte.
Comunicato stampa
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La mostra del fotografo Renzo Bertasi nasce da una passione dello stesso artista, affascinato dai molteplici significati che l’idea della “bolla” può far nascere in una mente sempre attiva e attenta.
Il progetto parte quindi dalla ripresa fotografica delle bolle di sapone, dei riflessi e dei giochi di luce delle bolle e dalle possibilità di riprodurre queste immagini in positivo e in negativo, moltiplicarle, riprenderne dei dettagli e ancora lavorare su questi. La tecnica di ripresa di Bertasi è quella tradizionale, lo stesso fotografo rivela di emozionarsi ancora, infatti, quando nella camera oscura nasce un’immagine che solo in quel momento si rivela.
Il passaggio successivo è stato quello di trasformare una immagine in un oggetto tridimensionale, che rimanesse fedele all’idea di trasparenza, lucentezza ed essenzialità che le bolle di sapone hanno. La risposta a questa ricerca è stato un lungo lavoro presso il laboratorio artigianale di un maestro vetraio di Murano. E proprio in questa fucina sono nate le sculture di vetro.
Dall’oggetto di vetro è arrivata infine la creazione di gioielli che, anche in questo caso, mantengono la suggestione della bolla di sapone attraverso lo studio di vuoti e di pieni, di forme concave e convesse, di superfici grandi e piccole.
La mostra è composta da venti fotografie in bianco e nero, venti sculture di vetro e una ventina di gioielli. Un percorso completo che permetterà al visitatore di farsi guidare dai riflessi delle bolle attraverso tre diverse facce del fare arte.
________________________________________
Le mie immagini sono “sfondamenti di prospettiva”. Le interpreto come se stessi ascoltando un brano di musica classica: così mi sembra di vivere un momento magico, una sensazione di estraniamento che trascende l’oggettività, l’essenza esplorabile s’allontana sulla linea dell’orizzonte oltre il percepibile.
Tra “emozioni inspiegabili” un’invenzione formale al servizio di un’idea. Bolle ricondotte a forme primarie , segni grafici stilizzati di pura eleganza Ne colgo la leggerezza, l’essenzialità, fissandone, per così, dire l’anima.
Le immagini sono monocromi e si compongono in una struttura rarefatta, attraverso un segno leggero e sofisticato.
Non è un gioco quindi né una curiosità tecnica, ma un’invenzione formale al servizio di un’idea, di un progetto artistico articolato di cui le bolle sono il nocciolo emblematico ed essenziale.
Renzo Bertasi
Il progetto parte quindi dalla ripresa fotografica delle bolle di sapone, dei riflessi e dei giochi di luce delle bolle e dalle possibilità di riprodurre queste immagini in positivo e in negativo, moltiplicarle, riprenderne dei dettagli e ancora lavorare su questi. La tecnica di ripresa di Bertasi è quella tradizionale, lo stesso fotografo rivela di emozionarsi ancora, infatti, quando nella camera oscura nasce un’immagine che solo in quel momento si rivela.
Il passaggio successivo è stato quello di trasformare una immagine in un oggetto tridimensionale, che rimanesse fedele all’idea di trasparenza, lucentezza ed essenzialità che le bolle di sapone hanno. La risposta a questa ricerca è stato un lungo lavoro presso il laboratorio artigianale di un maestro vetraio di Murano. E proprio in questa fucina sono nate le sculture di vetro.
Dall’oggetto di vetro è arrivata infine la creazione di gioielli che, anche in questo caso, mantengono la suggestione della bolla di sapone attraverso lo studio di vuoti e di pieni, di forme concave e convesse, di superfici grandi e piccole.
La mostra è composta da venti fotografie in bianco e nero, venti sculture di vetro e una ventina di gioielli. Un percorso completo che permetterà al visitatore di farsi guidare dai riflessi delle bolle attraverso tre diverse facce del fare arte.
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Le mie immagini sono “sfondamenti di prospettiva”. Le interpreto come se stessi ascoltando un brano di musica classica: così mi sembra di vivere un momento magico, una sensazione di estraniamento che trascende l’oggettività, l’essenza esplorabile s’allontana sulla linea dell’orizzonte oltre il percepibile.
Tra “emozioni inspiegabili” un’invenzione formale al servizio di un’idea. Bolle ricondotte a forme primarie , segni grafici stilizzati di pura eleganza Ne colgo la leggerezza, l’essenzialità, fissandone, per così, dire l’anima.
Le immagini sono monocromi e si compongono in una struttura rarefatta, attraverso un segno leggero e sofisticato.
Non è un gioco quindi né una curiosità tecnica, ma un’invenzione formale al servizio di un’idea, di un progetto artistico articolato di cui le bolle sono il nocciolo emblematico ed essenziale.
Renzo Bertasi
11
gennaio 2009
Renzo Bertasi – Bolle di sapone. Architetture fatte di luce e aria
Dall'undici gennaio all'otto febbraio 2009
fotografia
Location
MAM – MUSEO D’ARTE MODERNA DELL’ALTO MANTOVANO
Gazoldo Degli Ippoliti, Via Guglielmo Marconi, 126, (Mantova)
Gazoldo Degli Ippoliti, Via Guglielmo Marconi, 126, (Mantova)
Vernissage
11 Gennaio 2009, ore 17,30
Autore




